Ha avuto pesanti strascichi la vile aggressione subita dai calciatori dell’Us Bitonto Calcio domenica scorsa, al ritorno dalla trasferta a Rotonda dopo la sconfitta e il conseguente penultimo posto in classifica occupato dai neroverdi.
Un gruppo di dieci persone aveva infatti atteso la squadra nei pressi del polisportivo “Nicola Rossiello” e aveva prima insultato e poi picchiato alcuni dei calciatori. Tra questi, chi ne ha subito particolarmente le conseguenze è stato il portiere Assane Diame, senegalese di 20 anni. Il giovane estremo difensore ha così deciso di lasciare prima la squadra e poi definitivamente la città di Bitonto. Diame, assieme al capitano Loris Palazzo e al difensore Gigi Gianfreda, erano stati tra i maggiori imputati dei facinorosi, rei di aver impiegato scarso impegno nei match disputati.
Una dura dichiarazione è arrivata dal sindaco Francesco Paolo Ricci: “È assurdo dover accettare che un giovanissimo calciatore del Bitonto di soli 20 anni abbia deciso di lasciare la nostra città a seguito della vile aggressione subìta – sono le parole del primo cittadino – Non è questa la nostra idea di comunità. Non è questo l’esempio che vogliamo dare ai più giovani. Assane Diame, originario del Senegal, era stato accolto con grande calore dalla società neroverde e dai tifosi della nostra squadra. I veri tifosi: quelli che, al di là dei risultati, supportano e sostengono quotidianamente il Bitonto, condannando qualsiasi forma di violenza. Quella di oggi è una sconfitta per l’intera comunità”.
adesso ci siamo tolti gli occhiali e guardiamo con l’occhio del cervello.