La medicina estetica ha fatto passi da gigante negli ultimi anni, mettendo a disposizione dei pazienti trattamenti sempre più innovativi ed efficaci. Se, fino a qualche anno fa, parlare di ricorso a queste procedure voleva dire aprire una parentesi dedicata in maniera (quasi) esclusiva alle donne, oggi le cose sono molto cambiate.
Sono sempre di più, infatti, i pazienti di sesso maschile che si rivolgono a medici specializzati per attenuare, senza il ricorso a interventi chirurgici, i segni del tempo che passa.
Si tratta di un cluster di pazienti che ha le idee molto chiare sugli obiettivi e che richiede sia la riduzione dei segni dell’invecchiamento, sia il mantenimento di un aspetto virile.
Alla luce di ciò – e come evidenziato anche, alla fine dello scorso anno, dagli esperti dell’Osservatorio Nazionale in Medicina Estetica – si tende a chiedere cambiamenti soft, che non snaturino l’unicità del viso.
Molto popolare, per esempio, è il peeling. L’esfoliazione, che viene concretizzata attraverso sostanze chimiche come l’acido mandelico, il fenolo e l’acido salicilico, aiuta tantissimo a preparare al meglio la pelle alla crescita della barba, un trend che non accenna a perdere quota (oggi va portata curata e su https://lovemysenses.com/it/ portale famosissimo per quanto riguarda le tendenze e il lifestyle maschile, è possibile trovare diversi consigli utili al proposito).
Gli altri trattamenti apprezzati dagli uomini
Come evidenziato sempre dall’Osservatorio Nazionale in Medicina Estetica, in cima alla lista dei trattamenti che, in Italia, sono più apprezzati dagli uomini figurano il botox, il trattamento preferito dal 49% del campione analizzato per l’indagine, e il filler.
Questo trattamento utilizza l’acido ialuronico sintetizzato in laboratorio per richiamare acqua ai tessuti, riempire le rughe (in inglese il verbo si può tradurre con to fill) e ripristinare i volumi a livello di zone del viso come le labbra.
Il 35% dei pazienti inclusi nel campione, invece, preferisce il trattamento di biorivitalizzazione, una procedura che ha lo scopo di ripristinare il turnover cutaneo, incentivando la sintesi di collagene, la proteina più abbondante nel corpo umano e la responsabile della compattezza della pelle.
Si potrebbe andare avanti ancora molto a parlare dei trattamenti di medicina estetica che stanno conquistando i pazienti di sesso maschile.
Numeri molto interessanti riguardano il PRP (plasma ricco di piastrine). Questo trattamento si basa sul prelievo di sangue autologo del paziente stesso.
Il materiale ematico viene successivamente trattato in modo da isolare la parte caratterizzata dalla presenza di piastrine. Quest’ultima viene successivamente iniettata nelle zone del viso dove si ha intenzione di attenuare i segni dell’invecchiamento, migliorando l’elasticità della pelle.
In questo come in tutti gli altri casi, gli effetti che si possono apprezzare sono di durata limitata.
Il PRP al viso garantisce un effetto di miglioramento della qualità cutanea per 6 – 12 mesi.
Nel caso del botox, si parla di effetti di riduzione delle rughe del terzo superiore del viso che possono durare, in media, dai 4 ai 6 mesi. A tal proposito, è interessante ricordare che, quasi sempre, gli effetti del botulino – si parla per la precisione di tossina botulinica di tipo A – durano, negli uomini, qualche mese in più rispetto a quanto accada quando a scegliere il trattamento è una donna.
Non si può non rammentare anche la popolarità della carbossiterapia, trattamento che prevede l’inoculazione dell’anidride carbonica in stato gassoso per risolvere inestetismi come le smagliature – non basta una singola sessione, ma ci vuole un vero e proprio protocollo – e i numeri in crescita di procedure come il filler al mento.
Questa procedura non chirurgica, attraverso il ricorso a filler volumizzanti iniettati in punti specifici, migliora i contorni del profilo, un dettaglio la cui bellezza è considerata sempre più importante dagli uomini oggi.