Linee Guida EBA-GL Lom

Rapporto banca-impresa: come migliorare l’accesso al credito

Marco Saracino *
Marco Saracino *
Accesso al credito
Accesso al credito
Necessità di un’adeguata informativa economico-finanziaria, storica e prospettica, qualitativa e quantitativa, da parte dell’impresa
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Alla luce della pubblicazione delle recenti Linee Guida EBA-GL Lom (Guidelines on loan origination and monitoring), relative alla concessione e al monitoraggio dei prestiti, e della nuova filosofia alla base del Codice della crisi e dell’insolvenza, viene a delinearsi una nuova forma di rapporto tra banca e impresa che pone al centro dell’attenzione la necessità di un’adeguata informativa economico-finanziaria, storica e prospettica, qualitativa e quantitativa, da parte dell’impresa.

Al riguardo, le realtà imprenditoriali sono chiamate a strutturarsi per pianificare e programmare al meglio le proprie attività operative, dotandosi di strumenti adeguati alla propria natura e dimensione. Pare necessario, dunque, andare oltre la normativa civilistica e superare gli obblighi previsti dal regime contabile e fiscale dall’impresa.

Questa nuova forma di rapporto banca-impresa, nell’ottica di un monitoraggio ampio e costante delle dinamiche aziendali, vede in campo il supporto dei dottori commercialisti specializzati in finanza aziendale per affiancare, in particolare, le PMI non autonomamente dotate di una struttura idonea al controllo delle performance, al fine di consentirne l’accesso al credito.

Negli ultimi anni, infatti, è emersa, in maniera sempre più significativa, la necessità di una visione forward-looking e di un monitoraggio costante e più ampio delle dinamiche aziendali, che richiede a tutti gli imprenditori l’elaborazione di bilanci infrannuali, budget e business plan, ampliando costantemente le informazioni da veicolare agli interlocutori del sistema finanziario.

Attraverso l’elaborazione e la comunicazione di un adeguato set informativo, che comprenda elementi economico-finanziari di tipo quantitativo, oltre a indicazioni qualitative, sarà così possibile rafforzare il rapporto banca-impresa, migliorando l’accesso al credito e il costo della provvista finanziaria, grazie a una riduzione delle asimmetrie informative che spesso minano il rapporto tra l’azienda e i suoi stakeholder.

La valutazione finanziaria nelle relazioni con gli istituti di credito

Nell’ambito di un adeguato rapporto con gli istituti di credito, pare opportuno che l’impresa proceda alla riclassificazione dei bilanci storici (almeno gli ultimi 3 esercizi) e alla predisposizione di documenti contabili infrannuali e prospettici, il tutto commisurato alla sua natura e alle sue dimensioni.

L’attenzione va posta in primis alla capacità di reddito, in quanto rappresenta la prima fonte per analizzare la capacità restitutiva dell’impresa.

Nel dialogo con gli intermediari, pare quindi opportuno procedere alla riclassificazione dei bilanci ponendo attenzione al trend storico in relazione a indicatori come: la variazione del fatturato; l’EBIT (Earnings before interest and taxes); l’EBITDA (Earnings before interest taxes depreciation and amortization); il Capitale circolante netto operativo; la PFN (Posizione Finanziaria Netta); la leva finanziaria; ecc.

È necessario anche verificare l’andamento di alcuni degli eventi trigger, solitamente monitorati dagli istituti di credito in relazione all’andamento delle controparti, al fine di rilevare una possibile perdita di equilibrio economico-finanziario come: i debiti scaduti nei confronti dei dipendenti e/o tributari e previdenziali; una significativa diminuzione di cash flows futuri; una riduzione del fatturato superiore al 30% rispetto all’esercizio precedente; una riduzione del patrimonio netto superiore al 50% rispetto all’esercizio precedente; ecc.

Di fondamentale importanza diviene quindi la redazione e l’analisi del budget di cassa e/o del rendiconto finanziario, sia a consuntivo che in veste prospettica, anche nei casi in cui quest’ultimo non risulti obbligatorio ex art. 2425-ter c.c.

Un appropriato set informativo, articolato e rapportato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, è quindi sempre più importante sia per aver accesso al credito che ai fini di un pricing adeguato.

Eventi pregiudizievoli

In presenza di alcuni eventi pregiudizievoli rilevanti aperti a carico della società ovvero a carico dei soci con cariche rilevanti, nel caso di società di persone, la valutazione complessiva della situazione aziendale subisce degli aggiustamenti. In particolar modo, gli eventi che incidono sulla valutazione aziendale sono riconducibili alle seguenti famiglie:

  • ipoteca legale;
  • ipoteca giudiziale / pignoramento;
  • domanda giudiziale.

Il rating ottenuto potrebbe fungere quindi da punto di partenza per avviare delle riflessioni con l’imprenditore sul proprio merito di credito in base ai valori conseguiti dell’impresa.

Fondamentale diviene poi l’informativa sulle azioni da intraprendere per mantenere o migliorare la valutazione dell’impresa e procedere a un ricalcolo del punteggio a distanza di tempo con funzione di monitoraggio dell’efficacia delle scelte adottate.

EBA-GL Lom e fattori ESG

Infine, i fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) sono richiamati dall’Autorità di Vigilanza all’interno delle politiche e procedure relative al rischio di credito, laddove si stabilisce che “gli enti dovrebbero incorporare i fattori ESG e i rischi ad essi associati nella loro propensione al rischio di credito, nelle politiche di gestione dei rischi e nelle politiche e procedure relative al rischio di credito, adottando un approccio olistico”.

Gli enti dovrebbero valutare l’esposizione del cliente ai fattori ESG, in particolare ai fattori ambientali e all’impatto sul cambiamento climatico, e l’adeguatezza delle strategie di mitigazione, come specificate dal cliente. Tale analisi dovrebbe essere effettuata a livello di cliente; tuttavia, se del caso, gli enti possono anche considerare la possibilità di effettuare questa analisi a livello di portafoglio.

L’attenzione ai fattori ambientali, sociali e di governance, oltre che incidere positivamente sulle prospettive di going concern, potrebbe rappresentare un ulteriore elemento informativo potenzialmente in grado di migliorare la relazione con la banca e incidere positivamente sull’acceso al credito e sul relativo costo.

 

* Marco Saracino è partner dello Studio Saracino in via Piave 47 a Bitonto

venerdì 24 Novembre 2023

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