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Bonus fotovoltaico in area agricola: 40% a fondo perduto e incentivi per 20 anni

Marco Saracino *
Marco Saracino *
Impianto fotovoltaico
Il decreto del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica finanzia la realizzazione di impianti agrivoltaici di natura sperimentale. Entro il 29 febbraio saranno pubblicate le regole operative per accedere agli incentivi
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Il 14 febbraio 2024 è entrato in vigore il decreto 22 dicembre 2023, n. 436 del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica che detta criteri e modalità per incentivare, con i fondi del Pnrr, la realizzazione di impianti agrivoltaici di natura sperimentale.

Entro il 29 febbraio saranno pubblicate le regole operative per accedere agli incentivi, tra cui i modelli per le istanze di partecipazione, i contratti tipo da sottoscrivere e gli obblighi a carico dei soggetti beneficiari.

Il presente decreto reca criteri e modalità per incentivare la realizzazione, entro il 30 giugno 2026, di sistemi agrivoltaici di natura sperimentale, in coerenza con le misure di sostegno agli investimenti previsti dal PNRR per una potenza complessiva pari almeno a 1,04 GW ed una produzione indicativa di almeno 1.300 GWh/anno.

Per sistema agrivoltaico si intende un sistema complesso composto dalle opere necessarie per lo svolgimento di attività agricole in una data area e da un impianto agrivoltaico avanzato installato su quest’ultima che, attraverso una configurazione spaziale ed opportune scelte tecnologiche, integri attività agricola e produzione elettrica, e che ha lo scopo di valorizzare il potenziale produttivo di entrambi i sottosistemi, garantendo comunque la continuità delle attività agricole proprie dell’area.

Ai sistemi agrivoltaici che rispettano i requisiti stabiliti dal decreto, è riconosciuto un incentivo composto da:

  1. un contributo in conto capitale nella misura massima del 40% dei costi ammissibili;
  2. una tariffa incentivante applicata alla produzione di energia elettrica netta immessa in rete.

Per la concessione di contributi in conto capitale sono utilizzate risorse finanziarie pari a 1,1 mld di euro.

Soggetti beneficiari

I soggetti beneficiari della misura disciplinata dal decreto sono:

  1. imprenditori agricoli come definiti dall’art. 2135 del codice civile, in forma individuale o societaria anche cooperativa, società agricole, come definite dal decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99, nonché consorzi costituiti tra due o più imprenditori agricoli e/o società agricole imprenditori agricoli, ivi comprese le cooperative agricole che svolgono attività di cui all’art. 2135 del codice civile e le cooperative o loro consorzi di cui all’art. 1, comma 2, del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228, e associazioni temporanee di imprese agricole;
  2. associazioni temporanee di imprese, che includono almeno un soggetto di cui alla lettera a).

Non è consentito l’accesso agli incentivi di cui al presente decreto agli impianti che hanno iniziato i lavori di realizzazione prima di aver presentato istanza di partecipazione alle procedure bandite ai sensi del presente decreto.

Modalità e requisiti di accesso

Accedono ai meccanismi incentivanti di cui al presente decreto:

  • a seguito di iscrizione in appositi registri, nel limite del contingente di 300 MW, gli impianti agrivoltaici di potenza fino a 1 MW;
  • a seguito di partecipazione a procedure pubbliche competitive, nel limite del contingente di 740 MW, gli impianti agrivoltaici di qualsiasi potenza.

Gli impianti devono garantire il rispetto dei seguenti requisiti:

  1. possesso del titolo abilitativo alla costruzione e all’esercizio dell’impianto;
  2. possesso del preventivo di connessione alla rete elettrica accettato in via definitiva;
  3. la superficie minima destinata all’attività agricola deve essere pari almeno al 70% della superficie totale del sistema agrivoltaico;
  4. l’altezza minima dei moduli dell’impianto agrivoltaico deve consentire la continuità delle attività agricole (o zootecniche) anche sotto ai moduli fotovoltaici;
  5. la producibilità elettrica specifica dell’impianto agrivoltaico avanzato non è inferiore al 60% della producibilità elettrica di un impianto fotovoltaico standard;
  6. garantiscono la continuità dell’attività di coltivazione agricola e pastorale sottostante l’impianto;
  7. gli impianti sono di nuova costruzione e realizzati con componenti di nuova costruzione;

Le iniziative meritevoli saranno selezionate entro il 31.12.2024 e potranno entrare in esercizio entro il 30.06.2026.

Modalità di erogazione delle tariffe incentivanti

Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), a decorrere dalla data di entrata in esercizio commerciale, eroga gli incentivi secondo le seguenti modalità:

  1. per gli impianti di potenza non superiore a 200 kW, il GSE provvede direttamente al ritiro e alla vendita dell’energia elettrica, erogando, sulla produzione netta immessa in rete, la tariffa spettante in forma di tariffa omnicomprensiva. I soggetti titolari possono richiedere, in alternativa, l’applicazione del regime di cui alla lettera b);
  2. per gli impianti di potenza superiore a 200 kW, l’energia elettrica prodotta resta nella disponibilità del produttore, che provvede autonomamente alla valorizzazione sul mercato. Il GSE calcola la differenza tra la tariffa spettante e il prezzo dell’energia elettrica zonale orario e:
    • ove tale differenza sia positiva, eroga gli incentivi applicando una tariffa premio, pari alla predetta differenza, sulla produzione netta immessa in rete;
    • nel caso in cui tale differenza risulti negativa, conguaglia o provvede a richiedere al soggetto titolare gli importi corrispondenti.

Il GSE eroga gli incentivi per un periodo pari a venti anni, corrispondente alla vita utile convenzionale degli impianti, considerato al netto di eventuali fermate derivanti da cause di forza maggiore ovvero da fermate effettuate per la realizzazione di interventi di ammodernamento e potenziamento non incentivati.

L’erogazione degli incentivi è sospesa nelle ore in cui si registrano prezzi di mercato pari a zero, ovvero nelle ore in cui si registrano prezzi negativi, ove previsto nel regolamento del mercato elettrico italiano.

Spese ammissibili

Sono ammissibili le seguenti tipologie di spese:

  1. realizzazione di impianti agrivoltaici avanzati (moduli fotovoltaici, inverter strutture per il montaggio dei moduli, sistemi elettromeccanici di orientamento moduli, componentistica elettrica);
  2. fornitura e posa in opera dei sistemi di accumulo;
  3. attrezzature per il sistema di monitoraggio previsto dalle Linee Guida CREA-GSE, ivi inclusi l’acquisto o l’acquisizione di programmi informativi funzionali alla gestione dell’impianto;
  4. connessione alla rete elettrica nazionale;
  5. opere edili strettamente necessarie alla realizzazione dell’intervento;
  6. acquisto, trasporto e installazione macchinari, impianti e attrezzature hardware e software, comprese le spese per la loro installazione e messa in esercizio;
  7. studi di prefattibilità e spese necessarie per attività preliminari;
  8. progettazioni, indagini geologiche e geotecniche il cui onere è a carico del progettista per la definizione progettuale dell’opera;
  9. direzioni lavori, sicurezza, assistenza giornaliera e contabilità lavori;
  10. collaudi tecnici e/o tecnico-amministrativi, consulenze e/o supporto tecnico-amministrativo.

Le spese di cui alle lettere da g) a j) sono finanziabili in misura non superiore al 10% dell’importo ammesso a finanziamento.

Cumulabilità

Gli incentivi non sono cumulabili con altri incentivi pubblici o regimi di sostegno comunque denominati destinati ai medesimi progetti.

 

* Marco Saracino è partner dello Studio Saracino in via Piave 47 a Bitonto.

venerdì 23 Febbraio 2024

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Annalisa
Annalisa
2 mesi fa

Povera Puglia, coltiveremo campi di pannelli fotovoltaici ..