Lavoro

La mobilitazione Uil arriva in Fassa Bortolo a Bitonto

La mobilitazione Uil arriva in Fassa Bortolo a Bitonto
“I lavoratori chiedono una svolta su sicurezza e salari, da questo Governo nessuna risposta”
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“Quando abbiamo iniziato la nostra mobilitazione nei luoghi di lavoro, l’obiettivo principale era dare voce al Paese reale, a chi soffre sulla propria pelle le difficoltà e le criticità di un’economia in crisi, di lavorare in condizioni di scarsa sicurezza, di dover ogni giorno garantire la sussistenza della propria famiglia in condizioni di inflazione galoppante, di un’occupazione instabile. E il confronto di oggi ci ha fornito l’ennesima conferma che il Paese reale non ha voce, che quelle sofferenze sono concrete e urgenti”.

Lo dichiara Emanuele Ronzoni, segretario nazionale organizzativo della UIL e commissario straordinario della UIL Puglia nel corso dell’assemblea con i lavoratori dello stabilimento Fassa Bortolo di Bitonto.

“Quello di Fassa Bortolo è uno di quei siti che ha dimostrato sempre massima collaborazione con il sindacato nella gestione virtuosa delle misure di sicurezza, ma è evidente che nel settore dell’edilizia il problema esiste, lo dimostrano i dati INAIL, e va affrontato con determinazione. Ora con il PNRR abbiamo un’occasione unica per rilanciare anche questo settore, ma attenzione a non anteporre il profitto alla vita umana: ecco perché chiediamo che le aziende che non rispettano gli standard di sicurezza e che non applicano i contratti nazionali non abbiano accesso ai progetti finanziati con risorse europee”.

E ancora. “La questione salariale è un’emergenza. L’inflazione sta mettendo in ginocchio milioni di lavoratori e di famiglie. Crediamo che la riforma fiscale non affronti il problema, anzi. Abbiamo chiesto di cominciare con il rinnovo dei contratti e con la detassazione degli aumenti contrattuali, di valutare la diminuzione dell’orario di lavoro a parità di salario, di limitare i contratti a tempo determinato, ma dall’Esecutivo non abbiamo ricevuto risposte. Ci dicono che i soldi non ci sono, ma la nostra proposta di applicare una tassa sugli extra profitti delle grandi aziende che hanno generato enormi utili negli ultimi anni non è stata presa in considerazione. Eppure non serve essere un luminare dell’economia per capire che se non si aumenta il potere d’acquisto dei salari e delle pensioni, specialmente nel Mezzogiorno, la produzione e i consumi non ripartono, il Paese non riparte”.

Alla Fassa Bortolo di Bitonto è arrivato anche il segretario organizzativo nazionale della Feneal Uil, Pierpaolo Frisenna, che ha dichiarato “La nostra priorità è dare valore al lavoro, tutti gli interventi messi in campo dal Governo vanno nella direzione opposta, dequalificando il lavoro. Per noi è imprescindibile ridare dignità al lavoro e questo passa attraverso l’applicazione dei contratti nazionali, va poi rivista la fiscalità, gli stipendi, che così come sono oggi, non consentono ai lavoratori una vita dignitosa e ai giovani di crearsi un futuro”.

venerdì 14 Aprile 2023

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