Cronaca

Banda della Bmw, sequestrati beni per 600mila euro

La Redazione
Gdf Bari
Ad un cittadino di origine albanese residente a Cassano. Ventidue i furti commessi fra il 2018 e il 2019. Auto e merce rubata venivano nascosti in capannoni a Bitonto
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Due appartamenti e relative autorimesse, e disponibilità finanziarie per un totale di 600mila euro, riconducibili ad un cittadino di origine albanese residente a Cassano delle Murge, sono stati sequestrati dai Finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria di Bari, in esecuzione di un decreto di sequestro di prevenzione emesso, su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo, dalla III Sezione penale in funzione di Tribunale per la prevenzione.

L’esecuzione del provvedimento rappresenta l’epilogo dell’attività investigativa svolta dal Gico di Bari, finalizzata a ricostruire il profilo di pericolosità sociale del soggetto e ad individuare gli asset patrimoniali e finanziari riconducibili a lui e ai componenti del suo nucleo familiare. L’uomo sarebbe coinvolto in alcune attività estorsive avvenute nell’ottobre 2016 e nelle indagini, coordinate da questa Procura della Repubblica tra il settembre 2018 e il febbraio 2019, che hanno scoperto l’operatività di un’organizzazione criminale nota come “la banda della Bmw”, responsabile di ben 22 furti in danno di esercizi aperti al pubblico (bar, stazioni di servizio, negozi di telefonia, pizzerie, banche e uffici postali) in diversi centri del Barese, tra cui Bitonto (gli altri sono Santeramo in Colle, Casamassima, Gioia del Colle, Noicattaro, Gravina in Puglia, Castellana Grotte, Toritto, Adelfia, Acquaviva delle Fonti, Valenzano, Conversano e Cassano delle Murge) e delle province di Potenza, Matera e Taranto. Furti commessi secondo un modus operandi ben collaudato: in quattro o cinque, a volto coperto, utilizzando diverse auto rubate o riciclate, di notte avrebbero messo a segno i furti, nascondendo poi le vetture e la merce rubata in capannoni a Bitonto, Santeramo e Cassano.

Nell’esecuzione dei colpi, l’organizzazione avrebbe potuto contare, oltre che sulla disponibilità di armi clandestine, anche su numerose auto, tutte rubate, tra cui quattro vetture di lusso, marca Bmw, le cui targhe venivano modificate nel codice alfanumerico. All’esito delle relative indagini penali svolte, il soggetto di origini albanesi ed altri cinque complici (quattro di origine albanese ed un italiano) è stato dapprima sottoposto a fermo nel luglio 2019, poi al foglio di via obbligatorio nel luglio 2020.

Al fine di scoprire l’origine del suo patrimonio e di quello del suo nucleo familiare, è stata acquisita copiosa documentazione riferita al periodo 2016-2020, tra cui i contratti di compravendita dei beni e numerosi altri atti pubblici che hanno interessato nel tempo l’intero nucleo familiare sottoposto ad accertamenti, verificando poi, per ogni transazione, le connesse movimentazioni finanziarie. Il materiale raccolto è stato oggetto di approfondimenti investigativi da cui è emersa l’acquisizione di beni di valore sproporzionato rispetto alle fonti di reddito dichiarate.

 

sabato 23 Aprile 2022

(modifica il 4 Luglio 2022, 16:40)

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