Risorse disponibili per 40 milioni di euro

MiniPia: agevolazioni a fondo perduto per micro e piccole imprese in Puglia

Marco Saracino *
Marco Saracino *
Sostenibilità ambientale
Sostenibilità ambientale
Quattro direttrici di sviluppo: sostenibilità ambientale, tecnologie dell’informazione per industria e società, scienze della vita e tecnologie per la salute, economia del mare
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Sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 12 dell’08/02/2024 è stato pubblicato l’Avviso Pubblico “MiniPia, Pacchetti Integrati di Agevolazione, a valere sul Programma regionale Puglia Fesr/Fse+ 2021-2027, rivolto a micro e piccole imprese, incluse le piccole imprese che acquisiscono la qualifica di media impresa esclusivamente per il tramite delle partecipazioni, nonché ai liberi professionisti.

Le risorse complessive disponibili inizialmente destinate all’agevolazione dei progetti presentati ammontano a 40 milioni di euro.

L’istanza di accesso alle agevolazioni è preceduta dalla presentazione di una domanda preliminare, redatta e inviata unicamente in via telematica a partire dal 29 febbraio 2024.

Campo di applicazione

L’ Avviso intende promuovere iniziative riconducibili a quattro driver “trasversali” che determinano sfide e opportunità per tutte le filiere:

  1. la sostenibilità ambientale e l’economia circolare;
  2. le tecnologie dell’informazione per l’industria e la società;
  3. le scienze della vita e le tecnologie per la salute:
  4. la crescita blu e l’economia del mare.

Soggetti beneficiari

Possono presentare istanza di agevolazioni di cui al presente Avviso le Micro e Piccole imprese, incluse le imprese che acquisiscono la qualifica di media impresa esclusivamente per il tramite delle partecipazioni, nonché i liberi professionisti, equiparati alle piccole imprese come esercenti attività economica, secondo l’art. 12, legge 22 maggio 2017, n. 81.

Localizzazione

Le iniziative agevolabili devono essere riferite a unità locali ubicate/da ubicare nel territorio della Regione Puglia.

L’impresa decade dal beneficio dell’aiuto se questa «delocalizza» l’attività oggetto di agevolazione nei tre anni successivi alla data di completamento dell’investimento.

Le imprese beneficiarie degli aiuti si impegnano al mantenimento dei livelli occupazionali presenti nel territorio della Regione Puglia e al loro incremento presso le unità locali oggetto di agevolazione, anche con particolare attenzione all’occupazione femminile. Tale obbligo è assunto per l’anno a regime e i successivi tre anni.

Progetti ammissibili

Il Mini Pacchetto Integrato di Agevolazione, rivolto alle piccole e microimprese deve essere costituito da:

  1. Investimenti Produttivi in chiave di tecnologie abilitanti e di innovazione correlati ai temi della digitalizzazione e/o dell’ecosostenibilità in linea con la Smart Specialization Strategy che DEVONO essere integrati con:
  2. progetti di Innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e gestionale delle imprese; che POSSONO essere integrati con:
  3. progetti formativi di qualificazione delle competenze volti alla trasformazione digitale, alla transizione industriale sostenibile, alla transizione ecologica ed alla riconversione green, anche promuovendo azioni di raccordo tra istruzione terziaria/universitaria e sistema produttivo, in stretta correlazione con la strategia regionale di specializzazione intelligente;
  4. investimenti a favore della tutela ambientale;
  5. acquisizione di consulenze specialistiche, programmi di Internazionalizzazione e di partecipazione a fiere.

Entità delle spese agevolabili

Le istanze di accesso devono riguardare programmi di importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili compresi tra 30 mila euro e 5 milioni di euro.

a)    Investimenti produttivi

I programmi di investimento produttivo devono prevedere spese ammissibili non superiori al 90% del progetto integrato.

Per le micro e piccole imprese l’intensità di agevolazione per ciascun beneficiario non supera il 55% come segue:

  • 35% di sovvenzione diretta nella forma del contributo a fondo perduto, al quale potrà essere aggiunta un’ulteriore agevolazione fino al limite del 20% così ripartita:
  • 10% di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore;
  • 10% di ESL su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul finanziamento bancario concesso;

Per le piccole imprese, che acquisiscono la qualifica di media impresa esclusivamente per il tramite delle partecipazioni, il 45%, come segue:

  • 25% di sovvenzione diretta nella forma del contributo a fondo perduto, al quale potrà essere aggiunta un’ulteriore agevolazione fino al limite del 20% così ripartita:
  • 10% di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore;
  • 10% di ESL su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul finanziamento bancario concesso;

Le percentuali di agevolazione potranno essere aumentate fino al 5% in ragione di particolari premialità previste dal bando.

Con esclusivo riferimento all’Investimento Produttivo, i soggetti beneficiari sono obbligati ad apportare un contributo finanziario pari almeno al 25% dei costi ammissibili, o attraverso risorse proprie ovvero mediante finanziamento esterno, in una forma priva di qualsiasi tipo di sostegno pubblico e per tutti i beni agevolati sono tenuti all’obbligo del mantenimento degli stessi nelle Immobilizzazioni del beneficiario per almeno tre anni dalla data di completamento dell’investimento.

b)    Progetti di Innovazione

Gli investimenti per l’innovazione dei processi e dell’organizzazione non possono eccedere 1 milione euro e l’intensità di aiuto non supera il 50% dei costi ammissibili, come segue:

  • 30% di sovvenzione diretta nella forma del contributo a fondo perduto; al quale potrà essere aggiunta un’ulteriore agevolazione fino al limite del 20% così ripartita:
  • 10% di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore;
  • 10% di ESL su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul finanziamento bancario concesso.

Gli investimenti per l’innovazione a favore delle PMI non possono eccedere 1 milione euro e l’intensità di aiuto non supera il 50% dei costi ammissibili suddiviso come sopra.

c)     Progetti formativi

Gli investimenti per la formazione non possono eccedere 500 mila euro e l’intensità di aiuto non supera il 70% dei costi ammissibili, come segue:

  • 50% di sovvenzione diretta nella forma del contributo a fondo perduto; al quale potrà essere aggiunta un’ulteriore agevolazione fino al limite del 20% così ripartita:
  • 10% di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore;
  • 10% di ESL su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul finanziamento bancario concesso.

Per le piccole imprese, che acquisiscono la qualifica di media impresa esclusivamente per il tramite delle partecipazioni, il 60%, come segue:

  • 40% di sovvenzione diretta nella forma del contributo a fondo perduto, al quale potrà essere aggiunta un’ulteriore agevolazione fino al limite del 20% così ripartita:
  • 10% di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore;
  • 10% di ESL su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul finanziamento bancario concesso;

d)    Investimenti a favore della tutela ambientale

Gli investimenti per la tutela dell’ambiente non possono eccedere 3 milioni di euro.

Per gli investimenti che consentono alle imprese di ottenere:

  1. una maggiore efficienza energetica, l’intensità di aiuto non supera il 65% come segue:
  • 45% di sovvenzione diretta nella forma del contributo a fondo perduto, al quale potrà essere aggiunta un’ulteriore agevolazione fino al limite del 20% così ripartita:
  • 10% di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore;
  • 10% di ESL su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul finanziamento bancario concesso;
  1. la promozione di energia da fonti rinnovabili, di idrogeno rinnovabile e di cogenerazione ad alto rendimento, l’intensità di aiuto non supera il 65% suddiviso come sopra.

Per le piccole imprese, che acquisiscono la qualifica di media impresa esclusivamente per il tramite delle partecipazioni, l’agevolazione relativa alle voci di cui alle precedenti lettere a. e b. non supera il 55%, come segue:

  • 35% di sovvenzione diretta nella forma del contributo a fondo perduto, al quale potrà essere aggiunta un’ulteriore agevolazione fino al limite del 20% così ripartita:
  • 10% di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore;
  • 10% di ESL su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul finanziamento bancario concesso;

e)     Acquisizione di consulenze specialistiche, programmi di Internazionalizzazione e di partecipazione a fiere

Le spese per servizi di consulenza e per l’internazionalizzazione non possono superare 500 mila euro. E l’intensità di aiuto non supera il 50% dei costi ammissibili, come segue:

  • 30% di sovvenzione diretta nella forma del contributo a fondo perduto; al quale potrà essere aggiunta un’ulteriore agevolazione fino al limite del 20% così ripartita:
  • 10% di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore;
  • 10% di ESL su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul finanziamento bancario concesso.

Le spese per la partecipazione alle fiere delle PMI non possono superare 500 mila euro e l’intensità di aiuto non supera il 50% dei costi ammissibili suddiviso come sopra

Spese ammissibili

Sono ammissibili all’agevolazione le spese sostenute nell’arco di durata del progetto e strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi.

Gli Investimenti Produttivi riguardano un “investimento iniziale” che consiste in un investimento in attivi materiali e immateriali relativo a:

  • la creazione di un nuovo stabilimento;
  • l’ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente;
  • fabbricati o forniti precedentemente in detto stabilimento; o
  • un cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo del prodotto o dei prodotti interessati dall’investimento nello stabilimento.

Nell’ambito degli Investimenti Produttivi in capitale fisso sono ammissibili:

  1. acquisto del suolo aziendale e sue sistemazioni entro il limite del 10% dell’importo dell’investimento produttivo; per i siti in stato di degrado e per quelli precedentemente adibiti a uso industriale che comprendono edifici, tale limite è aumentato al 15%;
  2. opere murarie e assimilabili (incluso l’acquisto dell’immobile);
  3. acquisto di macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica ed in linea con i dettami dell’Industria 4.0 e/o del Green Deal europeo, compatibili con le attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o servizi, ovvero processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica, energetica o digitale.
  4. I mezzi mobili targati solo se strettamente funzionali e pertinenti rispetto all’attività ammissibile svolta dall’impresa o per il trasporto in conservazione condizionata dei prodotti, purché dimensionati all’effettiva produzione.
  5. studi preliminari di fattibilità e spese per progettazioni e direzione lavori, nonché relazione tecnico – estimativa asseverata della cantierabilità e delle spese previste, anche per eventuale tutela ambientale, da parte di un tecnico iscritto ad albo.

 

* Marco Saracino è partner dello Studio Saracino in via Piave 47 a Bitonto.

venerdì 16 Febbraio 2024

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