Al liceo artistico Galileo Galilei di Bitonto va in scena la storia. Oggi, dalle 16 alle 19, gli alunni della seconda A rappresenteranno alcuni affreschi della Tomba dei Leopardi in occasione dell’open day che spalanca le porte dell’istituto a futuri studenti e genitori, mostrando il meglio della sua offerta formativa e dei suoi talenti. Un quadro vivente, allestito in un’aula della scuola, riprodurrà dal vivo il capolavoro dell’arte funeraria etrusca di duemilacinquecento anni fa, riconosciuto nel 2004 come patrimonio dell’umanità Unesco. Un lavoro di squadra eccezionale, cominciato ad ottobre, ha messo insieme le competenze dell’intero corpo docente e di tutti i ventidue ragazzi della classe, incrociando discipline, ricerca, manualità, attitudini e grande entusiasmo da parte di tutti.
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«Ci abbiamo messo davvero l’anima e ci auguriamo di avere riscontri positivi», dice la professoressa Rosaria Demundo, docente di storia e geografia. «Studiando gli etruschi – spiega – è emerso un interesse particolare per la Tomba dei Leopardi e i relativi affreschi, che i ragazzi avevano già studiato in storia dell’arte. Ci è venuta così l’idea di realizzare il progetto “Etruschi per l’Italia”, da presentare all’open day».
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La Tomba dei Lepardi, che fa parte della necropoli etrusca dei Monterozzi a Tarquinia, risale al 480-479 a.C. e deve il suo nome ai due leopardi in posizione araldica rappresentati sul frontone. Sulla parete di fondo è raffigurato un banchetto con tre coppie sdraiate su altrettante klynai. Sulle pareti laterali sono affrescati suonatori di flauto e lira, danzatori e un piccolo corteo di sei giovanetti che avanzano verso i signori a banchetto, tenendo in mano delle offerte.
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I ragazzi della seconda A del liceo artistico bitontino, guidati dai docenti, si sono impegnati a ricostruire gli affreschi riproducendo abiti, gioielli, vasellame, strumenti musicali. È stato curato ogni singolo dettaglio, dagli abiti al trucco, dalle acconciature ai gioielli. C’è stato un lavoro di ricerca storica perfino sul cibo, con la rivisitazione di antiche ricette etrusche e la produzione di biscotti al farro e miele che verranno offerti ai visitatori insieme al mulsum, vino miscelato con miele e pepe.
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«Siamo rimasti ammaliati dalla Tomba dei Leopardi, perché il fatto di raffigurare la gioia del vivere in un contesto così triste, la tomba, ricorda lo spirito di noi italiani, sempre pronti a fare un sorriso nei momenti più cupi, per colorarli un po' con la nostra allegria e il nostro amore per la vita, specie in questo periodo di pandemia», spiega Vito Francesco Centrone, coordinatore del gruppo studenti e cicerone per il pubblico di genitori e ragazzi che saranno ospiti dell’open day.
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La gioia di vivere e l’allegria che aleggiano nelle scene della Tomba dei Leopardi sono un invito a riprendere coraggio ed entusiasmo, ad uscire dal baratro in cui il Covid ci ha spinti: è questo il messaggio positivo che gli alunni della seconda A vogliono comunicare con la loro rappresentazione.
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STUDENTI
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Commensali donne: Bianca Cortese, Rita Pia Contini, Martina Scelsi.
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Commensali uomini: Pasquale Denicolo, Giuseppe Perulli, Daniele Acquafredda.
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Cicerone: Vito Francesco Centrone.
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Musicisti: Gianvito Castellano, Michele Arcangelo Barone, Marianna Castellaneta.
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Servi: Angelica Abbaticchio, Pia Desiree Centrone.
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Uscieri: Tommaso Cosimo Tassiello, Silvia Paccione.
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DOCENTI
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Rosaria Demundo storia e geografia
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Carmela Liso italiano
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Andrea Panico storia dell’arte
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Paolo Luiso docente di sostegno, ha selezionato le musiche
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Emmanuella Margherita Ibba discipline grafico-pittoriche
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Licia Pellegrini discipline geometriche
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Michelina Consalvo discipline plastico-scultoree.
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Cinque “fratellli maggiori” di quarta A del liceo artistico sono intervenuti per realizzare foto e spot del backstage, e per consulenza sull’abbigliamento, coadiuvati dalla professoressa Daniela D'Agostino, docente di laboratorio audiovisivo e multimediale.
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