L’analisi

“Bitonto in declino, sempre più periferia di Bari”: riflessioni di un libero cittadino

Bitonto dall'alto
Bitonto dall'alto
Condividiamo questa “fotografia” della città di Francesco Sivo, che lancia un appello contro il degrado e la perdita di servizi importanti sul territorio
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Sconforto e amarezza per il declino di Bitonto nella riflessione di un cittadino: Francesco Sivo. Informatore scientifico con una parentesi di impegno politico alle spalle, confessa di vivere con profonda tristezza il progressivo scadimento del decoro, della vivibilità e della sicurezza. Un esempio su tutti: il furto di ben cinque auto aziendali da lui subìto in vent’anni. Evidenzia anche la perdita di servizi importanti sul territorio come quelli sanitari (ultimo, lo stop del laboratorio analisi dell’ex ospedale), con Bitonto sempre più “periferia” di Bari.    

Di seguito la riflessione di Francesco Sivo, che pubblichiamo con l’intento di aprire un dibattito sulla situazione problematica di Bitonto e sulle priorità d’intervento dell’agenda amministrativa.

 

Bitonto che cambia.

Se guardo indietro e mi soffermo su quanto accaduto negli ultimi trent’anni, posso sicuramente far scorrere i miei ricordi ed elencare tutta una serie di trasformazioni che hanno reso la nostra città meno vivibile di prima, come si dice ”si stava meglio quando si stava peggio”.

Considerando vari aspetti possiamo considerare la questione sicurezza che rispetto all’ultimo trentennio è migliorata perché non avvengono più sparatorie ma, di contro, abbiamo molto spaccio di stupefacenti alla luce del sole, camminando per le strade si sente quell’olezzo di cannabis che molti dei nostri figli usano quotidianamente e ciò che non si vede non è certo perché non ci sia. Anche il furto di auto è un evento che ormai è diventato endemico e non si fa niente o non si vuole fare niente per eradicare il fenomeno. La sicurezza delle strade è pessima, molte di esse sono piene di buche e con manto stradale ormai che si sbriciola, ma i vari rattoppi che continuamente vengono effettuati sono palliativi che durano poco. Mi domando: quando vengono autorizzati i lavori per tracce di telefonia, di elettrificazione, di altre opere di urbanizzazione, gli uffici comunali preposti al controllo della buona esecuzione dei lavori fanno il loro dovere? Si fanno pagare alle ditte le penali previste?

Si può anche considerare che quelle poche strade asfaltate sono state fatte male tanto che lo spessore del bitume ha mangiato la normale altezza dei marciapiedi e quando piove crea enorme disagio alle abitazioni nelle quali entra acqua (vedi via Manzoni). Anche il muretto di cinta che costeggia il corso del Tiflis è stato lasciatoa deperire ancora di più.

Positivo era stato il rilancio del centro storico cittadino con un incremento delle presenze da fuori città di molti visitatori che hanno conosciuto e apprezzato il nostro patrimonio storico e architettonico, come i due salotti cittadini (piazza Cavour e piazza Cattedrale), ma da dieci anni ormai svuotate e diventate piazze di spaccio.

Un altro aspetto da considerare è il bisogno di salute che in questa città non viene più soddisfatto. Infatti dopo la chiusura dell’ospedale, nel tempo, anche molti servizi sono stati scippati e l’ultimo scippo è quello del laboratorio di analisi diventato solo punto di prelievo e di ritiro referti. L’utenza è costretta a rivolgersi a strutture private e pagare per le prestazioni che risultano essere anche onerose e chi non ha disponibilità economica rinuncia ad un diritto.

Potrei scrivere ed elencare tante altre cose ma mi fermo qui. Mi rendo conto che la cittadinanza è come rassegnata, sopita, delusa.

Unica domanda che mi pongo è: la nostra amministrazione comunale cosa fa? La Regione Puglia ha reso questa città un satellite di Bari, svuotandola di servizi essenziali. Ci meritiamo di essere una città quartiere dormitorio?

Spero che gli amministratori si risveglino, si rimbocchino le maniche per ridare dignità ai cittadini e alla nostra Bitonto.

mercoledì 27 Marzo 2024

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Gianfranco
Gianfranco
1 mese fa

cercate di fare costruire meno palazzi così da non consegnare in mano ai costruttori edili gli anni futuri

Annalisa
Annalisa
30 giorni fa

Ma pure Bari è in declino….