Arti marziali

Due argenti e un bronzo per il team Koifit all’Abu Dhabi Grand Slam Jiu-Jitsu

Marco Lovero
Marco Lovero
Nicola Lomangino (argento)
Nicola Lomangino (argento)
Nicola Lomangino, Cosimo Robles e Alessandro Ruggiero hanno portato sul podio di Roma il nome dell’accademia e della città di Bitonto
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È di due argenti e un bronzo il “bottino” del team Koifit all’Abu Dhabi Grand Slam Jiu-Jitsu, disputato per la prima volta nella Capitale dal 12 al 14 aprile. Nicola Lomangino, Cosimo Robles e Alessandro Ruggiero hanno portato sul podio il nome dell’accademia e della città di Bitonto, al cospetto di una platea internazionale.

La competizione si è svolta nel “tempio” delle arti marziali: il centro olimpico Matteo Pellicone. Oltre mille gli iscritti, provenienti da 60 Paesi, per competere nelle categorie Giovani, Amatori, Professionisti e Master. Moltissime le adesioni di atleti europei e internazionali.

«Un bellissimo evento organizzato dal circuito AJP Tour, possiamo definirlo la Coppa Campioni del Brazilian Jiu-Jitsu. Davvero spettacolare! Farne parte e portare a casa tre medaglie è stato il massimo», commenta a BitontoLive Nicola Lomangino, argento nella categoria Master cintura nera. Bronzo per il bitontino Cosimo Robles e argento per Alessandro Ruggiero, andriese ma bitontino di adozione, entrambi poco più che trentenni e cinture blu.

Nel BJJ si parte dalla cintura bianca e poi blu, viola, marrone e nera.

«Un grande grazie ai nostri supporter, i fratelli Marco e Michele Rizzi di Ecogroup Rizzi, che hanno voluto raccogliere l’appello lanciato agli imprenditori bitontini proprio attraverso BitontoLive, e ci stanno aiutando ad affrontare costi e trasferte importanti. Come team Koifit rappresentiamo il maestro Rodrigo Silva con il nome di Infinity Jiu-Jitsu», sottolinea Lomangino. Prossime sfide, il Campionato italiano a Firenze a fine maggio, e poi le tappe dell’AJP Tour in giro per il mondo.

L’accademia di jiu-jitsu Koifit conta più di cinquanta allievi, e quest’anno è partito per la prima volta il vivaio con una decina di bambini tra i 6 e i 12 anni, per oltre la metà femmine. Piccoli che spesso si “confrontano” con i grandi, e s’impegnano con passione in questo sport che mette in pratica la filosofia latina “mens sana in corpore sano”: tenere un atteggiamento corretto nella vita quotidiana, aiutare gli altri, prendersi cura di sé stessi, dicendo no a un cattivo stile di vita morale (attaccamento al denaro e alle cose futili della vita) e fisico (dicendo no a droghe, alcol e fumo).

giovedì 18 Aprile 2024

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