Avviso Pubblico della Regione

PIA Turismo: agevolazioni alle imprese turistiche pugliesi

Marco Saracino*
Marco Saracino*
Agevolazioni per le imprese turistiche
Obiettivo: ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione di immobili destinati o da destinare alle attività ricettive alberghiere. Domande entro il 30 aprile
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Sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 26 del 28 marzo 2024 è stato pubblicato l’Avviso Pubblico PIA Turismo – Programmi Integrati di Agevolazione rivolto alle imprese di ogni dimensione – grandi, medie e piccole – per la concessione di agevolazioni e per l’ampliamento, l’ammodernamento e la ristrutturazione di immobili destinati o da destinarsi alle attività turistico alberghiere per lo sviluppo di prodotti e servizi complementari alla valorizzazione degli attrattori culturali e naturali del territorio.

Le risorse complessive disponibili inizialmente destinate all’agevolazione dei progetti presentati ammontano a 30 milioni di euro.

Le domande potranno essere presentate unicamente in via telematica a partire dal 30 aprile 2024.

Campo di applicazione

ampo di applicazione

L’ Avviso intende promuovere iniziative riconducibili alle filiere dell’innovazione delle “Industrie culturali, creative e del turismo” riconducibili a:

  • Fruizione di eventi culturali;
  • Gestione intelligente dei beni culturali;
  • Turismo intelligente e sostenibile;
  • Sviluppo di nuovi contenuti e servizi innovativi connessi.

Soggetti beneficiari

Possono presentare istanza di agevolazioni singolarmente:

  1. le grandi imprese;
  2. le medie imprese;
  3. le piccole imprese, con un fatturato medio nell’ultimo triennio di almeno € 1 milione;
  4. le grandi e le medie imprese non attive se controllate rispettivamente da impresa di grande o di media dimensione;
  5. le piccole imprese non attive se controllate da una piccola impresa che alla data di presentazione della domanda abbia registrato un fatturato medio nell’ultimo triennio di almeno € 1 milione;
  6. le grandi e medie imprese attive che non abbiano approvato almeno due bilanci alla data di presentazione della domanda se controllate rispettivamente da impresa di grande o di media dimensione che abbia approvato almeno due bilanci alla data di presentazione della domanda, che assume la responsabilità del Programma Integrato di Agevolazione Turismo;
  7. le piccole imprese attive se controllate da piccola impresa che alla data di presentazione della domanda abbia registrato un fatturato medio nell’ultimo triennio di almeno € 1 milione, che assume la responsabilità del Programma Integrato di Agevolazione Turismo;
  8. le imprese che non abbiano registrato un fatturato medio nell’ultimo triennio di almeno € 1 milione ma che abbiano sottoscritto accordi commerciali con importanti brand nazionali e/o internazionali che gestiscono strutture da 4 stelle in su.

La rete di impresa, nella forma della Rete-soggetto, è in grado di adottare interessanti soluzioni per la differenziazione o per il potenziamento del proprio modello di business, ponendo a fattor comune la diversità e la complementarità delle imprese retiste/consorziate, ciascuna con le proprie caratteristiche di offerta, servizi e capacità. La rete soggetto può “accrescere la reciproca capacità innovativa e la competitività sul mercato”, sviluppando i processi di internazionalizzazione e di innovazione del sistema imprenditoriale turistico, coordinando e incrementando anche l’utilizzo di strumenti di promozione, di lancio ed organizzazione di iniziative di ricettività turistica e di eventi artistici, culturali, sportivi, gastronomici e religiosi. Alternativamente, è possibile presentare l’istanza anche nella forma giuridica del Consorzio. Sia la rete di impresa che il Consorzio devono essere costituiti per la maggioranza da operatori turistici.

Le imprese beneficiarie, inoltre, dovranno obbligatoriamente provvedere all’iscrizione al portale nazionale (www.italia.it) ed al portale regionale (dms.puglia.it) e contribuire al popolamento dei dati raccolti su osservatorio.dms.puglia.it ed analizzati dall’A.Re.T Puglia Promozione e al monitoraggio dei livelli di soddisfazione degli utenti delle strutture/servizi offerti.

Localizzazione

Le iniziative agevolabili devono essere riferite a unità locali ubicate/da ubicare nel territorio della Regione Puglia.

L’impresa decade dal beneficio dell’aiuto se questa «delocalizza» l’attività oggetto di agevolazione nei tre anni successivi alla data di completamento dell’investimento.

Le imprese beneficiarie degli aiuti si impegnano al mantenimento dei livelli occupazionali presenti nel territorio della Regione Puglia e al loro incremento presso le unità locali oggetto di agevolazione, anche con particolare attenzione all’occupazione femminile. Tale obbligo è assunto per l’anno a regime e i successivi tre anni.

Progetti ammissibili

Il Programma Integrato di Agevolazione Turismo, rivolto alle grandi, medie e piccole imprese, deve essere costituito da investimenti produttivi destinati alla realizzazione di:

  1. nuove attività alberghiere di cui all’art. 3 della legge regionale n. 11/99, attraverso il recupero fisico e/o funzionale di strutture non ultimate, legittimamente iniziate, destinate ad attività ricettive;
  2. ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione di strutture alberghiere esistenti al fine dell’innalzamento degli standard di qualità e/o della classificazione;
  3. realizzazione di strutture alberghiere aventi capacità ricettiva non inferiore a n. 7 camere, attraverso lavori di manutenzione straordinaria e/o consolidamento ed il restauro e risanamento conservativo di immobili che presentano interesse artistico e storico;
  4. manutenzione straordinaria e/o consolidamento, restauro e risanamento conservativo di edifici rurali, masserie, trulli, torri, fortificazioni al fine della trasformazione dell’immobile in strutture alberghiere aventi capacità ricettiva non inferiore a n. 7 camere;
  5. recupero e riqualificazione di edifici abbandonati e/o necessitanti di opere di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo o di ristrutturazione edilizia da destinare alla realizzazione di strutture turistico – alberghiere, ostelli nonché strutture congressuali, sportive, culturali e/o ricreative;
  6. strutture, impianti o interventi attraverso i quali viene migliorata l’offerta turistica territoriale con l’obiettivo di favorire la destagionalizzazione dei flussi turistici.

Le strutture alberghiere possono essere realizzate anche nella forma della ricettività diffusa.

Gli investimenti devono obbligatoriamente conseguire il livello 2 del sistema di certificazione di sostenibilità per edifici non residenziali di cui alla L.R. 13/2008 (Protocollo ITACA Puglia 2017 – Edifici non residenziali – allegato A alla D.G.R. n. 1147 dell’11/07/2017, pubblicata sul BURP n. 89 del 25/07/2017 e s.m.i.) ed ottenere l’attestato di prestazione energetica con almeno classe B e una prestazione energetica del fabbricato in estate di livello almeno medio.

Ogni progetto oggetto di agevolazione dovrà obbligatoriamente integrare programmi di digitalizzazione ed investimenti di carattere digitale e tecnologico, attraverso almeno uno dei seguenti interventi:

  • progetti di innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e gestionale delle imprese turistiche;
  • progetti formativi volti alla qualificazione delle competenze relative alla trasformazione digitale, al turismo sostenibile, alla transizione ecologica ed alla riconversione green, in stretta correlazione con la strategia regionale di specializzazione intelligente.

Il progetto oggetto di agevolazione potrà comprendere, inoltre,

  • programmi di tutela ambientale,

nonché, esclusivamente per le PMI, anche:

  • programmi di consulenze specialistiche, inclusa l’Internazionalizzazione;
  • spese per la partecipazione a fiere.

Con esclusivo riferimento alla rete di impresa, il Programma Integrato di Agevolazioni Turismo può essere rappresentato da un progetto coordinato ed integrato volto ad incrementare i flussi turistici, anche internazionali, ampliando il business di ogni singolo partecipante alla rete, che si impegna a condividere un prodotto turistico rinnovato, esperienziale ed integrato, anche attraverso la figura di un Temporary Manager.

Sono, pertanto, agevolabili interventi che prevedano azioni integrate di promozione di iniziative turistico-culturali sul territorio nonché azioni di partnership e di aggregazione, attraverso la rete di impresa volte a organizzare pacchetti di offerta turistica coordinata, attività di internazionalizzazione, interventi formativi, gestione e programmazione centralizzata anche attraverso l’uso di piattaforme dedicate ed accessibili alle imprese retiste/consorziate.

La rete soggetto dovrà essere costituita da almeno 5 imprese retiste/consorziate.

Entità delle spese agevolabili

Le istanze di accesso devono riguardare programmi di importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili del Programma Integrato di Agevolazione compresi tra 5 milioni di euro e 40 milioni di euro.

Gli investimenti riguardanti il programma della rete d’impresa/consorzi, devono essere compresi tra 2 milioni di euro e 5 milioni di euro.

1) Progetti di Innovazione

I costi per l’innovazione dei processi e dell’organizzazione non possono eccedere 2 milioni di euro mentre i costi per l’innovazione dei processi e dell’organizzazione non possono eccedere 2  milioni di euro. L’intensità di agevolazione per ciascun beneficiario non supera il 50%.

2) Investimenti produttivi

I programmi di investimento produttivo devono prevedere spese ammissibili non superiori al 90% del progetto integrato.

Le agevolazioni per le spese ammissibili sono concesse, sotto la forma di contributi in conto impianti, nei seguenti limiti:

  • 30% per le Grandi Imprese;
  • 40% per le Medie Imprese;
  • 50% per le Piccole Imprese.

Esclusivamente nell’ambito degli Investimenti Produttivi, le percentuali di agevolazione potranno essere aumentate del 10% in ragione delle premialità.

3) Progetti formativi

Gli investimenti per la Formazione non possono eccedere 4 milioni di euro per la Grande Impresa e 2 milioni di euro per le PMI; l’intensità di agevolazione per ciascun beneficiario non supera:

  • il 50% per le Grandi Imprese;
  • il 60% per le Medie Imprese;
  • il 70% per le Piccole Imprese.

Tali intensità possono essere aumentate del 10% se la formazione è destinata a lavoratori con disabilità o a lavoratori svantaggiati.

4) Investimenti a favore della tutela ambientale

Gli investimenti per la Tutela dell’ambiente non possono eccedere 10 milioni di euro per la Grande Impresa e 5 milioni di euro per le PMI. L’intensità di agevolazione sia per gli Investimenti a favore di efficienza energetica sia per  gli investimenti per la promozione di energia da fonti rinnovabili, di idrogeno rinnovabile e di cogenerazione ad alto rendimento, non supera:

  • il 45% per le Grandi Imprese;
  • il 55% per le Medie Imprese;
  • il 65% per le Piccole Imprese.

5) Acquisizione di consulenze specialistiche, programmi di Internazionalizzazione e di partecipazione a fiere

Le spese per servizi di consulenza e per l’internazionalizzazione non potranno superare 500 mila euro; le spese per la partecipazione alle fiere delle PMI non potranno superare 500 mila euro.

Le agevolazioni sono concesse nel limite del 50% della spesa complessiva ritenuta congrua, pertinente e valutata ammissibile.

Spese ammissibili

Sono ammissibili all’agevolazione le spese sostenute nell’arco di durata del progetto e strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi.

Gli Investimenti Produttivi riguardano un “investimento iniziale” che consiste in un investimento in capitale fisso e immateriale nell’ottica della sostenibilità ambientale, tecnologicamente innovativo, fondato sulla digitalizzazione e sull’ampliamento ed innalzamento degli standard qualitativi dei servizi offerti.

L’investimento iniziale può anche riguardare l’acquisizione di attivi appartenenti a uno stabilimento che sia stato chiuso o che sarebbe stato chiuso senza tale acquisizione e sia acquistato da un investitore che non ha relazioni con il venditore. La semplice acquisizione di azioni di un’impresa non è considerata un investimento iniziale. L’investimento di sostituzione non costituisce, pertanto, un investimento iniziale.

 

* Marco Saracino è partner dello Studio Saracino in via Piave 47 a Bitonto

venerdì 5 Aprile 2024

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