Attualità

Un bus carico di cibo e farmaci in partenza per l’Ucraina

La Redazione
Uniti per l'Ucraina
Gli aiuti umanitari, raccolti grazie all'impegno di Avis e 2hands Bitonto, sono destinati alle popolazioni dei territori devastati dalla guerra
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Una crisi umanitaria senza precedenti dal dopoguerra, che sta spingendo milioni di profughi verso i confini europei. La guerra in Ucraina è anche questo.

A Bitonto la macchina della solidarietà non si è mai fermata: Avis e 2hands hanno promosso una mobilitazione che ha coinvolge l’intera società civile. La generosità dei volontari si sta concretizzando in vario modo: dalla raccolta di abiti, generi alimentari, medicine all’organizzazione di un viaggio con un bus diretto al confine con l’Ucraina.

L’Avis di Bitonto e Modugno, insieme all’associazione Le Mani Tese di Modugno, stanno pianificando l'ospitalità ed anche missioni e spedizioni di viveri e medicinali nelle zone più colpite dal conflitto. Volontari e imprenditori stanno mettendo a disposizione le proprie risorse e la propria sensibilità per dare una mano a chi ha perso tutto, perfino i beni di prima necessità.

Questa mattina, alle 9.30, dal Duomo di Molfetta partirà un bus carico di medicinali e alimenti a lunga conservazione. A bordo ci saranno il presidente dell’Avis Bitonto, Massimo Rutigliano, tre autisti della ditta Autolinee Chiruzzi di Bernalda (Matera), e l’interprete ucraino Andrii. Inizieranno il loro viaggio verso l'Ucraina, raggiungeranno la frontiera con il confine Siret in Romania e, dopo aver consegnato il carico umanitario, faranno salire a bordo del mezzo una cinquantina di profughi, che verranno ospitati dalle famiglie di Bitonto, Bari e provincia inserite nell’apposita rete.

«Sarà una missione lunga, impegnativa e anche rischiosa – spiega Massimo Rutigliano, presidente dell’Avis Bitonto – che potrà dare aiuti concreti a chi sta patendo le conseguenze dei bombardamenti. Da tempo ci siamo mobilitati per aiutare il popolo ucraino, con raccolte di beni di prima necessità e farmaci e mettendoci in contatto con associazioni del posto. Ora sento il bisogno di andare lì, dove chiama il bisogno e la sofferenza. La richiesta di aiuto così forte e così vera…».

«Infine e non per ultimo – conclude Rutigliano – vorrei ringraziare chi ha contribuito a sostenere le spese di viaggio per questa missione umanitaria: i baresi Pasquale Laera e Claudio Comitela».

sabato 9 Aprile 2022

(modifica il 4 Luglio 2022, 16:44)

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