Jiu-Jitsu 

Il team Koifit fa scala reale all’AJP di Vienna

Mariella Vitucci
Mariella Vitucci
Nicola Lomangino in gara
Nicola Lomangino in gara
Cinque podi alle gare del 28 ottobre, per il gruppo capitanato da mister Nicola Lomangino. Una passione condivisa con mogli e compagne  
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Due ori, due argenti e un bronzo: è il bottino conquistato lo scorso 28 ottobre dalla pattuglia Koifit all’AJP di Vienna, tappa europea dell’AJP Championship 2023. L’Abu Dhabi Jiu-Jitsu Pro è l’organizzazione internazionale che si occupa del jiu-jitsu professionistico nel mondo, e prende il nome della città fondatrice e finanziatrice del progetto.

Nella capitale austriaca hanno gareggiato centinaia di atleti da tutto il mondo. Solo otto gli italiani: tre da Roma e cinque dalla Koifit di Bitonto. «Un risultato strabiliante», commenta Nicola Lomangino. Per lui doppio orgoglio, di mister e atleta: medaglia d’oro nella categoria Master 2 cintura marrone. Oro anche per Francesco Saracino nella categoria Master 1 cintura blu; medaglia d’argento per Pierluca Terlizzi nella categoria Master 2 cintura viola e Cosimo Robles nella categoria Master 1 cintura blu. Medaglia di bronzo per l’unico non bitontino del team, il giovinazzese Fabio Scaravilli nella categoria Master 1 cintura viola.

Per prepararsi alla competizione europea, i cinque atleti si sono allenati anche in piena estate almeno due ore al giorno, cinque giorni su sette. Fatica e costanza ripagate dai podi festeggiati insieme a mogli e compagne. «Sono loro le nostre prime fan, e a Vienna si sono fatte notare per il tifo molto acceso», scherza Nicola Lomangino. Gare e trasferte sono un’occasione per cementare il gruppo e “fare famiglia”. Sport e divertimento, agonismo e svago. «Tutto a nostre spese: iscrizione, volo e soggiorno – sottolinea – ma facciamo sacrifici e rinunce per poterci permettere di partecipare a queste gare perché il jiu-jitsu è la nostra grande passione. Continuiamo a lottare per la gloria perché non abbiamo sponsor. Nonostante l’interesse e i riconoscimenti, nessun imprenditore del territorio ha ancora investito su questo sport e sul nostro team, che porta il nome di Bitonto alla ribalta nazionale ed internazionale con risultati eccellenti».

Grazie a queste vittorie il gruppo si è allargato: ora nella palestra Koifit della zona artigianale si allenano oltre quaranta allievi del maestro Lomagino. Hanno dai 15 ai 50 anni, tra loro anche due donne. «Che tu lo faccia per agonismo o per hobby – spiega – il ritorno nella vita quotidiana c’è sempre. Il jiu-jitsu aiuta a combattere lo stress psicofisico, è uno sport claustrofobico che ti costringe a lottare a terra corpo e corpo in posizioni critiche, a ragionare con lucidità e massima concentrazione. È come essere sott’acqua e dover lottare per riuscire a respirare, un continuo esercizio di escape. Sentirsi stretti da qualcosa che ti opprime e uscirne. A qualcuno non piace perché c’è un eccessivo contatto fisico, però rafforza il carattere. Mentre lo pratichi non puoi pensare ad altro, se ti distrai solo per un secondo sei sconfitto».

Una palestra di resilienza. Non a caso il jiu-jitsu è sempre più popolare anche tra i personaggi famosi: l’attore Kanue Reeves pratica la sua variante giapponese, il cantante Manuel Agnelli quella brasiliana. E poi c’è Mark Zuckerberg, letteralmente folgorato da quest’arte marziale. A maggio scorso il fondatore di Facebook e amministratore delegato di Meta ha condiviso sui propri social alcuni scatti per celebrare la sua prima vittoria in un torneo di brazilian ju-jitsu. “È qualcosa di così ancestrale che ti coinvolge interamente”, ha dichiarato il genio del web.

«Provare per credere», conferma mister Lomagino.

mercoledì 1 Novembre 2023

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