"La Chiesa di Bari-Bitonto, allarmata per la situazione che si profila sul territorio provinciale e in tutta la regione Puglia, esprime la propria vicinanza ai lavoratori e a quanti, fortemente preoccupati per la possibile perdita di numerosi posti di lavoro, si vanno adoperando ai tavoli di crisi recentemente apertisi". Lo dichiara in una nota l`arcivescovo di Bari-Bitonto, monsignor Giuseppe Satriano.
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"Destano particolare attenzione – scrive – la messa in discussione di circa 700 posti di lavoro presso la Bosch, seconda azienda in Puglia per ordine di grandezza dopo l’Ilva, e gli esuberi dichiarati dalla Magneti Marelli e dalla Baritech. Quanto accade denuncia il rischio di un`autentica bomba sociale".
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"Ci ritroviamo in un mondo che corre senza un orizzonte comune. I continui progressi della tecnologia – continua l’arcivescovo – spesso non corrispondono a una sempre maggiore equità e inclusione sociale. A livello centrale, nel nostro Governo, sembra essere assente il dibattito sul lavoro al Sud, mentre qui si continua a veder minacciato il proprio impiego e prolifera il lavoro nero".
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"La sofferenza dell`incertezza per il proprio futuro, che attraversa la vita di molte famiglie del nostro territorio – conclude monsignor Satriano – trova vicino il cuore di questa Chiesa che desidera far giungere a lavoratori, imprenditori e uomini di governo il proprio appello affinché si possa realizzare una rivisitazione concordata e concertata delle prospettive lavorative e aziendali, garantendo per tutti un equo e degno riconoscimento delle legittime aspettative".
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Beh bisognerebbe dire anche che questi tagli sono diretta conseguenza della transizione green che i vertici della Chiesa hanno sempre appoggiato apertamente. Un ….esame di coscienza ci vuole.