“Il corpo c’è” è l’antologia che raccoglie i dieci racconti delle vincitrici del concorso letterario omonimo, indetto nel 2023 da Lìbrati, Libreria delle Donne di Padova. Al contest hanno partecipato trecento donne da tutta Italia e anche dall’estero. Il corpo come emblema di fragilità e imprescindibilità della nostra carne: questo il filo rosso che lega le scritture, nel confronto con una società contemporanea arida e dura verso le donne. Nell’antologia di racconti, il corpo femminile non è solo respiro, calore, movimento di viscere e fluidi, ma diventa immaginazione e simbolo, “casa” come prigione, confine o apertura.
Fra i dieci racconti vincitori c’è “Il taglio cesareo” della bitontina Chiara Cannito, scrittrice sensibile, divulgatrice e manager culturale e presidente della cooperativa sociale Ulixes che gestisce le Officine Culturali di Bitonto.
«Vincere in un contest veneto fra trecento donne è stata per me una grande gratificazione ma, al di là di questo, tengo a rimarcare la bellezza dell’idea e della pubblicazione», dice Chiara. Il racconto lucido e struggente di un’esperienza lacerante e intima diventa paradigma della forza vitale delle donne, capaci di generare bellezza.
L’antologia parte dalla variabilità del corpo, declinata dalle scrittrici nelle sue forme più diverse: dolore, piacere, gioia, paura, tracciando, grazie alle parole, una trama del sentire come pratica quotidiana e trasformativa di libertà, per uscire dallo stereotipo della “donna oggetto” che impregna l'(in)civiltà umana e viene propagandato quotidianamente dalla comunicazione di massa. «L’autoconsapevolezza e la liberazione dalle catene degli stereotipi – sottolinea Chiara – credo sia il compito che ogni donna, giovane e adulta, deve sentire come suo, per contribuire alla trasformazione della società verso la vera parità di genere e l’inclusione».