Incentivo alla internazionalizzazione

Bonus Export Digitale Plus: 10mila euro alle imprese manifatturiere

Marco Saracino *
Marco Saracino *
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Domande da presentare fino al 12 aprile sul sito di Invitalia
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Bonus Export Digitale Plus è l’incentivo che sostiene le microimprese manifatturiere, nelle attività di internazionalizzazione, attraverso l’acquisizione di soluzioni digitali per l’export.

La domanda può essere presentata dalle 10:00 del 13 febbraio alle 10:00 del 12 aprile 2024 sul sito di Invitalia.

Soggetti beneficiari

Possono richiedere il contributo di cui al bando le piccole e medie imprese manifatturiere (codice ATECO: C) nonché le reti e i consorzi di mPI.

Sia alla data di presentazione della domanda di concessione che alla data di richiesta di erogazione del contributo, tutte le mPI – anche aderenti alle reti o ai consorzi – devono risultare in possesso dei seguenti requisiti:

  1. hanno meno di 50 dipendenti e fatturato annuo o totale di bilancio non superiore a euro 10.000.000,00 (diecimilioni/00), secondo quanto previsto dal regolamento di esenzione;
  2. hanno avviato, da almeno un anno, la fatturazione di prodotti commerciali;
  3. hanno sede legale o sede operativa e stabilimento produttivo in Italia;
  4. operano nel settore manifatturiero, codice ATECO primario: C;

Spese ammissibili

Sono ammissibili al contributo di cui al bando le seguenti spese sostenute dai soggetti beneficiari:

  1. spese per consulenze finalizzate all’adozione di soluzioni digitali, ivi comprese la progettazione e la personalizzazione di processi e soluzioni architetturali informatiche funzionali ai percorsi di internazionalizzazione;
  2. spese per la realizzazione di sistemi di e-commerce verso l’estero, siti e/o app mobile, ivi compresi eventuali investimenti atti a garantire la sincronizzazione con marketplace internazionali forniti da soggetti terzi;
  3. spese per la realizzazione di sistemi di e-commerce che prevedano l’automatizzazione delle operazioni di trasferimento, aggiornamento e gestione degli articoli da e verso il web nonché il raccordo tra le funzionalità operative del canale digitale di vendita prescelto e i propri sistemi di Customer Relationship Management – CRM (ad esempio i sistemi API – Application Programming Interface);
  4. spese per la realizzazione di servizi accessori all’e-commerce quali quelli di smart payment, predisposizione di portfolio prodotti, traduzioni, shooting fotografici, video making, web design e content strategy;
  5. spese per la realizzazione di una strategia di comunicazione, informazione e promozione per il canale dell’export digitale, con specifico riferimento al portafoglio prodotti, ai mercati esteri e ai siti di vendita online prescelti;
  6. spese per digital marketing finalizzate a sviluppare attività di internazionalizzazione: campagne di promozione digitale, Search Engine Optimization (SEO), costi di backlink e di Search Engine Marketing (SEM), campagne di content marketing, inbound marketing, di couponing e costi per il rafforzamento della presenza sui canali social; spese di lead generation e lead nurturing;
  7. servizi di CMS (Content Management System): restyling di siti web siano essi grafici e/o di contenuti volti all’aumento della presenza sui mercati esteri;
  8. spese per l’iscrizione e/o l’abbonamento a piattaforme SaaS (Software as a Service) per la gestione della visibilità e spese di content marketing, quali strumenti volti a favorire il processo di esportazione;
  9. spese per servizi di consulenza per lo sviluppo di processi organizzativi e di capitale umano finalizzati ad aumentare la presenza sui mercati esteri;
  10. spese per l’upgrade delle dotazioni di hardware necessarie allo sviluppo di processi di cui alle precedenti lettere a) e i);

Non sono, in ogni caso, ammissibili al contributo:

  1. le spese per l’acquisto generico di hardware che non rientrino nelle necessità di cui al comma 1, lettera j) del presente articolo;
  2. le spese per imposte, tasse e oneri sociali;
  3. le spese legali e notarili;
  4. le spese relative alle ordinarie attività amministrative, aziendali o commerciali;
  5. le spese per costi diretti relativi all’acquisizione o alla registrazione e alla tutela della proprietà intellettuale.

Sono ammissibili esclusivamente titoli di spesa in formato elettronico emessi, in data successiva alla presentazione della domanda di contributo, da fornitori inseriti nell’apposito elenco dei fornitori di soluzioni digitali per l’export istituito ai sensi dell’Autorizzazione del Direttore Generale n. 20/21.

Le società fornitrici potranno fare domanda di iscrizione all’elenco tramite la piattaforma informatica dedicata sul sito di Invitalia dalle ore 10:00 del 13 febbraio 2024 alle ore 17:00 del 30 settembre 2024.

Contributo concedibile

Il contributo è concesso, nell’ambito del regolamento de minimis:

  1. alle mPI per un importo pari a eur0 10.000,00 (diecimila) euro, a fronte di spese ammesse di importo non inferiore, al netto dell’iva, a 12.500,00 (dodicimilacinquecento) euro; non sono erogabili contributi a fronte di spese ammesse inferiori a 12.500,00 (dodicimilacinquecento) euro;
  2. alle reti soggetto e ai consorzi, costituiti da almeno cinque imprese, per un importo pari a 22.500,00 (ventiduemilacinquecento) euro, a fronte di spese ammesse di importo non inferiore, al netto dell’iva, a 25.000,00 (venticinquemila) euro; non sono erogabili contributi a fronte di spese ammesse inferiori a 25.000,00 (venticinquemila) euro.

 

* Marco Saracino è partner dello Studio Saracino in via Piave 47 a Bitonto

venerdì 15 Marzo 2024

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