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Da Mariotto all’Oceano Indiano: l’avventura di Dominga Frisone

Annarita Cariello
Dominga Frisone
La 25enne mariottana è impegnata con la Marina Militare nella missione Atalanta per contrastare la pirateria
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"Non esiste nulla che alletti, disincanti e renda schiavi quanto la vita di mare", diceva lo scrittore Joseph Conrad. E lo sa bene Dominga Frisone, 25enne di Mariotto, che proprio per il mare ha lasciato affetti e comodità per salpare verso l'Oceano Indiano, indossando la divisa immacolata della Marina Militare. Un sogno che è riuscita a far diventare realtà solo con la determinazione e la forza delle sue convinzioni, partendo con la valigia piena di aspettative dalla sua piccola frazione, per esplorare il mondo a bordo di una nave.

E ha scelto una delle navi più grandi e famose della Marina italiana per dare un nome e un obiettivo alla sua vocazione: partecipare, con la fregata Bergamini, all'operazione Atalanta, contrastare la pirateria in mare e permettere il traffico mercantile e il trasporto degli aiuti umanitari del World Food Programme.

A BitontoLive la giovane mariottana, appena salpata nel porto più vicino, ha raccontato le emozioni di questo viaggio così importante per la sua formazione personale e professionale.

 

In quale parte del mondo ti trovi in questo momento?

Ora sono a Gibuti, quartultima sosta di questa navigazione con la fregata europea multi-missione della Marina Militare, la nave Carlo Bergamini.

Ho lasciato casa il 20 Gennaio, quando abbiamo mollato gli ormeggi dalla stazione navale di Taranto per partecipare ad attività di pattugliamento nelle aree di interesse e nei corridoi di transito delle unità mercantili, in collaborazione con le altre Forze navali presenti nell'area. Abbiamo attraversato il Canale di Suez, abbiamo pattugliato una piattaforma di interesse nazionale nel canale di Mozambico, dopodiché abbiamo fatto sosta in Tanzania, in Kenya, in Qatar a Doha, in Oman e alle Seychelles. Continueremo con le azioni di contrasto alla pirateria nell'Oceano Indiano fino al prossimo giugno, presumibilmente.

 

È la prima volta che affronti una missione così lunga e lontana?

È la mia prima navigazione in assoluto, quindi ogni attività, ogni tipo di esercitazione e l’aver attraversato l'Equatore è stata una grande emozione. Le cerimonie di rappresentanza in Qatar, aver incontrato il sottosegretario alla Difesa e gli ambasciatori ospiti, portare il tricolore italiano in porti stranieri: tutto questo è sempre un grande orgoglio.

 

Come è iniziata la tua carriera in marina?

Ho iniziato nel 2018, quando ho prestato giuramento alla Mariscuola Taranto. Poi ho prestato servizio per tre anni in Capitaneria di porto, dopodiché ho vinto il concorso Vfp4. Dopo un corso di sei mesi a La Maddalena, è iniziata la mia avventura sulla nave Bergamini che è di base a Taranto.

 

Qual è il bilancio di questi primi anni in Marina?

Ho scoperto due mondi diversi ma entrambi affascinanti, relativi al mondo della Marina Militare Italiana. Tirando le somme di questi primi anni, sento di aver fatto la scelta giusta e spero che sia solo l’inizio della mia carriera .

 

E per il futuro, che progetti hai?

Conciliare lavoro e passione per il mare credo sia la cosa più bella che mi potesse capitare. Proverò sicuramente a concorrere per la carriera da maresciallo per continuare a servire il mio Paese, con la speranza di poter toccare più porti possibili alla scoperta di mari e terre ancora a me sconosciuti.

 

venerdì 27 Maggio 2022

(modifica il 4 Luglio 2022, 16:30)

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