L'avviso pubblico della Regione

MiniPia Turismo: agevolazioni a fondo perduto per le attività turistiche pugliesi

Marco Saracino *
Marco Saracino *
Turista
MiniPia Turismo: agevolazioni a fondo perduto per le attività turistiche pugliesi (Foto di ConvertKit su Unsplash)
Obiettivi: innalzare gli standard qualitativi dell’offerta e migliorare i servizi in chiave ecologica e green, ma anche digitalizzare le imprese, formare gli operatori, sostenere e qualificare l’occupazione
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L’avviso pubblico MiniPia Turismo, Pacchetti Integrati di Agevolazione, a valere sul Programma regionale Puglia Fesr/Fse+ 2021-2027 ha l’obiettivo di attrarre nuovi flussi turistici attraverso un’offerta capace di coniugare un turismo valoriale, esperienziale e culturale con forme di gestione tecnologicamente innovative in modo da aumentare il potenziale competitivo del patrimonio storico, culturale e naturalistico pugliese.

Le finalità sono l’innalzamento degli standard qualitativi dell’offerta e il miglioramento dei servizi in chiave ecologica e green, ma anche la digitalizzazione delle imprese che operano nel comparto turistico, la formazione degli operatori, il sostegno e la qualificazione dell’occupazione regionale inclusa l’occupazione femminile.

Le risorse complessive disponibili inizialmente destinate all’agevolazione dei progetti presentati ammontano a 20 milioni di euro.

L’istanza di accesso alle agevolazioni è preceduta dalla presentazione di una domanda preliminare, redatta e inviata unicamente in via telematica a partire dal 22 maggio 2024.

Campo di applicazione

L’ Avviso intende promuovere iniziative riconducibili alle filiere dell’innovazione delle “Industrie culturali, creative e del turismo” riconducibili a:

  • Fruizione di eventi culturali;
  • Gestione intelligente dei beni culturali;
  • Turismo intelligente e sostenibile;
  • Sviluppo di nuovi contenuti e servizi innovativi connessi.

Soggetti beneficiari

Possono presentare istanza di agevolazioni di cui al presente Avviso le imprese turistico-alberghiere di ogni dimensione, quindi grandi, medie, piccole, e micro, le reti di impresa ed i consorzi.

Localizzazione

Le iniziative agevolabili devono essere riferite a unità locali ubicate/da ubicare nel territorio della Regione Puglia.

L’impresa decade dal beneficio dell’aiuto se questa «delocalizza» l’attività oggetto di agevolazione nei tre anni successivi alla data di completamento dell’investimento.

Le imprese beneficiarie degli aiuti si impegnano al mantenimento dei livelli occupazionali presenti nel territorio della Regione Puglia e al loro incremento presso le unità locali oggetto di agevolazione, anche con particolare attenzione all’occupazione femminile. Tale obbligo è assunto per l’anno a regime e i successivi tre anni.

Progetti ammissibili

Il Programma Integrato di Agevolazione Turismo, rivolto alle grandi, medie e piccole imprese, deve essere costituito da investimenti produttivi destinati alla realizzazione di:

  1. ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione di strutture turistiche esistenti nonché riattivazione delle stesse; rientrano in questa fattispecie le strutture turistico alberghiere nonché le residenze turistiche extra alberghiere di cui alla lettera a) dell’art 41 LR 11/1999 operative da almeno 6 mesi, collocate in un complesso immobiliare unitario interamente destinato ad attività ricettiva e con un numero minimo di 3 e massimo di 6 unità abitative;
  2. realizzazione di strutture alberghiere e di strutture extralberghiere aventi capacità ricettiva non inferiore a n. 5 camere, attraverso lavori di manutenzione straordinaria e/o consolidamento ed il restauro e risanamento conservativo di immobili che presentano interesse artistico e storico;
  3. manutenzione straordinaria e/o consolidamento, restauro e risanamento conservativo di edifici rurali, masserie, trulli, torri, fortificazioni al fine della trasformazione dell’immobile in strutture alberghiere aventi capacità ricettiva non inferiore a n. 5 camere;
  4. nuove attività turistico alberghiere di cui all’art. 3 della legge regionale n. 11/99, attraverso il recupero fisico e/o funzionale di strutture non ultimate, legittimamente iniziate, destinate ad attività ricettive;
  5. recupero e riqualificazione di edifici abbandonati e/o necessitanti di opere di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo o di ristrutturazione edilizia da destinare alla realizzazione di strutture turistico – alberghiere, ostelli nonché strutture congressuali, sportive, culturali e/o ricreative;
  6. la realizzazione o l’ammodernamento degli stabilimenti balneari, ivi compresi gli spazi destinati alla ristorazione e alla somministrazione di cibi e bevande, ai parcheggi ed ai punti di ormeggio;
  7. la realizzazione, l’ampliamento, l’ammodernamento e la ristrutturazione di campeggi (comprese le miniaree di sosta e i campeggi nella forma del ‘glamping’) ed approdi turistici;
  8. gli interventi volti al miglioramento, ampliamento e realizzazione di infrastrutture sportive, anche idonee ad ospitare eventi agonistici regionali, nazionali ed internazionali approvate dal CONI e omologate dalla Federazione competente;
  9. parchi tematici intesi quali strutture concepite intorno a temi ispirati, a titolo esemplificativo e non esaustivo, alla storia, al cinema, all’ambiente e alla società, alle scienze, alla fauna ed alla flora.

Le strutture alberghiere possono essere realizzate anche nella forma della ricettività diffusa.

Gli investimenti devono obbligatoriamente conseguire il livello 2 del sistema di certificazione di sostenibilità per edifici non residenziali di cui alla L.R. 13/2008 (Protocollo ITACA Puglia 2017 – Edifici non residenziali – allegato A alla D.G.R. n. 1147 dell’11/07/2017, pubblicata sul BURP n. 89 del 25/07/2017 e s.m.i.) ed ottenere l’attestato di prestazione energetica con almeno classe B e una prestazione energetica del fabbricato in estate di livello almeno medio.

Il Mini Pacchetto Integrato Turismo deve essere costituito da Investimenti Produttivi integrati con programmi di carattere digitale e/o tecnologico che riguardino almeno uno dei seguenti interventi:

  • progetti di innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e gestionale delle imprese turistiche;
  • progetti formativi volti alla qualificazione delle competenze relative alla trasformazione digitale, al turismo sostenibile, alla transizione ecologica ed alla riconversione green, in stretta correlazione con la strategia regionale di specializzazione intelligente.

Il progetto oggetto di agevolazione potrà comprendere, inoltre,

  • programmi di tutela ambientale,

nonché, esclusivamente per le PMI, anche:

  • programmi di consulenze specialistiche, inclusa l’Internazionalizzazione;
  • spese per la partecipazione a fiere.

Con esclusivo riferimento alla rete di impresa, il Programma Integrato di Agevolazioni Turismo può essere rappresentato da un progetto coordinato ed integrato volto ad incrementare i flussi turistici, anche internazionali, ampliando il business di ogni singolo partecipante alla rete, che si impegna a condividere un prodotto turistico rinnovato, esperienziale ed integrato, anche attraverso la figura di un Temporary Manager.

Sono, pertanto, agevolabili interventi che prevedano azioni integrate di promozione di iniziative turistico-culturali sul territorio nonché azioni di partnership e di aggregazione, attraverso la rete di impresa volte a organizzare pacchetti di offerta turistica coordinata, attività di internazionalizzazione, interventi formativi, gestione e programmazione centralizzata anche attraverso l’uso di piattaforme dedicate ed accessibili alle imprese retiste/consorziate.

La rete soggetto dovrà essere costituita da almeno 5 imprese retiste/consorziate.

Entità delle spese agevolabili

Le istanze di accesso devono riguardare programmi di importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili del Programma Integrato di Agevolazione compresi tra 30 mila euro e 5 milioni di euro.

Gli investimenti riguardanti il programma della rete d’impresa/consorzi, devono essere compresi tra 500 mila euro e 2 milioni di euro.

1) Progetti di Innovazione

I costi per l’innovazione dei processi e dell’organizzazione non possono eccedere 500 mila euro mentre i costi per l’innovazione dei processi e dell’organizzazione non possono eccedere 500 mila euro.

L’intensità di agevolazione per ciascun beneficiario non supera il 50% come segue:

  • 30% di sovvenzione diretta nella forma del contributo a fondo perduto, al quale potrà essere aggiunta un’ulteriore agevolazione fino al limite del 20% così ripartita:
  • 10% di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore;
  • 10% di ESL su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul finanziamento bancario concesso;

2) Investimenti produttivi

I programmi di investimento produttivo devono prevedere spese ammissibili non superiori al 90% del progetto integrato.

Le agevolazioni per le spese ammissibili sono concesse nei seguenti limiti:

  1. Per le Grandi Imprese il 35% come segue:
    • 15% di sovvenzione diretta nella forma del contributo a fondo perduto, al quale potrà essere aggiunta un’ulteriore agevolazione fino al limite del 20% così ripartita:
    • 10% di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore;
    • 10% di ESL su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul finanziamento bancario concesso;

 

  1. Per le Medie Imprese il 45% come segue:
    • 15% di sovvenzione diretta nella forma del contributo a fondo perduto, al quale potrà essere aggiunta un’ulteriore agevolazione fino al limite del 20% così ripartita:
    • 10% di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore;
    • 10% di ESL su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul finanziamento bancario concesso;

 

  1. Per le Piccole Imprese il 55% come segue:
    • 15% di sovvenzione diretta nella forma del contributo a fondo perduto, al quale potrà essere aggiunta un’ulteriore agevolazione fino al limite del 20% così ripartita:
    • 10% di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore;
    • 10% di ESL su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul finanziamento bancario concesso;

Esclusivamente nell’ambito degli Investimenti Produttivi, le percentuali di agevolazione potranno essere aumentate del 5% in ragione delle premialità.

3) Progetti formativi

Gli investimenti per la Formazione non possono eccedere 2 milioni di euro per la Grande Impresa e 500 mila euro per le PMI.

Le agevolazioni per le spese ammissibili sono concesse nei seguenti limiti:

  1. Per le Grandi Imprese il 50% come segue:
    • 30% di sovvenzione diretta nella forma del contributo a fondo perduto, al quale potrà essere aggiunta un’ulteriore agevolazione fino al limite del 20% così ripartita:
    • 10% di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore;
    • 10% di ESL su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul finanziamento bancario concesso;

 

  1. Per le Medie Imprese il 60% come segue:
    • 40% di sovvenzione diretta nella forma del contributo a fondo perduto, al quale potrà essere aggiunta un’ulteriore agevolazione fino al limite del 20% così ripartita:
    • 10% di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore;
    • 10% di ESL su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul finanziamento bancario concesso;

 

  1. Per le Piccole Imprese il 70% come segue:
    • 50% di sovvenzione diretta nella forma del contributo a fondo perduto, al quale potrà essere aggiunta un’ulteriore agevolazione fino al limite del 20% così ripartita:
    • 10% di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore;
    • 10% di ESL su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul finanziamento bancario concesso;

Tali intensità possono essere aumentate del 10% se la formazione è destinata a lavoratori con disabilità o a lavoratori svantaggiati.

4) Investimenti a favore della tutela ambientale

Gli investimenti per la Tutela dell’ambiente non possono eccedere 3 milioni di euro per la Grande Impresa e 1,5 milioni di euro per le PMI. L’intensità di agevolazione sia per gli Investimenti a favore di efficienza energetica sia per  gli investimenti per la promozione di energia da fonti rinnovabili, di idrogeno rinnovabile e di cogenerazione ad alto rendimento, non supera:

  1. Per le Grandi Imprese il 45% come segue:
    • 25% di sovvenzione diretta nella forma del contributo a fondo perduto, al quale potrà essere aggiunta un’ulteriore agevolazione fino al limite del 20% così ripartita:
    • 10% di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore;
    • 10% di ESL su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul finanziamento bancario concesso;

 

  1. Per le Medie Imprese il 55% come segue:
    • 35% di sovvenzione diretta nella forma del contributo a fondo perduto, al quale potrà essere aggiunta un’ulteriore agevolazione fino al limite del 20% così ripartita:
    • 10% di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore;
    • 10% di ESL su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul finanziamento bancario concesso;

 

  1. Per le Piccole Imprese il 65% come segue:
    • 45% di sovvenzione diretta nella forma del contributo a fondo perduto, al quale potrà essere aggiunta un’ulteriore agevolazione fino al limite del 20% così ripartita:
    • 10% di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore;
    • 10% di ESL su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul finanziamento bancario concesso;

5) Acquisizione di consulenze specialistiche, programmi di Internazionalizzazione e di partecipazione a fiere

Le spese per servizi di consulenza e per l’internazionalizzazione non potranno superare 500 mila euro; le spese per la partecipazione alle fiere delle PMI non potranno superare 500 mila euro.

Le agevolazioni sono concesse nel limite del 50% della spesa complessiva ritenuta congrua, pertinente e valutata ammissibile, come segue:

  • 30% di sovvenzione diretta nella forma del contributo a fondo perduto, al quale potrà essere aggiunta un’ulteriore agevolazione fino al limite del 20% così ripartita:
  • 10% di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore;
  • 10% di ESL su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul finanziamento bancario concesso;

Spese ammissibili

Sono ammissibili all’agevolazione le spese sostenute nell’arco di durata del progetto e strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi.

Nell’ambito degli Investimenti Produttivi in capitale fisso sono ammissibili:

  1. acquisto del suolo aziendale e sue sistemazioni entro il limite del 10% dell’importo dell’investimento produttivo; per i siti in stato di degrado e per quelli precedentemente adibiti a uso industriale che comprendono edifici, tale limite è aumentato al 15%;
  2. opere murarie e assimilabili (incluso l’acquisto dell’immobile);
  3. acquisto di macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica ed in linea con i dettami dell’Industria 4.0 e/o del Green Deal europeo, compatibili con le attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o servizi, ovvero processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica, energetica o digitale.
  4. I mezzi mobili targati solo se strettamente funzionali e pertinenti rispetto all’attività ammissibile svolta dall’impresa o per il trasporto in conservazione condizionata dei prodotti, purché dimensionati all’effettiva produzione.
  5. studi preliminari di fattibilità e spese per progettazioni e direzione lavori, nonché relazione tecnico – estimativa asseverata della cantierabilità e delle spese previste, anche per eventuale tutela ambientale, da parte di un tecnico iscritto ad albo.

 

* Marco Saracino è partner dello Studio Saracino in via Piave 47 a Bitonto

venerdì 26 Aprile 2024

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