Quando sale sulla bici, Francesco Moser diventa subito “lo sceriffo”. Poi lo chiameranno anche Franz, Kaiser, Moserone. Un leader naturale, forgiatosi con il lavoro duro dei campi. Il fascino del montanaro generoso di animo che si fa universale, perché è uno vero, corre e vince, più di tutti. Su strada, su pista. In Italia, in Europa, nel mondo. 273 volte. Ha vinto praticamente tutto. Nessun altro italiano come lui. E lui, che viene dalla montagna e dalla passione per i campi, per la vite, per il vino, diventa anche uno dei più grandi innovatori. Una sorta di rivoluzione. La bicicletta con le ruote lenticolari, le lenti antivento. Servirono per intestarsi a Città del Messico il record dell’ora. Il “contadino” che supera Merckx il “borghese” del ciclismo, soprannominato “il cannibale”.
Il 23 aprile Bitonto avrà l’onore di ospitare Francesco Moser al teatro comunale Tommaso Traetta, quarant’anni dopo il record dell’ora, la Milano-Sanremo, il giro d’Italia 1984, anno leggendario in cui Moser ci ha portati sulla luna. L’evento è organizzato dalla polisportiva Amici di Marco e dall’associazione sportiva dilettantistica Dynamik Byke di Bitonto, con il patrocinio del Comune di Bitonto e della Regione Puglia.
Dialogheranno con Moser i giornalisti Andrea De Luca e Beppe Conti. Interverranno il sindaco Francesco Paolo Ricci, Tommaso Depalma referente Byke Economy della Regione Puglia, Gaetano Giampalmo presidente della polisportiva Amici di Marco, Roberto Calvo presidente dell’associazione Dynamik Byke.
Canterà il soprano Daniela De Gennaro. Appuntamento alle 18 di martedì 23 aprile al teatro Traetta.