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Transizione digitale ed ecologica: fino a 5 mln di euro e 10% a fondo perduto

Marco Saracino*
Marco Saracino*
Assistenza digitale
Transizione digitale ed ecologica: fino a 5 mln di euro e 10% a fondo perduto
Contributo per micro, piccole e medie imprese, a valere sui fondi Pnrr
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Ritorna pienamente operativa l’attività di Simest per il supporto alla Transizione digitale o ecologica delle imprese, a valere sui fondi Pnrr 394/81.

L’impresa che richiede l’intervento deve destinare almeno il 50% dell’importo deliberato a investimenti digitali o ecologici, e la restante parte, fino al 50%, può essere destinata a ulteriori investimenti volti al rafforzamento patrimoniale.

Fermo restando quanto sopra, la quota destinata a ulteriori investimenti è elevata fino a:

  1. 70% dell’importo deliberato a condizione che l’Impresa fornisca evidenza, in fase di rendicontazione, di:
  2. un incremento dei costi energetici pari ad almeno il 100%, come risultante dal confronto dei Bilanci relativi agli ultimi due esercizi precedenti alla presentazione della domanda e come dichiarato e asseverato da un soggetto indipendente iscritto al Registro dei Revisori Contabili tenuto dal MEF secondo il format nella sezione “Format disponibili sul Sito” della Circolare e
  3. un Fatturato export pari ad almeno il 20% in fase di presentazione della Domanda.
  4. 80% dell’importo deliberato per le Imprese con Interessi nei Balcani Occidentali;
  5. 90% dell’importo deliberato per le Imprese con unità locali o sedi operative localizzate nei territori colpiti dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023 individuati nell’Allegato I del DL 61/2023 e dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 2 novembre 2023 individuati nell’Allegato A del DL 145/2023.

Gli ulteriori investimenti dovranno essere rendicontati e risultare nell’attivo patrimoniale, con separata evidenza in nota integrativa oppure asseverati da un soggetto indipendente iscritto al Registro dei revisori contabili tenuto dal Ministero dell’Economia e delle finanze (Mef).

Soggetti beneficiari

Possono richiedere il contributo tutte le imprese, e in particolare alle micro, piccole e medie imprese.

Ai fini dell’ammissibilità all’Intervento Agevolativo l’Impresa Richiedente deve:

  1. avere sede legale in Italia;
  2. avere sede operativa in Italia;
  3. essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e regolarmente costituita e iscritta nel registro delle imprese e in stato di attività;
  4. alla data di presentazione della domanda, avere depositato presso il Registro imprese almeno due Bilanci relativi a due Esercizi completi precedenti alla presentazione della Domanda che siano stati approvati o per cui siano scaduti i termini di deposito. I bilanci devono riguardare lo stesso soggetto richiedente (identificato dal codice fiscale). Si precisa che in assenza di obbligo di deposito del bilancio, sarà necessario acquisire la dichiarazione dei redditi relativa agli ultimi due esercizi e prospetti economico-patrimoniali redatti con i criteri di cui al DPR n. 689/74 ed in conformità agli art. 2423 e seguenti del codice civile con dichiarazione attestante che i dati contabili utilizzati per l’elaborazione di tali situazioni sono gli stessi utilizzati per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi.
  5. operare in conformità alle pertinenti disposizioni legislative e regolamentari nazionali in materia ambientale;
  6. soddisfare uno dei due seguenti requisiti alla data di presentazione della Domanda:
  7. avere un Fatturato export pari ad almeno il 10% dell’ultimo Bilancio; oppure, in alternativa
  8. essere una PMI produttiva, con un Fatturato export pari ad almeno il 3% dell’ultimo Bilancio, e far parte di una filiera produttiva di almeno 2 imprese clienti (con contratti di fornitura stipulati da almeno 12 mesi dalla presentazione della Domanda);

Sono esclusi dall’accesso all’intervento agevolativo le imprese:

  • con attività escluse dal sostegno di InvestEU, di cui all’Allegato V – Lettera B del Regolamento UE 2021/523, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 marzo 2021;
  • attive nel settore bancario, finanziario e assicurativo;
  • attive in via prevalente nei settori della pesca e dell’acquacoltura e nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli, ai sensi dell’articolo 1 del Regolamento UE n.2831/2023 c.d. “de minimis”.

In particolare:

  • SEZIONE A – Agricoltura, Silvicoltura e Pesca tutte le attività;
  • SEZIONE C – Attività manifatturiere – esclusivamente le attività di cui alle seguenti classi:
  • 10.11 – Produzione di carne non di volatili e dei prodotti della macellazione (attività dei mattatoi)
  • 10.12 – Produzione di carne di volatili e dei prodotti della macellazione (attività dei mattatoi).
  • destinatarie (o i cui amministratori, soci, membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, o organi equivalenti, e comunque soggetti agenti per suo conto o coinvolti nella prospettata operazione siano destinatari), direttamente o indirettamente, di qualsiasi sanzione economica e commerciale o di qualsiasi misura restrittiva (inclusa ogni misura che proibisca rapporti con specifici Stati o Governi), di volta in volta applicabile, da parte dell’Unione Europea, dell’Office of Foreign Assets Control of the US Department of Treasury (OFAC), del Regno Unito o delle Nazioni Unite, inseriti nelle cc.dd. Black List comunitarie e internazionali.

Spese ammissibili

  1. Spese per la Transizione digitale, anche in Italia:
  2. integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;
  3. realizzazione/ammodernamento di modelli organizzativi e gestionali in ottica digitale;
  4. investimenti in attrezzature tecnologiche, programmi informatici e contenuti digitali;
  5. consulenze in ambito digitale (i.e. digital manager);
  6. disaster recovery e business continuity;
  7. blockchain (esclusivamente per la notarizzazione dei processi produttivi e gestionali aziendali);
  8. spese per investimenti e formazione legate all’industria 4.0 (es. cyber security, big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, simulazione sistemi cyber-fisici, sistemi di visualizzazione, realtà virtuale e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborative, manifattura additiva, internet delle cose e delle macchine);
  9. Spese per Transizione Ecologica, anche in Italia:
  10. spese per investimenti per la sostenibilità ambientale e sociale, anche in Italia (es. efficientamento energetico, idrico, mitigazione impatti climatici, ecc.);
  11. spese per ottenimento e mantenimento delle certificazioni ambientali connesse gli investimenti oggetto del finanziamento;
  12. Spese per investimenti volti a rafforzare la propria solidità patrimoniale, anche in Italia. Tali investimenti dovranno risultare nell’attivo patrimoniale;
  13. Spese consulenziali professionali per le verifiche di conformità alla normativa ambientale nazionale;
  14. Spese per consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta di Intervento Agevolativo per un valore fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato e comunque non superiore a € 100.000. Il riconoscimento delle suddette spese è subordinato alla preventiva trasmissione a SIMEST del contratto e della dichiarazione di indipendenza del consulente, in fase di presentazione della domanda e/o nelle fasi successive del finanziamento.

Contributo concedibile

Fermo restando l’importo minimo di euro 10.000, l’importo massimo dell’Intervento Agevolativo che può essere richiesto è pari al minore tra:

  1. il 35% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due Bilanci (voce A1 del conto economico);
  2. gli importi indicati seguito: Micro Impresa, 500.000 euro; PMI e PMI innovative, 2.500.000 euro; altre imprese, 5.000.000 euro.

L’importo dell’Intervento Agevolativo è richiesto dall’Impresa Richiedente a titolo di Finanziamento e di eventuale Cofinanziamento.

Il tasso di finanziamento agevolato è lo 0,511%.

L’Impresa Richiedente può chiedere un Cofinanziamento (a fondo perduto) fino al 10%  dell’Importo dell’Intervento Agevolativo e comunque fino a un massimo di € 100.000, che è riconosciuto quale incentivazione alle Imprese Richiedenti in presenza dei seguenti requisiti:

  • È una PMI (anche Micro Impresa), con sede operativa nelle Regioni del Sud-Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) costituita dal almeno 6 mesi;
  • È una PMI (anche Micro Impresa), in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000);
  • È una PMI (anche Micro Impresa), giovanile (i.e. impresa costituita almeno al 60% da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per almeno il 60% giovani tra i 18 e i 35 anni);
  • È una PMI (anche Micro Impresa), femminile (i.e. impresa costituita almeno al 60% da donne oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per almeno il 60% da donne);
  • È una PMI (anche Micro Impresa), con una quota di fatturato export risultante dalla media dei valori indicati nelle dichiarazioni IVA degli ultimi due esercizi pari almeno al 20%;
  • È una PMI (anche Micro Impresa), innovativa (i.e. impresa registrata come PMI innovativa presso la sezione speciale della camera di commercio);
  • È un’impresa anche non PMI o Micro Impresa, in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000) e che entro la data della prima Erogazione può fornire evidenza di:
  • aver emesso una Sustainable Procurement Policy (SPP) contenente principi ESG;
  • adesione di almeno 5 fornitori dell’Impresa Richiedente, con contratti di fornitura stipulati da almeno 12 mesi dalla presentazione della Domanda, a uno o più principi ESG contenuti nell’SPP;
  • processo di implementazione della suddetta Policy;
  • piani correttivi in caso di non conformità di uno o più fornitori (ad esempio chiusura rapporto con il suddetto fornitore o diffida e tempo per adeguarsi); o strumenti e modalità di monitoraggio dei fornitori con riferimento al rispetto alla conformità alla suddetta Policy
  • È un’impresa (anche non PMI o Micro Impresa), con Interessi nei Balcani Occidentali.

La durata complessiva del finanziamento è di 4 anni a decorrere dalla data di stipula del contratto, di cui:

  • Periodo di preammortamento: 2 anni
  • Periodo di rimborso: 2 anni

A fronte della richiesta di Proroga del Periodo di Realizzazione del Programma di 6 mesi, il Periodo di Preammortamento può essere esteso di 6 mesi, con equivalente riduzione del Periodo di Rimborso. La durata complessiva del Finanziamento resta comunque invariata.

Il rimborso del finanziamento avviene in 4 rate semestrali posticipate a capitale costante, a partire dal termine del Periodo di Preammortamento. In caso di Proroga del Periodo di Preammortamento, il rimborso del finanziamento avviene 3 rate.

L’impresa beneficiaria ha facoltà di estinguere il Finanziamento in via anticipata secondo le modalità previste dal Contratto.

 

* Marco Saracino è partner dello Studio Saracino in via Piave 47 a Bitonto

venerdì 29 Marzo 2024

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