L’agevolazione

Patent Box: risparmio d’imposta sui beni immateriali tutelati

Marco Saracino *
Marco Saracino *
Patent Box
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Permette una “super deduzione” fiscale grazie alla maggiorazione del 110% delle spese sostenute nello svolgimento delle attività d'impresa
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Il Patent Box è un regime opzionale che consente di maggiorare, ai fini delle imposte sui redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive (Irap), le spese sostenute dall’impresa in relazione a:

  1. software protetti da copyright;
  2. brevetti industriali – ivi inclusi i brevetti per invenzione, le invenzioni biotecnologiche e i relativi certificati complementari di protezione – i brevetti per modello d’utilità, nonché i brevetti e certificati per varietà vegetali e le topografie di prodotti a semiconduttori;
  3. disegni e modelli giuridicamente tutelabili;
  4. due o più beni immateriali tra quelli indicati nelle precedenti lettere da a) a c), collegati tra loro da un vincolo di complementarità, tale per cui la realizzazione di un prodotto o di una famiglia di prodotti o di un processo o di un gruppo di processi sia subordinata all’uso congiunto degli stessi.

Permette una “super deduzione” fiscale grazie alla maggiorazione del 110% delle spese sostenute nello svolgimento delle attività rilevanti che riguardano i beni immateriali sopra richiamati, utilizzati direttamente o indirettamente nello svolgimento dell’attività di impresa.

Soggetti beneficiari

L’agevolazione è rivolta a tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione e dal settore produttivo di appartenenza, incluse le stabili organizzazioni in Italia di residenti in Paesi con i quali è in vigore un accordo per evitare la doppia imposizione e con i quali lo scambio di informazioni è effettivo.

L’opzione può essere esercitata dall’investitore che sia titolare del diritto allo sfruttamento economico dei beni immateriali.

L’opzione è esercitabile a condizione che siano svolte attività di ricerca e sviluppo, anche mediante contratti di ricerca stipulati con società diverse da quelle che direttamente o indirettamente controllano l’impresa, ne sono controllate o sono controllate dalla stessa società che controlla l’impresa ovvero con università o enti di ricerca e organismi equiparati, finalizzate alla creazione e allo sviluppo dei beni.

Soggetti esclusi

Sono escluse le società che determinano il reddito imponibile su base catastale o in modo forfettario. Inoltre, non possono accedere al regime agevolativo i contribuenti in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, altra procedura concorsuale o che abbiano in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni.

Agevolazioni

La nuova disciplina agevolativa consente di maggiorare, ai fini delle imposte dirette e dell’imposta regionale sulle attività produttive, del 110% le spese sostenute nello svolgimento di attività di ricerca e sviluppo finalizzate al mantenimento, al potenziamento, alla tutela e all’accrescimento del valore dei software protetti da copyright, dei brevetti industriali e dei disegni e modelli giuridicamente tutelati.

Inoltre, il nuovo regime agevolativo consente di recuperare, nel periodo di imposta in cui un bene immateriale agevolabile ottiene un titolo di privativa industriale, le spese di ricerca e sviluppo, sostenute negli otto periodi di imposta precedenti, che hanno contribuito alla sua creazione, maggiorandoli del 110%.

Spese ammissibili

Ai fini della base di calcolo cui applicare la maggiorazione del 110%, rilevano, purché non sostenute con società che, direttamente o indirettamente, controllano l’impresa, ne sono controllate o sono controllate dalla stessa società che controlla l’impresa, le seguenti spese:

  • spese per il personale titolare di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegato nello svolgimento delle attività rilevanti;
  • quote di ammortamento, quota capitale dei canoni di locazione finanziaria, canoni di locazione operativa e altre spese relative ai beni mobili strumentali e ai beni immateriali utilizzati nello svolgimento delle attività rilevanti;
  • spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti inerenti esclusivamente alle attività rilevanti;
  • spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nelle attività rilevanti;
  • spese connesse al mantenimento dei diritti su beni immateriali agevolati, al rinnovo degli stessi a scadenza, alla loro protezione, anche in forma associata, e quelli relativi alle attività di prevenzione della contraffazione e alla gestione dei contenziosi finalizzati a tutelare i diritti medesimi.

Come accedere

I soggetti che intendono optare per il nuovo Patent Box devono comunicarlo nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta al quale si riferisce l’opzione. L’opzione ha durata quinquennale ed è irrevocabile e rinnovabile.

Le imprese devono predisporre di una documentazione idonea che includa, le seguenti informazioni:

  • struttura partecipativa dell’impresa e sul modello organizzativo;
  • attività di R&S svolte e le spese ammissibili;
  • relazione tecnica;
  • il calcolo effettuato;
  • spese agevolabili sostenute con riferimento a ciascun bene immateriale;
  • costo del personale e costi promiscui.

Le PMI possono predisporre un set informativo più “leggero”, in considerazione delle ridotte dimensioni della struttura aziendale, sotto il profilo contabile, organizzativo e funzionale.

Il contribuente che detiene la documentazione idonea all’ottenimento della penalty protection deve darne comunicazione all’Agenzia delle entrate nella dichiarazione relativa al periodo d’imposta per il quale beneficia della maggiorazione. In assenza della comunicazione il contribuente non può avvalersi della disapplicazione del sistema sanzionatorio in caso di rettifica da parte dell’Amministrazione finanziaria.

La consegna della documentazione all’Amministrazione finanziaria deve essere effettuata entro e non oltre 20 giorni dalla relativa richiesta.

 

* Marco Saracino è partner dello Studio Saracino in via Piave 47 a Bitonto.

venerdì 26 Gennaio 2024

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