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Abbaticchio saluta Bitonto: «Ho dato tutto me stesso per questa comunità»

Annarita Cariello
Discorso di fine mandato di Michele Abbaticchio
Ieri sera in piazza Moro il discorso di commiato da sindaco, dopo dieci anni alla guida della città
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Una serata caldissima e una piazza Moro piena di gente e di bandiere ha accolto il sindaco Michele Abbaticchio per l'ultimo saluto alla comunità bitontina in veste di primo cittadino. Manca poco più di una settimana al voto ma Abbaticchio ha voluto cogliere l'occasione, sostenendo il candidato sindaco del centrosinistra Francesco Paolo Ricci, per rivolgere un commosso ringraziamento alla sua Bitonto.

Dieci anni sono forse troppi per poter essere condensati in un solo intervento, ma anche troppo pochi per chi ha investito un lungo pezzo di vita al servizio della città. Così il primo cittadino uscente ha deciso di leggere una lettere scritta di suo pugno nella quale ha riepilogato gli interventi e le opere realizzate nei suoi due mandati amministrativi.

«La verità – ha letto Abbaticchio – è che se oggi abbiamo qualcosa di bello e concreto, parchi ludici, la Cittadella del Bambino, beni storici rivalutati, scuole ristrutturate, impianti sportivi, è grazie a voi».

E ha aggiunto: «Questa comunità e cresciuta con consapevolezza che poteva cambiare quella mentalità per cui l'asfalto nelle strade è più importante delle basole del centro storico, per cui le videocamere di sorveglianza possono anche essere disattivate e che uscire la sera a Bitonto è quasi un'utopia. Voi bitontini non vi siete mai arresi, nonostante la pandemia. Ci siamo mandati a quel paese, ma anche abbracciati e commossi davanti a sfide impensabili, come amministrazione sicuramente abbiamo anche fatto errori e ceduto al fascino della competizione interna, ma abbiamo continuato a lavorare per questa città».

E, rispondendo alle critiche e alle accuse del centrodestra alla sua amministrazione, ha detto: «La verità è che non esistono altre risposte se non quelle che ci siamo dati da soli: Bitonto non si è arresa e non si arrende, ed è cresciuta perché siete cresciuti voi! Chiunque neghi questo è un vedente che fa finta di non vedere».

E infine: «In questi dieci anni mi avete fatto sentire ogni giorno come uno che si veste col vestito buono per camminare lungo corso Vittorio Emanuele in un giorno di festa, per portare la nostra speranza e la nostra fiducia, come città, in un futuro migliore. Grazie per avermi votato, e grazie per votare chi non rimanderà indietro i finanziamenti intercettati per mostrare che è più bravo di noi, ma chi, come Ricci, continuerà a lavorare per questa città. Credetemi, ho dato tutto me stesso per questa comunità!».

Al termine dell'intervento, Abbaticchio ha stretto in un commosso abbraccio il candidato sindaco Ricci che ha chiamato accanto a sé i referenti delle liste a suo sostegno, per ribadire i concetti cardine della sua campagna elettorale.

«Questa città ha bisogno di costruttori, non di distruttori, di gente che è capace di fare vedere quanta bontà c'è qui, nelle startup giovanili, nei beni culturali, nelle gente, e non etichettarla come una città che è nota solo per i fatti di cronaca. Con me, con noi, c'è un futuro da condividere, tutti insieme», ha concluso Francesco Paolo Ricci.

sabato 4 Giugno 2022

(modifica il 4 Luglio 2022, 16:28)

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