Ambiente e decoro urbano

“Crociata” contro l’abbandono rifiuti. Toscano: «Serve struttura dedicata sovracomunale»

Mariella Vitucci
Mariella Vitucci
Operatori Sanb al lavoro per ripulire via Balice
Operatori Sanb al lavoro in via Balice
L'amministratore unico Sanb annuncia gli interventi straordinari che partiranno settimana prossima, grazie al cofinanziamento di quasi 68mila euro di Comune e Regione
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Il 10 ottobre scorso sono entrate in vigore le nuove norme del decreto giustizia, con l’inasprimento delle sanzioni contro l’abbandono dei rifiuti da parte di imprese e individui comuni (anche per questi ultimi le sanzioni saranno d’ora in poi penali). L’amministratore unico Sanb, Nicola Roberto Toscano,  annuncia la partenza dei servizi aggiuntivi cofinanziati con quasi 68mila euro da Comune e Regione, oltre ad un rinnovato impegno contro gli sporcaccioni.

Partiamo da un dato positivo: l’impennata della raccolta differenziata da maggio 2022 con l’avvio del servizio porta a porta, e il consolidamento del dato, mai sceso sotto il 78% e proiettato verso l’80%. La città è più pulita e ordinata, l’impennata della raccolta di carta e cartone per cui Bitonto ha ricevuto un prestigioso premio nazionale da legambiente come esempio virtuoso di tutto il sud  Italia, i centri comunali di raccolta di Bitonto e Mariotto funzionano bene, ma c’è un grosso problema: l’abbandono dei rifiuti nelle periferie e in campagna. Valanghe di materiali di risulta e da svuota cantine, che finiscono sui margini delle strade rurali, nella zona artigianale, su ponti e strade provinciali.

Non bastano gli interventi straordinari di rimozione messi in campo da Sanb (la società che gestisce il servizio di igiene urbana a Bitonto, Corato, Ruvo di Puglia e Terlizzi), non bastano le fototrappole installate, non bastano i controlli e le sanzioni della polizia locale (85 fra marzo e luglio scorsi).

È cambiata la tipologia dei rifiuti abbandonati ma non si riducono i volumi: meno sacchetti della spazzatura, più ingombranti e scarti di lavorazioni e demolizioni.

E s’intensifica la battaglia dell’amministrazione comunale e della Sanb contro questo reato che da cinque giorni, con l’entrata in vigore della legge 137/2023, diventa punibile penalmente e non più solo con una sanzione amministrativa. Parla di “crociata” Nicola Roberto Toscano, che annuncia una quindicina di nuovi apparecchi di videosorveglianza, più vigilanza nelle zone critiche con l’arruolamento di guardie ambientali private a supporto della polizia locale, servizio di ronda nelle periferie e nelle aree bersaglio, per stanare i responsabili.

Con determina del Servizio comunale all’Ambiente n. 48 del 14 settembre scorso, sono stati impegnati 67.632,60 euro (35mila di contributo regionale e 32.632,60 di cofinanziamento comunale) da destinare alla Sanb per il servizio aggiuntivo di rimozione dei rifiuti abbandonati su aree pubbliche.

Verranno bonificati 33 siti, con successiva campionatura e differenziazione di quanto raccolto per il successivo corretto conferimento. Gli interventi partiranno la prossima settimana e dovranno concludersi entro marzo 2024.

«Abbiamo voluto imprimere una nuova sferzata ai controlli – dice Toscano a BitontoLive – ma per governare il fenomeno servono risorse e una struttura dedicate a livello sovracomunale, perché l’abbandono selvaggio di rifiuti è una criticità della Regione Puglia che rischia di pregiudicare non solo l’ambiente e la salute, ma anche l’immagine e l’attrattività turistica di molte zone della Regione oltre che di Bitonto. Senza sottacere i rischi per la salute legati alla proliferazione di parassiti, roditori, insetti e animali infestanti in genere,  alla sedimentazione e alle infiltrazioni nel sottosuolo di sostanze inquinanti oltre a tutto il velenoso indotto dei frequenti roghi delle cui immissioni nocive sono vittime larghe fasce di popolazione (come nella nostra 167 e sulla via per Modugno)

E continua: «La Regione sta manifestando consapevolezza e attenzione al problema e periodicamente mette a disposizione fondi per le bonifiche, come quelli che il Comune di Bitonto è riuscito ad aggiudicarsi recentemente grazie alla prontezza dell’assessore e della responsabile dell’Ufficio Ambiente. Ma serve con urgenza – e ho ragione di confidare che ci si arrivi presto – un programma strutturale dedicato di prevenzione e dissuasione, un presidio diffuso del territorio extraurbano costante, almeno nelle immediate periferie delle città. Bisogna mappare capillarmente il territorio extraurbano per capire chi abbandona, la provenienza, il tragitto, le migrazioni. È necessario un reclutamento straordinario di operatori di vigilanza ambientale per intercettare i flussi ei risalire alla fonte, alle responsabilità. Servono risorse e operatori che a loro volta potrebbero avvalersi anche delle associazioni di volontari già così meritoriamente attive sul territorio. Siamo di fronte ad una autentica emergenza che richiede mezzi e strategia ad hoc per essere contrastata efficacemente, incisivamente e in tempi brevi».

«È una battaglia dura ma ne verremo a capo», assicura l’amministratore unico Sanb. L’auspicio è che i fatti gli diano ragione.

 

domenica 15 Ottobre 2023

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