L'avviso regionale

TecnoNidi: oltre 19 milioni per le start-up innovative in Puglia

Marco Saracino *
Marco Saracino *
TecnoNidi
TecnoNidi
La misura è rivolta alle startup tecnologiche e alle piccole imprese innovative che hanno investito in ricerca e sviluppo
scrivi un commento 215

Con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, della Determinazione del Direttore Generale PUGLIASVILUPPO Spa 22 novembre 2023, n. 25 viene dato l’avvio all’avviso per la presentazione delle domande di accesso alla misura TECNONIDI con una dotazione iniziale di 19.705.882 euro.

TecnoNidi si rivolge alle startup tecnologiche e alle piccole imprese innovative che hanno investito in ricerca e sviluppo e che attraverso l’avviso regionale intendono avviare o sviluppare in Puglia piani di investimento a contenuto tecnologico finalizzati all’introduzione di nuove soluzioni produttive o di servizi per la valorizzazione economica di risultati di conoscenze acquisite o derivanti dalla attività del sistema della ricerca pubblica o privata.

L’istanza di accesso alle agevolazioni è preceduta dalla presentazione di una domanda preliminare, redatta e inviata unicamente in via telematica a partire dal 23 novembre 2023.

Campo di applicazione – settori ammissibili

Le iniziative proposte devono essere riconducibili ad una delle seguenti aree di innovazione:

  • manifattura sostenibile;
  • salute dell’uomo e dell’ambiente;
  • comunità digitali, creative e inclusive.

Il progetto di investimento deve avere per oggetto la valorizzazione economica di nuove soluzioni produttive/di servizi risultanti da conoscenze acquisite dai soci ovvero da attività di ricerca e sviluppo svolte nell’ambito del sistema della ricerca pubblica e privata. La dimostrazione della valorizzazione economica dovrà essere illustrata mediante la presentazione della domanda preliminare.

Requisiti dei soggetti beneficiari e localizzazione

La misura è destinata alle piccole imprese iscritte al registro delle Start-up innovative che, nel territorio della Regione Puglia, intendono avviare o sviluppare piani di investimento a contenuto tecnologico in una delle aree di innovazione e delle “tecnologie chiave” abilitanti.

Il piano imprenditoriale formulato per la richiesta di agevolazioni dovrà garantire la realizzazione di investimenti in attivi materiali ed immateriali per un importo minimo pari ad euro 25.000,00.

L’importo complessivo del progetto imprenditoriale dovrà essere compreso tra 50.000,00 e 350.000,00 euro, di cui massimo 250.000,00 euro destinati ai costi di investimento e massimo 100.000,00 euro destinati ai costi di funzionamento.

Le imprese proponenti, alla data di presentazione della domanda preliminare, devono:

  1. non essere quotate;
  2. non essere iscritte da più di cinque anni al registro delle imprese;
  3. non aver distribuito utili;
  4. non aver acquisito un’altra impresa o non essere costituita mediante concentrazione, a meno che il fatturato dell’impresa acquisita non rappresenti meno del 10% del fatturato dell’impresa ammissibile nell’esercizio precedente l’acquisizione o il fatturato dell’impresa costituita mediante concentrazione non sia superiore di più del 10% al fatturato combinato realizzato dalle imprese partecipanti alla concentrazione nell’esercizio precedente la concentrazione;
  5. non aver rilevato l’attività di un’altra impresa, a meno che il fatturato dell’attività rilevata non rappresenti meno del 10% del fatturato realizzato dall’impresa ammissibile nell’esercizio precedente l’acquisizione.
  6. essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non in liquidazione volontaria e sottoposte a procedure concorsuali;
  7. non rientrare tra coloro che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
  8. operare nel rispetto delle vigenti norme edilizie ed urbanistiche, del lavoro, sulla prevenzione degli infortuni e sulla salvaguardia dell’ambiente, con particolare riferimento agli obblighi contributivi;
  9. non essere state destinatarie, negli anni precedenti la data di presentazione della domanda di agevolazione di provvedimenti di revoca di agevolazioni pubbliche, ad eccezione di quelli derivanti da rinunce da parte delle imprese;
  10. aver restituito agevolazioni erogate per le quali è stata disposta dall’Organismo competente la restituzione;
  11. non trovarsi in condizioni tali da risultare un’impresa in difficoltà così come definita dagli Orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese in difficoltà;
  12. non essere oggetto di procedura concorsuale per insolvenza o non soddisfare le condizioni previste dal diritto nazionale per l’apertura di una tale procedura su richiesta dei suoi creditori.

Possono accedere alle agevolazioni le imprese proponenti, costituite nella forma della società di capitali e in possesso di tutti i requisiti di cui al punto precedente, che alla data di presentazione della domanda preliminare siano riconducibili ad una delle seguenti tipologie:

  1. sono regolarmente costituite ed iscritte al registro delle Start-up innovative;
  2. hanno sostenuto costi di ricerca e sviluppo che rappresentino almeno il 10% del totale dei costi di esercizio in almeno uno dei tre anni precedenti la concessione dell’aiuto oppure, nel caso di una start-up senza dati finanziari precedenti, nella revisione contabile dell’esercizio finanziario in corso, come certificato da un revisore dei conti esterno, ovvero possono dimostrare attraverso una valutazione eseguita da un esperto esterno, che in un futuro prevedibile svilupperà prodotti, servizi o processi nuovi o sensibilmente migliorati rispetto allo stato dell’arte nel settore interessato e che comportano un insuccesso tecnologico o rischio di industriale;
  3. possono dimostrare di rientrare in una delle previsioni di cui alle lettere c) e d) del punto 80 dell’art. 2 del Regolamento UE 651/2014 e smi.

Spese ammissibili

Sono ammissibili le seguenti spese per investimenti:

  1. macchinari, impianti di produzione e attrezzature varie, arredi, nonché automezzi nei casi in cui gli stessi siano di tipo commerciale, purché dimensionati all’effettiva produzione, identificabili singolarmente e a servizio esclusivo dell’unità produttiva oggetto delle agevolazioni;
  2. opere edili e assimilate (complessivamente ammissibili entro il limite del 30% dell’importo dell’investimento in altri attivi);
  3. le spese in attivi immateriali legate ad investimenti in software, trasferimento di tecnologie mediante acquisizione di licenze di sfruttamento o di conoscenze tecniche brevettate o non brevettate qualora soddisfino particolari condizioni;

I titoli di spesa (fatture) devono avere un importo imponibile minimo di 500,00 euro.

Sono ammissibili i seguenti costi di funzionamento:

  1. personale dipendente, con vincolo di subordinazione, limitatamente agli importi netti effettivamente corrisposti al dipendente, come rilevabili dai cedolini paga, ove l’impresa non fruisca o abbia fruito di altre agevolazioni per le mensilità considerate, solo se riferiti a lavoratori subordinati aventi qualificazione professionale adeguata all’area tecnologica in cui opera l’impresa e di cui è stata adeguatamente illustrata la funzionalità della prestazione al progetto nell’allegato alla domanda preliminare;
  2. spese di locazione di immobili derivanti da contratti registrati, ovvero per l’utilizzo di uffici temporanei (organizzati da operatori specializzati);
  3. utenze di energia, acqua, riscaldamento, telefoniche e connettività, corrisposte direttamente ai gestori sulla base di contratti intestati all’impresa beneficiaria;
  4. premi per polizze assicurative riferiti all’esercizio dell’attività d’impresa;
  5. canoni ed abbonamenti per l’accesso a banche dati, per servizi software, servizi “cloud”, servizi informativi, housing, registrazione di domini Internet, servizi di posizionamento sui motori di ricerca, acquisto di spazi per campagne di Web Marketing, Keywords Advertising, Social, Brand Awareness e Reputation;
  6. servizi di personalizzazione di siti Internet acquisiti da impresa operante nel settore della produzione di software, consulenza informatica e attività connesse;
  7. servizi di consulenza in materia di innovazione (ad es.: sostegno alla tutela e brevettazione);
  8. servizi di sostegno all’innovazione (ad es.: test e certificazione dei prodotti);
  9. servizi di consulenza finalizzati all’adozione ex novo di un sistema di gestione ambientale, di certificazione di prodotto, di gestione della responsabilità sociale di impresa e di rendicontazione etico-sociale, rispondenti a standard internazionali;
  10. costi per la locazione e l’allestimento dello stand in occasione della prima partecipazione ad una fiera specializzata.

I beni acquistati e richiesti ad agevolazione devono essere nuovi di fabbrica. Non è ammissibile alcun tipo di intermediazione nella fornitura che possa comportare un aggravio di costi per la finanza pubblica.

Tipologia ed Intensità degli aiuti concedibili

La misura attuativa del Fondo TecnoNidi prevede la concessione delle seguenti agevolazioni:

  1. Un’agevolazione in conto impianti, non superiore ad euro 200.000,00, pari al 80% degli investimenti ammissibili costituita da:
    1. una sovvenzione pari al 40% del totale degli investimenti ammissibili;
    2. un prestito rimborsabile pari al 40% dei totali degli investimenti ammissibili.
  2. Una sovvenzione, come contributo in conto esercizio, non superiore all’importo di € 80.000,00, pari all’80% delle spese di funzionamento ammissibili.

Condizioni del prestito rimborsabile

I prestiti concessi saranno erogati ai destinatari sotto forma di mutui chirografari con le seguenti caratteristiche:

  • Importo minimo: 10.000,00 euro;
  • Importo massimo: 100.000,00 euro;
  • Preammortamento: 6 mesi dall’erogazione dell’intero prestito;
  • Durata massima (escluso preammortamento): 60 mesi;
  • Tasso di interesse: fisso, pari al tasso di riferimento UE (Calcolato in ragione di quanto previsto nella Comunicazione della Commissione UE relativa alla revisione del metodo di fissazione dei tassi di riferimento e di attualizzazione n. 2008/C 14/02 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 19/01/2008) e comunque non inferiore allo 0,00%;
  • Tasso di mora: in caso di ritardato pagamento, si applica al Beneficiario un interesse di mora pari al tasso legale;
  • Rimborso: in rate costanti posticipate. È data la possibilità a tutte le imprese finanziate, in qualsiasi momento, di richiedere l’estinzione anticipata del finanziamento mediante il rimborso in unica soluzione della sola quota di capitale non rimborsata oltre agli interessi eventualmente maturati tra la data di pagamento dell’ultima rata e la data del rimborso;
  • Modalità di rimborso: SEPA Direct Debit, SDD con addebito sul conto corrente;
  • Garanzie: Non saranno richieste garanzie, fatta eccezione per la fideiussione personale.

 

 Marco Saracino è partner dello Studio Saracino in via Piave 47 a Bitonto

venerdì 8 Dicembre 2023

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti