il dibattito

Autonomia differenziata, Decaro in piazza a Bitonto: «Aumenterà i divari nel nostro Paese»

Marco Lovero
Marco Lovero
L'intervento di Antonio Decaro
La Carovana dei Diritti della Flc Cgil ha fatto tappa ieri in città, per sensibilizzare i cittadini sui rischi del disegno di legge
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La Carovana dei Diritti della Flc Cgil fa tappa a Bitonto
La Carovana dei Diritti della Flc Cgil fa tappa a Bitonto

L’autonomia differenziata continua a infiammare il dibattito pubblico. Ieri la Carovana dei Diritti della Flc Cgil ha fatto tappa a Bitonto in piazza Aldo Moro, per spiegare i rischi del disegno di legge Calderoli.

«Va esattamente in una direzione opposta e contraria rispetto alla nostra Costituzione – ha detto Domenico Ficco, segretario della Cgil Bari –  e mina l’unità del nostro Paese, agisce sulle divisioni. È un progetto di legge che dà la possibilità alle Regioni di chiedere maggiore autonomia su ben ventitré materie… sostanzialmente sta consegnando a quelle che sono le articolazioni più prossime ai cittadini dello Stato, cioè le Regioni e i Comuni, la possibilità di agire delle divisioni a differenza di quello che dice la nostra Costituzione. Noi siamo un paese solidale in cui i territori si aiutano l’uno con l’altro e non entrano in competizione. È un progetto addirittura incostituzionale».

«Dobbiamo sfatare un mito: l‘autonomia differenziata – ha spiegato Vito Fumai, segretario Flc Cgil Bari –non è solo il ddl Calderoli, che regolamenta solo la parte finale dell’autonomia. Ha radici precise: proviene dalla fine degli anni 2000 ed era stata la Lega per prima a proporla. Il problema dell’autonomia differenziata non è neanche il nord contro il sud, è un errore pensarla così. Quando ci sarà l’autonomia si creeranno disparità tra le grandi città e le periferie, tra le zone montane e il resto delle regioni. Tre sono le regioni che hanno chiesto l’autonomia differenziata. Però a seguire ce ne sono otto. Comprese regioni che a suo tempo avevano avviato le procedure, avevano dato il via libera ai presidenti per attivare il percorso di autonomia differenziata».

Al dibattito in piazza a Bitonto ha partecipato il sindaco di Bari e metropolitano, e presidente nazionale Anci Antonio Decaro. «Sono sempre stato contrario – ha dichiarato – non solo all’autonomia differenziata ma anche alla riforma del titolo V della Costituzione che ha fatto la mia parte politica. L’autonomia differenziata aumenterà i divari nel nostro Paese, dà l’idea anche di un Paese fratturato e di sicuro non segue i principi della nostra Costituzione, che prevede che i diritti e i servizi devono essere uguali su tutto il territorio nazionale indipendentemente da dove ciascuno di noi nasce o decide di andare a vivere. Tra questi c’è anche il diritto all’istruzione che non può essere diverso da regione a regione. Franco Cassano diceva che la vera autonomia è l’autonomia del pensiero. Il sud deve iniziare a pensarsi da sé e noi questo qui stiamo facendo stasera. Ci stiamo pensando da noi, stiamo pensando alle nostre comunità e soprattutto stiamo pensando alle nuove generazioni e combatteremo per evitare che questa legge vada avanti e possa spezzare ulteriormente un Paese che per fortuna con la Costituzione e con la Repubblica è nato come Paese unito, libero e democratico».

Ha concluso l’incontro pubblico il sindaco di Bitonto Francesco Paolo Ricci. «Dobbiamo essere tutti responsabili e soprattutto consapevoli del pericolo a cui stiamo andando incontro. Vogliono la desertificazione delle città – ha ammonito– vogliono meno servizi, meno diritti alla salute, all’istruzione e quindi la mensa, i servizi a favore dei bambini diversamente abili. I comuni non avranno più risorse. La Banca d’Italia ha posto un serio dubbio sull’autonomia differenziata definendola un disegno di legge senza un’analisi ben precisa di dati reali ma soprattutto delle ricadute che questo disegno di legge ha nei confronti soprattutto degli enti locali, degli enti territoriali. Credo che in un governo nazionale, in un’agenda di un governo nazionale la priorità devono essere le politiche del lavoro. La priorità deve essere l’istruzione. La priorità deve essere la politica della ricerca nell’università. La priorità di questo governo qual è? La divisione differenziata. Fare in modo che le Regioni del sud siano sempre più poveri creare un diverbio, un divario fra i ricchi e i poveri. I ricchi diventeranno sempre più ricchi i poveri diventeranno sempre più poveri».

venerdì 29 Marzo 2024

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Annalisa
Annalisa
29 giorni fa

Superfluo ricordare che l’autonomia differenziata era un cavallo di battaglia dell’onorevole Boccia del Pd.

Michele pugliese
Michele pugliese
28 giorni fa

De caro sei venuto a bitonto solo per prenderti i voti per le europee., nn sei più credibilej