L'incentivo

“Resto al Sud”: 50% a fondo perduto per le attività imprenditoriali e libero professionali

Marco Saracino *
Marco Saracino *
Resto al Sud
Resto al Sud
Destinato a soggetti tra i 18 e i 55 anni, non titolari di altre attività d’impresa in esercizio entro il 21 giugno 2017; che non abbiano già ricevuto altre agevolazioni nazionali per l’autoimprenditorialità nell’ultimo triennio; che non abbiano un lavoro a tempo indeterminato
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La misura incentivante “Resto al Sud” è stata introdotta con l’art. 1 del D.L. 20 giugno 2017, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla Legge 3 agosto 2017, n. 123 e da ultimo modificata dall’art. 13 della Legge di conversione  n. 156 del 9/11/2021 del DL n. 121 del 10/09/2021 pubblicato in GU del 10 settembre 2021.

Soggetti beneficiari

I destinatari della misura sono i soggetti di età compresa tra i 18 e i 55 anni che:

  • al momento della presentazione della domanda sono residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia o nei 116 Comuni compresi nell’area del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria), nelle isole minori marine del Centro-Nord, nonché in quelle lagunari e lacustri oppure trasferiscono la residenza nelle suddette aree entro 60 giorni (120 se residenti all’estero) dall’esito positivo dell’istruttoria;
  • non sono già titolari di altre attività d’impresa in esercizio alla data del 21/06/2017;
  • non hanno ricevuto altre agevolazioni nazionali per l’autoimprenditorialità nell’ultimo triennio;
  • non hanno un lavoro a tempo indeterminato e si impegnano a non averlo per tutta la durata del finanziamento.

L’incentivo si rivolge a:

  • imprese costituite dopo il 21/06/2017;
  • imprese costituende (la costituzione deve avvenire entro 60 giorni – o 120 giorni in caso di residenza all’estero – dall’esito positivo dell’istruttoria);
  • i liberi professionisti (in forma societaria o individuale che non risultano titolari di partita IVA nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda per lo svolgimento di un’attività analoga a quella proposta (codice Ateco non identico fino alla terza cifra di classificazione delle attività economiche).

In caso di società i soci che non rispettano i requisiti non devono superare 1/3 della compagine sociale e non devono avere rapporti di parentela fino al quarto grado con nessuno dei richiedenti.

Settori finanziabili

I fondi possono essere utilizzati per avviare le seguenti attività;

  • Produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura;
  • Fornitura di servizi alle imprese e alle persone;
  • Turismo;
  • Commercio;
  • Attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria).

Sono escluse dal finanziamento le attività economiche rientranti nelle seguenti sezioni della classificazione Ateco:

  • A – Agricoltura, silvicoltura e pesca, ad eccezione della divisione 3 – Pesca e acquacoltura;
  • L – Attività Immobiliari ad eccezione della classe 68.20 “affitto e gestione di immobili di proprietà o in leasing”;
  • O – Amministrazione Pubblica e Difesa; Assicurazione Sociale Obbligatoria;
  • T – Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico; produzione di beni e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze;
  • U – Organizzazioni ed organismi extraterritoriali;

Spese ammissibili

Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:

  1. le spese per la ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa);
  2. l’acquisto di impianti, macchinari, attrezzature e programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della telecomunicazione connessi alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
  3. le spese di gestione (materie prime, materiali di consumo, utenze e canoni di locazione per immobili, garanzie assicurative funzionali all’attività finanziata) nel limite massimo del 20% del programma di spesa.

Sono ammissibili le spese effettuate in data successiva alla presentazione della domanda (comprese anche le fatture di acconto) e intestate al soggetto proponente. Per le domande presentate da persone fisiche sono ammissibili le spese sostenute dopo la costituzione dell’impresa/società o apertura della P.IVA, in caso di libera professione.

Le agevolazioni non coprono le seguenti spese:

  • beni acquisiti con il sistema della locazione finanziaria, del leasing e del leaseback;
  • beni di proprietà di uno o più soci del beneficiario e, nel caso di soci persone fisiche, anche dei relativi coniugi ovvero di parenti o affini dei soci stessi entro il terzo grado;
  • investimenti di mera sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature;
  • il cosiddetto “contratto chiavi in mano”;
  • commesse interne;
  • macchinari, impianti e attrezzature usati;
  • spese notarili, imposte, tasse;
  • acquisto di automezzi, tranne quelli strettamente necessari al ciclo di produzione o destinati al trasporto in conservazione condizionata dei prodotti;
  • acquisto di beni di importo unitario inferiore a 500 euro, ad eccezione delle spese afferenti al capitale circolante;
  • progettazione, consulenze ed erogazione delle retribuzioni ai dipendenti delle imprese individuali e delle società, nonché agli organi di gestione e di controllo delle società stesse;
  • scorte, tasse e imposte (l’IVA realmente e definitivamente sostenuta dal soggetto beneficiario è una spesa ammissibile solo se non è da egli stesso recuperabile).

Struttura e misura del finanziamento

Si tratta di un finanziamento a medio-lungo termine con durata pari a 8 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento di 2 anni, corrispondente a 4 rate. La prima delle 4 rate potrà avere durata inferiore al semestre. Il piano di ammortamento è composto da quote capitali costanti posticipate semestrali, a scadenze fisse. L’impresa rimborsa il finanziamento, secondo quanto previsto dal contratto, con il pagamento periodico di rate semestrali costanti posticipate, con gli interessi di preammortamento corrisposti alle stesse scadenze.

Inoltre, i finanziamenti possono arrivare fino a:

  • 60.000 euro per le attività svolte in forma di ditta individuale o di libera professione esercitata in forma individuale;
  • 50.000 euro a socio, nel caso di società, fino ad un massimo di 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci.

Il finanziamento, a copertura del 100% delle spese ammissibili risulta così articolato:

  • 50% come contributo a fondo perduto erogato dal soggetto gestore della misura, nello specifico Invitalia;
  • 50% sotto forma di finanziamento bancario, concesso da istituti di credito in base alle modalità ed alle condizioni economiche definite dalla Convenzione di cui all’articolo 1, comma 14, del D.L. n. 91/2017 assistito da un contributo in conto interessi a copertura degli interessi sul finanziamento bancario a carico di Invitalia, che li restituirà direttamente al cliente

Al contributo di cui sopra, si somma un ulteriore contributo a fondo perduto erogato a supporto del fabbisogno di circolante e pari a:

  • 15.000 euro per le ditte individuali le attività libero-professionali esercitate in forma individuale;
  • 10.000 euro per ciascun socio, fino ad un importo massimo di 40.000 euro per ogni società.

Per accedere all’ulteriore contributo, che verrà erogato in un’unica soluzione dal soggetto gestore, qualora sia già stata completata l’erogazione delle risorse, entro 60 giorni dalla presentazione della relativa richiesta, i liberi professionisti, le ditte individuali e le società, ivi incluse le cooperative, devono:

  • aver completato il programma di spesa finanziato dalla suddetta misura agevolativa;
  • essere in possesso dei requisiti attestanti il corretto utilizzo delle agevolazioni, ovvero la documentazione prodotta risulti completa o regolare;
  • avere adempiuto, al momento della domanda, agli oneri di restituzione delle rate del finanziamento bancario.

I beni agevolati non possono essere trasferiti dalla sede aziendale, né alienati o destinati a usi diversi per i 5 anni successivi al completamento del programma di spesa e comunque non prima della completa restituzione del finanziamento bancario.

La misura in esame viene inquadrata nella fattispecie del regime “de minimis”. Secondo il Regolamento UE 2023/2831 del 13.12.2023 l’importo totale massimo degli aiuti “de minimis” ottenuti da un’impresa non può superare, nell’arco di tre anni, i 300.000 euro, a partire dal 1° gennaio 2024.

Modalità di erogazione del finanziamento

Al momento dell’ammissione della domanda è necessario presentare la documentazione per dimostrare:

  • il trasferimento della residenza in una delle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia. Il cambio di residenza deve avvenire entro massimo 60 giorni dalla comunicazione di esito positivo della valutazione (120 giorni se almeno uno dei soci risiede all’estero);
  • la costituzione dell’impresa entro 60 giorni dalla comunicazione di esito positivo della valutazione, oppure entro 120 giorni se almeno uno dei soci risiede all’estero;
  • la concessione del finanziamento bancario, da parte di una delle banche che aderisce alla convenzione Invitalia-ABI, entro 180 giorni dalla comunicazione di esito positivo.

Il contributo a fondo perduto viene erogato da Invitalia per stati di avanzamento lavori (SAL). Si può chiedere la prima erogazione solo se:

  • è stato realizzato almeno il 50% del progetto;
  • è stato concesso il finanziamento bancario.

Il primo SAL può essere richiesto anche a fronte di fatture non quietanzate.

I tempi di erogazione sono i seguenti:

  • 30 giorni dalla data di ricezione di tutta la documentazione, nel caso di primo SAL;
  • 60 giorni per il SAL a saldo. Quest’ultimo viene erogato dopo un esame della documentazione e seguito di un sopralluogo per verificare gli investimenti realizzati e le spese sostenute.

Il progetto deve essere completato entro 24 mesi dal provvedimento di concessione, tranne i casi in cui Invitalia accerta che il ritardo non è imputabile al beneficiario.

 

* Marco Saracino è partner dello Studio Saracino in via Piave 47 a Bitonto

venerdì 12 Gennaio 2024

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Claudio
Claudio
3 mesi fa

Sperimentato per mio figlio tatuatore, chi decide non ha nessuna competenza in merito al progetto e non è in grado di capire il valore aggiunto di tale lavoro.

Antonio INGROSSO
Antonio INGROSSO
3 mesi fa

Su Lecce 73100 e provincia ,a chi affidarsi per inoltrare e seguire la pratica?

Antonio INGROSSO
Antonio INGROSSO
3 mesi fa

Potreste indirizzarmi presso quale studio affittare la pratica su Lecce e provincia, il mio recapito è ingrosso2006@libero.it.Grazie.