l’avviso pubblico

MiniPia Puglia: l’importanza del progetto di innovazione

Marco Saracino *
Marco Saracino *
MiniPia
MiniPia Puglia
Dal 29 febbraio è possibile presentare domanda. Importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili compresi tra 30mila euro e 5 milioni di euro
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Dal 29 febbraio è possibile presentare domanda per l’avviso pubblico MiniPia, Pacchetti Integrati di Agevolazione, a valere sul Programma regionale Puglia Fesr/Fse+ 2021-2027. Il bando è rivolto a micro e piccole imprese, incluse le piccole imprese che acquisiscono la qualifica di media impresa esclusivamente per il tramite delle partecipazioni, nonché ai liberi professionisti.

Le istanze di accesso devono riguardare programmi di importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili compresi tra 30 mila euro e 5 milioni di euro.

Progetti ammissibili

Il Mini Pacchetto Integrato di Agevolazione deve essere costituito da:

  1. Investimenti Produttivi in chiave di tecnologie abilitanti e di innovazione correlati ai temi della digitalizzazione e/o dell’ecosostenibilità in linea con la Smart Specialization Strategy che DEVONO essere integrati con:
  2. progetti di Innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e gestionale delle imprese; che POSSONO essere integrati con:
  3. progetti formativi di qualificazione delle competenze volti alla trasformazione digitale, alla transizione industriale sostenibile, alla transizione ecologica ed alla riconversione green, anche promuovendo azioni di raccordo tra istruzione terziaria/universitaria e sistema produttivo, in stretta correlazione con la strategia regionale di specializzazione intelligente;
  4. investimenti a favore della tutela ambientale;
  5. acquisizione di consulenze specialistiche, programmi di Internazionalizzazione e di partecipazione a fiere.

Di seguito si illustra, nello specifico, in cosa consistono i progetti di innovazione, da chi devono essere eseguiti e in che modo saranno valutati ai fini dell’ammissibilità dell’intero progetto.

Progetti di Innovazione

I progetti di innovazione devono essere riconducibili alle seguenti tipologie di intervento:

  1. Innovazione a favore delle PMI;
  2. Innovazione dei processi e dell’organizzazione.

Gli aiuti per le attività di innovazione sono destinati all’acquisizione di servizi di consulenza e sostegno all’innovazione e riguardano l’introduzione o l’uso di tecnologie e soluzioni innovative (comprese tecnologie e soluzioni digitali), al fine di sviluppare prodotti, processi o servizi più efficaci o tecnologicamente avanzati, compresa l’implementazione di tecnologie e soluzioni digitali innovative. Le attività di innovazione includono anche l’innovazione organizzativa e l’innovazione di processo, che riguardano l’attuazione di un metodo di organizzazione aziendale/produttiva nuova o notevolmente migliorato, compresi cambiamenti significativi nelle tecniche, nelle attrezzature o nel software.

  1. Innovazione a favore delle PMI

I programmi di Innovazione di cui al presente paragrafo riguardano le seguenti spese:

  1. i costi per l’ottenimento, la convalida e la difesa di brevetti e altri attivi immateriali;
  2. i costi di messa a disposizione di «personale altamente qualificato» da parte di un organismo di ricerca e diffusione della conoscenza o di una grande impresa che svolga attività di ricerca, sviluppo e innovazione in una funzione di nuova creazione nell’ambito dell’impresa beneficiaria e non sostituisca altro personale;
  3. i costi per i servizi di consulenza e di sostegno all’innovazione:
    1. Per “servizi di consulenza in materia di innovazione” si intende: consulenza, assistenza e formazione in materia di trasferimento delle conoscenze, acquisizione, protezione e sfruttamento di attivi immateriali o in materia di utilizzo delle norme e dei regolamenti che li contemplano, nonché consulenza, assistenza o formazione sull’introduzione o l’utilizzo di tecnologie e soluzioni innovative (comprese le tecnologie e le soluzioni digitali);
    2. Per “servizi di sostegno all’innovazione” si intende: la fornitura di locali ad uso ufficio, banche dati, servizi cloud e di conservazione dei dati, biblioteche, ricerche di mercato, laboratori, sistemi di etichettatura della qualità, prove, sperimentazione e certificazione o altri servizi pertinenti, compresi i servizi forniti da organismi di ricerca e di diffusione delle conoscenze, infrastrutture di ricerca, infrastrutture di prova e di sperimentazione o poli di innovazione, al fine di sviluppare prodotti, processi o servizi più efficienti o tecnologicamente avanzati, compresa l’attuazione di tecnologie e soluzioni digitali innovative (comprese le tecnologie e le soluzioni digitali).

 

  1. Innovazione dei processi e dell’organizzazione

Nell’ambito di questi programmi sono ammissibili i costi della ricerca contrattuale e delle competenze.

I programmi possono riguardare innovazione dell’organizzazione e di processo, ove:

  1. Per “innovazione dell’organizzazione” si intende: la realizzazione di un nuovo metodo organizzativo a livello dell’impresa (a livello di gruppo in un determinato settore industriale nel SEE), nell’organizzazione del luogo di lavoro o nelle relazioni esterne dell’impresa, ad esempio attraverso l’uso di tecnologie digitali nuove o innovative. Sono esclusi da questa definizione i cambiamenti che si basano su metodi organizzativi già utilizzati nell’impresa, cambiamenti nella strategia di gestione, fusioni e acquisizioni, la cessazione dell’utilizzazione di un processo, la mera sostituzione o estensione di beni strumentali, cambiamenti derivanti unicamente da variazioni del prezzo dei fattori, la produzione personalizzata, l’adattamento ai mercati locali, modifiche periodiche o stagionali e altri cambiamenti ciclici nonché il commercio di prodotti nuovi o sensibilmente migliorati;
  2. Per “innovazione di processo” si intende: l’applicazione di un metodo di produzione o di distribuzione nuovo o sensibilmente migliorato (inclusi cambiamenti significativi nelle tecniche, nelle attrezzature o nel software), a livello di impresa (a livello di gruppo in un determinato settore industriale nel SEE), ad esempio attraverso l’uso di tecnologie o soluzioni digitali nuove o innovative. Sono esclusi da questa definizione i cambiamenti o i miglioramenti minori, l’aumento delle capacità di produzione o di servizio ottenuto con l’aggiunta di sistemi di fabbricazione o di sistemi logistici che sono molto simili a quelli già in uso, la cessazione dell’utilizzazione di un processo, la mera sostituzione o estensione di beni strumentali, i cambiamenti derivanti unicamente da variazioni del prezzo dei fattori, la produzione personalizzata, l’adattamento ai mercati locali, le modifiche periodiche o stagionali e altri cambiamenti ciclici nonché il commercio di prodotti nuovi o sensibilmente migliorati.

Regole per il riconoscimento delle spese in Innovazione

Le spese di Innovazione ammissibili sono esclusivamente quelle rilasciate dai soggetti abilitati a fornire tali prestazioni:

  • da organismi di ricerca e di diffusione delle conoscenze;
  • dai distretti tecnologici riconosciuti dal MUR;
  • dai centri di trasferimento tecnologico in ambito Industria 4.0 ai sensi del decreto direttoriale del Ministero dello Sviluppo Economico del 22 dicembre 2017 e s.m.i.;
  • dai centri di competenza ad alta specializzazione ai sensi del decreto direttoriale del Ministero dello Sviluppo Economico del 29 gennaio 2018;
  • dai manager e specialisti dell’innovazione certificati ai sensi della Norma UNI 11814;
  • dagli incubatori certificati di start-up innovative, iscritti alla sezione speciale del registro delle imprese, ai sensi del decreto del Ministro dello sviluppo economico del 22 dicembre 2016 recante la revisione del decreto 22 febbraio 2013 relativo ai requisiti per l’identificazione degli incubatori certificati di start up innovative, ai sensi dell’art. 25 del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179»;
  • dai Digital Innovation Hub (DIH) così come riconosciuti dalla Commissione europea e dal Mimit con l’obiettivo di accompagnare e supportare le imprese nella trasformazione digitale.

In sede di rendicontazione sarà fornita una Relazione finale tecnico-scientifica secondo lo standard reso disponibile sul portale istituzionale, nell’ambito della quale l’impresa, dopo aver riepilogato i dati salienti del progetto, descriverà dettagliatamente le attività svolte, anche mediante grafici e materiale fotografico, i risultati finali conseguiti, gli aspetti di interesse tecnico-scientifico, la validità industriale del progetto con particolare riferimento alle modalità ed i tempi di esecuzione, evidenziando eventuali scostamenti rispetto alle previsioni originarie del progetto di Innovazione.

Criteri di valutazione

Il progetto deve contenere gli elementi di innovazione che devono trovare corrispondenza con le esigenze del mercato nel quale l’impresa opera, con i temi di Industria 4.0 e di Green Deal nonché di incremento delle capacità produttive dell’impresa.

L’innovazione definita nel progetto deve specificare se la proposta condurrà a nuovi processi o nuovi prodotti e quale sia stato il percorso decisionale alla base della scelta di investimento.

La proposta deve essere riconducibile ad uno o più elementi di innovazione definiti dal Regolamento (UE) 651/2014 della Commissione del 17.06.2014 e s.m.i. e dalla Smart Specialization Strategy 2030 della Regione Puglia. In particolare, il progetto deve tenere in considerazione i temi:

  1. della transizione digitale:

intesa come capacità di rielaborare i processi aziendali utilizzando tecnologie digitali che li rendano più efficienti, più semplici e più accessibili o che aggiungano le tecnologie digitali ad un maggior numero di processi aziendali;

  1. della transizione ecologica:

intesa come attività di innovazione volta a favorire il business basato sul rispetto dell’ambiente e della sua sostenibilità, anche in termini energetici;

  1. dell’economia circolare:

intesa come un modello di produzione e consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile, contribuendo a ridurre al minimo i rifiuti.

Per approfondimenti sul bando: https://bitontolive.it/2024/02/16/minipia-agevolazioni-a-fondo-perduto-per-micro-e-piccole-imprese-in-puglia/

 

  • Marco Saracino è partner dello Studio Saracino in via Piave 47 a Bitonto

venerdì 12 Aprile 2024

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