A sessant’anni dalla morte

Intreccio di musica e memoria nel tributo a Pasquale La Rotella

Marco Lovero
Concerto dedicato a Pasquale La Rotella
Concerto dedicato a Pasquale La Rotella nella chiesa di San Francesco di Paola
Nella chiesa di San Francesco di Paola la serata evento a cura del Centro Ricerche, con esecuzione dell’Orchestra “Davide Delle Cese”
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Concerto dedicato a Pasquale La Rotella nella chiesa di San Francesco di Paola
Concerto dedicato a Pasquale La Rotella nella chiesa di San Francesco di Paola

Musica e memoria s’intrecciano nel ricordo di Pasquale La Rotella (1880-1963). L’evento in ricordo del grande musicista bitontino, a sessant’anni dalla morte, è andato in scena ieri sera nella chiesa di San Francesco di Paola, a cura del Centro Ricerche di Storia e Arte di Bitonto e dell’Orchestra sinfonica di fiati “Davide Delle Cese”.

Compositore e direttore d’orchestra, La Rotella mostrò subito il suo talento: iniziò a studiare musica a soli quattro anni, a tredici si diplomò in flauto e a sedici anni diresse la sua prima stagione lirica al teatro Traetta di Bitonto (all’epoca teatro Umberto I). Da quel momento fama e talento crebbero sempre più, con la composizione di cinque opere: Ivan (del 1900, messa in scena al Teatro Piccinni di Bari), Dea (1903, teatro Petruzzelli), Fasma (rappresentata nel 1908 a Milano al teatro del Verme e preparata insieme alla moglie, il soprano Angela Scannicchio), Corsaresca (1933, teatro Argentina di Roma) e Manuela (1948 all’Opéra de Nice e frutto della stagione tardo-verista). Due le opere non rappresentate: Vincenzella (su libretto di Cavacchioli) e Maria di Trento.

Dopo i saluti di apertura di Michele Minenna vicepresidente del Centro Ricerche, nel suo intervento il sindaco Francesco Paolo Ricci ha ricordato che «La Rotella si inserisce nel solco di quella che è la storia musicale della nostra città con Tommaso Traetta. È stato direttore di diverse orchestre e del conservatorio di Bari, ha saputo farsi apprezzare nel mondo, voglio ricordare Montecarlo, Nizza, Parigi, Barcellona per poi tornare in Italia. La sua passione è nata con la banda ed è legata ad una tradizione variegata che lo ha caratterizzato e reso noto. Potremmo aprire un dialogo con le città in cui ha operato per comprendere al meglio il suo operato».

Ha introdotto la serata Maria Grazia Melucci, docente al Conservatorio di musica “Niccolò Piccinni” di Bari: «Il maestro è una figura artistica di alto livello che appartiene alla storia della musica pugliese e italiana, diventando noto anche all’estero come direttore d’orchestra. Se oggi sono qui con voi è perché ho avuto il piacere di aver “incontrato” La Rotella negli anni 90, durante il mio lavoro di catalogatrice di manoscritti musicali quando misi mani alle sue carte nel conservatorio di Bari. Nel 1986 infatti i due figli del compositore donarono alcuni documenti e spartiti, una collezione arricchitasi in occasione dei cinquant’anni dalla morte del maestro grazie a una donazione delle nipoti, presenti qui: Teresa ed Angela Campobasso. A La Rotella ho dedicato anche una mostra e una pubblicazione. La scelta dei brani che ascolteremo questa sera ruota attorno alla sua figura, definendo personaggi e suggestioni musicali che hanno influenzato e determinato la sua produzione con brani di Carelli, Verdi, Delle Cese, Panisco, Bizet, Mascagni e Puccini che costituiranno la prima arte del concerto di questa sera».

Fra i brani selezionati, eseguiti magistralmente dall’Orchestra “Davide Delle Cese”diretta dal maestro Vito Vittorio Desantis, spiccano capolavori immortali come “Nabucco”, terza opera lirica di “Giuseppe Verdi, “Habanera”, una delle arie più famose della Carmen di Bizet (interpretata dal mezzosoprano Teresa Tassiello) e “Nessun dorma” dalla Turandot di Puccini. La seconda parte del concerto è stata uno scambio, un intreccio di suggestioni e di interpretazioni musicali di ispirazione mariana del maestro La Rotella, che ha aggiunto nuova luce sulla vita e la produzione del compositore bitontino.

Ha chiuso la serata l’opera per banda Marcia a Fiume (1929).

lunedì 27 Febbraio 2023

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giuseppi
giuseppi
1 anno fa

Complimenti allo storico Centro Ricerche bitontino.
Auguriamoci più in iniziative di questo genere per poter conoscere più ampiamente personaggi nostrani che hanno contribuito alla cultura territoriale e nazionale.
Una bella serata vissuta senza, noia anche per la capacità della docente Melucci che ha esposto gradevolmente la capacità artistico-musicale del Nostro concittadino.

Mimmo danza
Mimmo danza
1 anno fa

Iniziativa meritoria. Compliment!