Ambiente e salute

Progetto discarica Fer.Live, le ragioni del no

La Redazione
No alla discarica Fer.Live
Sono spiegate in un documento condiviso da nove associazioni di Bitonto e Terlizzi
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Un documento condiviso, sottoscritto da nove associazioni del territorio, per ribadire il no alla realizzazione della discarica Fer.Live.

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Il documento – firmato da Anpi Bitonto, VogliAMO Bitonto Pulita, Associazione Mowgli, Legambiente Bitonto, Era Murgiae-Bitonto, Comitato di quartiere Borgo di Sovereto, Puliamo Terlizzi, Legambiente Terlizzi e Associazione Via Francigena Appia Traiana Terlizzi – è indirizzato ai sindaci di Bitonto e Terlizzi, Abbaticchio e Gemmato, al sindaco della Città metropolitana di Bari Decaro, ai consiglieri del Comune di Bitonto, al Dipartimento Mobilità, Qualità urbana, Opere pubbliche, Ecologia e Paesaggio della Sezione Tutela e Valorizzazione del paesaggio della Regione Puglia.

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Le nove associazioni, in vista del Consiglio comunale convocato per oggi a Bitonto sul tema della discarica Fer.Live, e dopo aver studiato i documenti allegati all'istanza della società proponente, hanno constatato una serie di punti di criticità da approfondire in seno alla conferenza dei servizi, o adottati in un parere motivato da parte della Giunta e del Consiglio comunale di Bitonto.

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Punti che riportiamo di seguito.

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Verificare preliminarmente l’avvenuta pubblicazione sull'albo pretorio comunale di un rende noto, ai sensi dell'art. 27 bis, comma 4 della Legge 152/2006, con il quale si informa la cittadinanza dell'avvenuto deposito dell'istanza di nuova AIA della società Fer.Live. La mancanza di adeguata pubblicità dell’iniziativa può essere motivo di decadimento del procedimento, che dovrebbe ripartire per garantire i tempi previsti dalla norma per apportare osservazioni.

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Le modifiche apportate al progetto sono da considerarsi a tutti gli effetti "sostanziali" e pertanto l'iter dovrebbe prevedere una nuova Via (Valutazione d’impatto ambientale). In effetti cambia del tutto il progetto d'impianto, cambiano i codici rifiuto da trattare, cambia anche l'estensione del bacino di discarica e viene anche eliminato l'impianto di triturazione dei rottami ferrosi. Modifiche talmente importanti che devono per forza prevedere una nuova valutazione d'impatto ambientale, anche alla luce delle nuove norme in materia.

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La discarica che Fer.Live propone non è inserita nella programmazione regionale, e pertanto è plausibile che porterà a conferire i rifiuti proveniente da fuori regione.

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L’autorizzazione paesaggistica rilasciata il 24 novembre 2011 sulla base del PUTT/p – Piano ora superato dal PPTR – da anni non è più valida ai sensi dell’art. 146, comma 4 del D.Lgs. n. 42/2004, essendo trascorsi cinque anni senza che i lavori in progetto abbiano avuto inizio e pertanto il proponente deve necessariamente sottoporre il progetto a nuova autorizzazione paesaggistica.

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“Le associazione ambientaliste di Bitonto e Terlizzi – conclude il documento – intendono esprimere convintamente il proprio parere negativo circa la realizzazione della discarica Fer.Live in contrada Colaianni ed auspicano che le istituzioni informino e coinvolgano l'intera cittadinanza in processi decisionali destinati ad avere enorme impatto sul territorio, sulla salute, sulle attività produttive, sull'urbanistica, sui beni culturali e paesaggistici di elevata rilevanza e sul benessere sociale generale delle comunità interessate”.

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giovedì 28 Ottobre 2021

(modifica il 28 Giugno 2022, 12:28)

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