Verso le amministrative

Azione Civica: «No a paletti ideologici. Il perimetro sono le idee comuni per la città»

Mariella Vitucci
Francesco Cariello
Parola ai coordinatori del progetto: l'ingegner Francesco Cariello ex onorevole M5S, e l'avvocato Giovanni Brindicci homo novus della politica
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Per Azione Civica non c’è un’area politico ideologica di collocazione ma un solo perimetro: le idee e i progetti in comune per dare alla città un nuovo governo all’insegna del cambiamento. Così spiegano i coordinatori del progetto politico nato in vista delle prossime elezioni amministrative: Francesco Cariello, ingegnere ed ex parlamentare M5S, e Giovanni Brindicci, avvocato ed homo novus della politica.

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Un progetto avviato già quasi un anno fa con Città Condivisa, sottolinea Brindicci: «La sfiducia nelle istituzioni e la disaffezione verso la politica da parte di tanti concittadini mi spinse, insieme ad altri amici, a maturare l'idea di Città Condivisa, costituita nei primi mesi del 2021 per dare il nostro contributo al miglioramento della città. Abbiamo deciso di mettere insieme le nostre esperienze e competenze in vari settori, di condividere un impegno civico, di portare il civismo autentico nelle istituzioni democratiche. Da lì è nata poi l’idea di scrivere insieme un programma per le prossime elezioni amministrative a Bitonto, avviando la formazione di un gruppo politico di liste civiche».

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Civismo: parola abusata in politica. Che cosa vuol dire esattamente?

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Brindicci: «Vuol dire concentrarsi sulla ricerca di soluzioni unitarie per il buon governo della città, sui problemi che affliggono la nostra comunità rimasti a tutt'oggi irrisolti. Il civismo è una maschera, se non è sostenuta da progetti concreti e da persone credibili, che si propongono come nuova guida dell’amministrazione comunale. Da qualche mese molti di noi hanno avuto il coraggio di metterci la faccia, avviando un percorso comune che candida il progetto prima delle persone».

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Anche questo è un argomento trito: le idee prima dei candidati. Ma che significa nel concreto?

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Brindicci: «Significa mettere in testa al nostro programma il rispetto per le fasce più deboli, offrire accoglienza e ascolto. Ma sul serio, non con slogan. Se cerchiamo il cambiamento non dobbiamo avere paura di esporci, dobbiamo avere il coraggio di alzarci e impegnarci. Restare nella propria comfort zone è comodo ma non porta benefici a nessuno, men che meno alla comunità».

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Francesco Cariello, da ex grillino, perché ha scelto di rimettersi in gioco a Bitonto e di aderire al progetto politico di Azione Civica?

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Cariello: «Per la voglia di mettere a disposizione la mia esperienza politica a livello parlamentare verso le persone che vogliono impegnarsi nella gestione della cosa pubblica e che, per disaffezione ai partiti o per scarsa conoscenza della macchina amministrativa e burocratica, non hanno mai realmente compreso come poter fornire il proprio contributo alla politica della nostra città e al suo governo».

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Concretamente come pensate di realizzare questo progetto civico?

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Cariello: «Con un programma da mettere nelle mani del prossimo sindaco di Bitonto, che rappresenti le priorità delle azioni da mettere in atto nel territorio cittadino, integrando appieno le potenzialità del centro urbano con le aree periferiche e soprattutto con un’attenzione particolare alla crescita e allo sviluppo delle comunità di Palombaio e Mariotto».

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Brindicci: «Azione Civica rappresenta una piattaforma programmatica che vuole dare la possibilità alle migliori personalità presenti e disponibili su Bitonto di offrire, con la loro esperienza e competenza, un contributo concreto allo sviluppo del progetto. Esortiamo chiunque abbia idee da proporre a sostenerci e partecipare liberamente prima di tutto alla costruzione del programma condiviso, e poi anche alla individuazione del giusto candidato sindaco».

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Cariello: «A tal proposito, Azione Civica propone la modifica dello statuto del Comune di Bitonto per estendere le ipotesi di incompatibilità già previste per il sindaco anche per consiglieri e assessori».

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Francesco Cariello e Giovanni Brindicci, un ingegnere e un avvocato, che assumono il coordinamento del gruppo Azione Civica per Bitonto. Com’è avvenuto questo incontro?

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Brindicci«Ci conosciamo da diversi anni, ed è nata subito un'amicizia sincera e leale. Quasi per caso ci siamo ritrovati e abbiamo deciso di intraprendere questo percorso comune»..

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Cariello: «La decisione di collaborare in Azione Civica nasce dall'intento di coinvolgere più soggetti impegnati nella società civile bitontina. Auspichiamo, come già avvenuto nelle ultime settimane, un costante e proficuo confronto con le realtà associative e politiche che condividono con noi le finalità del gruppo e il desiderio di rinnovamento dell’amministrazione comunale di Bitonto».

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Quali sono i primi passi che avete in mente di compiere?

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Cariello: «Il nostro obiettivo a breve termine è costituire un comitato elettorale unico in cui racchiudere tutte le liste e i soggetti che faranno richiesta di adesione ad Azione Civica; poi definire i punti prioritari della proposta politica e, entro febbraio, comunicare alla cittadinanza l’intera lista di aderenti, promotori e sostenitori del progetto. La cosa fondamentale che teniamo a sottolineare è la promozione di un nuovo metodo di lavoro basato sulla partecipazione attiva dei cittadini, recependo le loro reali esigenze e coinvolgendo fattivamente tutte le forze politiche in campo, facendo una sintesi delle proposte che ciascuno vorrà presentare nel progetto».

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Essendo professionisti impegnati nel vostro lavoro, troverete il tempo per dedicarvi al percorso per le prossime elezioni del sindaco e del consiglio comunale di Bitonto?

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Brindicci: «Certamente, è nostro dovere farlo. Ogni cittadino dovrebbe sentirne il dovere, oltre che godere dei diritti sul territorio in cui risiede. Crediamo di poter fornire un contributo qualificato viste le conoscenze acquisite nella nostra rete di relazioni. Quindi mettiamo il nostro tempo a disposizione della comunità di Bitonto, Palombaio e Mariotto. Basta criticare, rimbocchiamoci tutti le maniche, organizziamo conferenze programmatiche con le migliori competenze a disposizione per la città e proponiamo un programma di governo. Poi lasciamo decidere ai cittadini. L’importante è generare l’alternativa, se non si condivide l’azione amministrativa portata avanti fino ad oggi. Tutti noi osserviamo la nostra città e la viviamo ogni giorno. Ogni volta che ci confrontiamo con residenti, commercianti, artigiani, agricoltori, professionisti, docenti e tante altre categorie, riceviamo una serie di segnalazioni e proposte per fare meglio. Vogliamo che queste idee trovino lo spazio per essere ascoltate, discusse, sviluppate e trasformate in azioni concrete».

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Qualche esempio?

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Cariello: «Per iniziare, è da tutti auspicata una razionalizzazione delle spese del nostro Comune, sulla base delle reali priorità del territorio. Questo lo faremo coinvolgendo tutte le associazioni di categoria in ambito economico, culturale e socio assistenziale. Pensiamo di avviare una conferenza programmatica sui principali capitoli di spesa del nostro Comune, con la partecipazione di tutte le forze politiche della città e attraverso un confronto diretto con gli assessori competenti, per discutere le principali voci di spesa del nostro bilancio. Considerando il gran numero di percettori del reddito di cittadinanza e del reddito di dignità presenti a Bitonto, circa tremila, crediamo si debbano implementare progetti di pubblica utilità volti all’impiego preferenziale di queste persone. Inoltre, vista la principale entrata delle casse comunali, vorremmo avviare una seria proposta di rimodulazione dei tributi locali, per garantire un maggiore equilibrio fra tasse versate e livello dei servizi resi. Pensiamo ad esempio al servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, che al momento viene da tutti considerato inefficiente e al di sotto delle aspettative».

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L’ambiente è una delle note dolenti dell’amministrazione della città?

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Cariello: «La tematica della sostenibilità ambientale è molto sentita dal gruppo di Azione Civica, che lavorerà a proposte più efficaci in termini di incremento della percentuale di raccolta differenziata, in modo da ridurre al minimo i conferimenti in discarica e massimizzare il riutilizzo dei materiali raccolti nel ciclo produttivo. Sempre in tema di sostenibilità, Azione Civica promuove un piano di integrazione della mobilità sostenibile per gli spostamenti nel centro antico e tra le zone periferiche della città verso le stazioni ferroviarie e le principali autolinee di collegamento tra Bitonto e le città limitrofe. Anche il collegamento tra il centro urbano e le frazioni è oggetto di particolare attenzione nel nostro gruppo: l’idea sarebbe quella di avviare un progetto di ampio respiro che interessi le istituzioni regionali e nazionali, per determinare un potenziamento del percorso che da Bitonto va verso l’alta Murgia, passando per Palombaio e Mariotto, con l’obiettivo di proiettare le comunità verso una nuova dimensione con grandi potenzialità espansive. Pensiamo ad un piano regolatore del centro urbano e ad un piano di sviluppo e conservazione del territorio che rispondano alle esigenze di mobilità dei cittadini e di crescita dei principali operatori economici del territorio in ambito agricolo, artigianale ed edilizio».

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Altra nota dolente: la sanità di prossimità.  

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Brindicci: «Infatti, un’altra proposta che sta tanto a cuore ai nostri concittadini è l’attivazione nel nostro ex ospedale di un poliambulatorio pubblico davvero efficiente, che garantisca l’erogazione dei principali servizi sociosanitari e diagnostici. Molte donne della città chiedono anche la realizzazione di un reparto di ginecologia. Un altro degli ambiti che sta più a cuore all’intero gruppo è sicuramente il settore agricolo e artigianale. Pensiamo ad esempio di promuovere la realizzazione di un evento fieristico di portata internazionale che valorizzi il prodotto principe del nostro territorio, l’olio extravergine di oliva, con tutto l’indotto di cultura frantoiana, commerciale e culturale. Per rivitalizzare l’artigianato locale pensiamo alla creazione di una scuola di arti e mestieri che aiuterebbe a formare i nostri giovani, includendo i soggetti con disabilità e i minori a rischio, per dar loro un’opportunità alternativa alla formazione universitaria. Infine, pensiamo alla riqualificazione degli immobili comunali per generare spazi e contenitori di aggregazione sociale per ragazzi e anziani, coinvolgendo soprattutto le comunità parrocchiali con cui sottoscrivere accordi di partenariato per la gestione degli immobili».

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Obiettivi condivisibili, ma il percorso per realizzarli è ancora tutto da scrivere…

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«Siamo certi che riusciremo a farlo, con il contributo di tutti coloro che vorranno credere e impegnarsi in Azione Civica», rispondono Cariello e Brindicci all’unisono.

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domenica 9 Gennaio 2022

(modifica il 4 Luglio 2022, 17:12)

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PLINUS
PLINUS
2 anni fa

COME LA METTIAMO CON L'EX GRILLINO E CON LE SUE POSIZIONI IN ARCHIVIO? QUANDO SI E' PENTITO? QUANDO SI E' RIGENERATO? QUANDO HA FATTO MEA CULPA? USCITO DAL PORTONE DI GRILLO VUOLE RIENTRARE DALLA FINESTRA DI BRINDICCI? SI ABBIA IL CORAGGIO DI METTERSI A RIPOSO MEDITANDO SUL PASSATO SENZA PRETENDERE IL SECONDO MANDATO (METAFORICAMENTE) NON CONCESSO DA DI MAIO.
NON BASTA CAMBIARE BANDIERA O NOME. SIAMO TUTTI SCHIAVI DEL NOSTRO PASSATO NEL BENE E NEL MALE. E' VERO CHE TUTTA LA DOTTRINA GRILLINA E' SALTATA PER POCHEZZA DI IDEE E SURREALITA' PROFESSIONALE, MA NON SI PUO' ACCETTARE TUTTO PUR DI RIMANERE A GALLA.
SONO SORPRESO DI COME LANA E SETA A VOLTE VOGLIONO STARE INSIEME.
CUI PRODEST?

Plinus
Plinus
2 anni fa

No caro michele. Sono un grillino deluso e pentito. Ne ho preso atto e dirigo le mie energie verso settori meno ambizioni ma coerenti. Politica è anche restare in disparte. Non c'è bisogno di svelarsi. Non ho fatto come facevamo noi nell'età della Incoscenza quando tutto ci appariva casta. Era un abbaglio. Eravamo soli invidiosi di chi si era realizzato con la fatica. Noi volevamo solo avere il potere. Lo abbiamo avuto mostrando tutta la nostra pochezza. questa è politica carissimo… Quante volte ne abbiamo parlato!!! Io non sono un Leone, né di tastiera, né giudice senza costrutto. Scendi nella realtà…

Marco
Marco
2 anni fa

Vabbè dovremmo credere ancora alle favole grilline? E basta dai! Fatevene una ragione.