Un’antenna alta circa 30 metri e larga 2 è comparsa negli scorsi giorni in una proprietà privata nei pressi del cimitero di via Traiana a Bitonto. Numerose sono state le segnalazioni arrivate all’associazione Alleanza Italiana Stop5G Puglia. Il referente regionale Giancarlo Vincitorio ha incontrato alcuni attivisti e cittadini indignati che si sono chiesti cosa fosse questa struttura e a cosa servisse. “In rappresentanza della mia associazione – dichiara Vincitorio – presenterò subito richiesta di accesso a tutti gli atti riguardanti tutti i tralicci della città compreso questo di via Traiana”.
I bitontini, già preoccupati per le discariche di rifiuti urbani a cielo aperto tutte ancora da bonificare, sono in allarme, anche perché il caldo dell’estate tende a far aumentare i cattivi odori, le polveri e l’inquinamento elettromagnetico, rendendo l’aria quasi irrespirabile.
Tutto questo non può che incidere sull’ aumento dei tumori. Secondo alcune stime, nella vicina Modugno in quattro anni, dal 2012 al 2016, il numero di persone malate di tumore è aumentato del 28% circa; mentre a Bari del 23%, sempre nello stesso periodo. Bitonto ha fatto di peggio: nell’arco temporale considerato, l’incremento è stato del 32%. All’incirca un 8% di incidenza l’anno. È facile immaginare, purtroppo, dal 2016 al 2022 a che livello si sia potuta attestare l’incidenza dell’inquinamento ambientale.
Giancarlo Vincitorio, parlando con i cittadini, ha reso pubblico che nella città di Bitonto sono molte le antenne telefoniche presenti: al catasto dell’Arpa Puglia (l’Agenzia regionale per la protezione ambientale) risulterebbero almeno dieci tralicci di operatori diversi, nel solo centro urbano.
STIAMO DIVENTANDO IL PAESE DEL NO…. A TUTTO.
LA PRESUNTA PERICOLOSITA’ DELL’ANTENNA 5G E’ STATA DA TEMPO SFATATA.
VOGLIAMO TUTTI I BENEFICI DELLA TECNOLOGIA PURCHE GLI IMPIANTI NON VENGANO MESSI IN CASA NOSTRA.
SI CONTINUA A SBAGLIARE DAI TEMPI DEL REFERENDUM SUL NUCLEARE. LO AVEVAMO QUASI IN CASA NOSTRA (FRANCIA) MA DICEMMO NO.
ORA ANDIAMO ELEMOSINANDO ENERGIA….
E COSI’ POTEVA SUCCEDERE COL TAV A BRINDISI CHE ORA- GRAZIE E CHI NON DETTE RETTA AI DIMOSTRANTI GUIDATI DA UNA SCHIERA DI POLITICI AUTENTICVAMENTE POPULISTI- LO FECE COMUNQUE COSTRUIRE E PORTARE A TEMINE. ORA GODIAMO TUTTI DI QUEL PREZIOSO IMPIANTO.
E COSI’ CON LA DISCARICA E ALTRO.
ABBIAMO VISTO GLI AMBIENTALISTI VERDI RADICALI SINISTRA SINISTRA ECC. ORA ALL’OPERA PER CONQUISTARE UNA POLTRONA CHE ASSICURI UNA BUONA PAGHETTA PER 5 ANNI. BUONA FORTUNA A CHI CI CREDE.
Caro Signore purtroppo il pericolo del ” 5G ” esiste e non è stato sfatato lei mente sapendo di mentire. Non è stato speso un solo euro per la ricerca del 5G e questo la dice lunga su tanti aspetti, capisco che lei rientra nelle persone che fanno tutta l’erba di un fascio. La stessa IARC, in
una recente pubblicazione divulgativa sul proprio sistema di classificazione delle evidenze di
cancerogenicità, affermamo che “i campi a radiofrequenza sono classificati nel gruppo 2B perché c’è
un’evidenza tutt’altro che conclusiva che possano provocare il cancro negli esseri umani”. per quanto Il Tav da quel che ne so a brindisi non è mai stato richiesto lei forse confonde Torino in Piemonte con Brindisi in Puglia se poi invece pensava a TAP quella invece è nei pressi della spiaggia di San Foca nel Salento ed è attualmente funzionante.