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Restyling piazza XX Settembre per un nuovo varco al centro storico

Annarita Cariello
Piazz XX Settembre
Paolo Dellorusso, responsabile del servizio Lavori Pubblici del Comune, illustra nel dettaglio il progetto finanziato con 1 milione 300mila euro
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Qualche giorno fa il sindaco Michele Abbaticchio aveva annunciato l’imminente riqualificazione di piazza XX Settembre, grazie ad un finanziamento regionale di 1 milione 300mila euro. Un progetto comunale presentato nel 2018, partecipando all’avviso pubblico del Patto per lo Sviluppo della Regione Puglia, a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020 sottoscritto da Presidenza del Consiglio dei Ministri e Regione Puglia, per l’area d’intervento Turismo, Cultura e Valorizzazione delle risorse naturali.

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L’obiettivo è ridare un volto completamente nuovo ad una delle piazze più importanti della città per agevolare l’accesso al centro antico.

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Un cantiere che – salvo imprevisti – dovrebbe partire a settembre prossimo, e che richiederò circa sei mesi per la riqualificazione totale dell’area che si estende fino alla chiesa dell’Annunziata, e per la realizzazione di una nuova area pedonale su via Matteotti, con una modificazione importante per la viabilità cittadina.

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Ad illustrarci nel dettaglio il progetto è il responsabile del settore Lavori Pubblici del Comune, l’ingegner Paolo Dellorusso. Bitonto, uno tra i pochi Comuni pugliesi ad aver ottenuto il finanziamento, ha scelto di investire turisticamente ed economicamente in una delle zone più vissute e frequentate della città.

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«Dopo l’approvazione in Giunta comunale del progetto definitivo, con la delibera 293 del 28 dicembre 2018, abbiamo approfittato della proroga della scadenza dell’avviso pubblico regionale per redigere anche il progetto esecutivo, con una mia determina del 30 gennaio 2019, in modo da ottenere più punteggio ed essere competitivi nella graduatoria finale», spiega il dirigente comunale.

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E aggiunge: «Avevamo a disposizione un importo massimo di un milione e mezzo di euro per investimenti strategici per la fruizione di aree e infrastrutture, con conseguente miglioramento dei servizi di accoglienza turistica, e il nostro progetto rientrava appieno nel budget perché prevedeva 1 milione e 300mila euro, con un cofinanziamento comunale pari al 6,2%, ossia 85mila euro. Il nostro obiettivo era riqualificare un’area di circa 2.200 metri quadrati – di cui la metà già pavimentati e pedonali – che comprende tutta piazza XX Settembre, l’adiacente via Pasculli, la contigua area parcheggiabile davanti alla chiesa dell’Annunziata e i marciapiedi di via Matteotti».

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Perché la piazza XX Settembre ha una funzione così strategica dal punto di vista turistico, tale da essere stata scelta per un intervento così complesso e importante?

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«Perché è posizionata in pieno centro cittadino, al margine del nucleo antico, ed insiste sul tracciato delle antiche mura cittadine del XV-XVI secolo. E poi, trovandosi in continuità con altre piazze strategiche per la città – come piazza Cavour, piazza Moro e piazza Marconi – rappresenta un importante luogo di aggregazione sociale, in passato anche sede di un mercato cittadino. La sua riqualificazione ci permette di aprire letteralmente un nuovo varco di accesso al centro antico e punto di riferimento per i turisti: costeggia una delle principali arterie che dalla stazione centrale conduce al centro cittadino ed è molto interessante dal punto di vista archeologico. Infatti è stata accertata la presenza, proprio in quella zona prospiciente alla chiesa, dell’antico torrione Sant’Agostino o torre dell’Annunziata risalente al XIV secolo, poi abbattuto nel 1882, di cui speriamo di rinvenire tracce sotto il manto stradale, in modo da renderle visibili  tramite una lastra di vetro. E, se tutto ciò non fosse possibile, abbiamo pensato di realizzare una seduta in pietra monolitica, proprio in corrispondenza del diametro dell’antico torrione, in modo da lasciare un segno in memoria per appassionati della nostra storia cittadini e per gli stessi bitontini. La stessa nuova zona pedonale, ce lo auguriamo, potrà diventare un nuovo luogo per la realizzazione di eventi e momenti d’incontro».

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In cosa consisterà, nel dettaglio, la riqualificazione dell’area?

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«In primis, come ha già detto il sindaco, intendiamo recuperare, ove possibile, la pavimentazione in pietra esistente lungo la via Pasculli e anche provvedere ad un efficientamento dell’illuminazione pubblica anche su via Matteotti. Inoltre, dato che la zona annessa alla chiesa dell’Annunziata attualmente è poco visibile a causa dell’enorme presenza di auto parcheggiate o in transito, intendiamo ridurre drasticamente la viabilità, a beneficio della vivibilità della città, con la chiusura del tratto di via Pasculli prospiciente la piazza e l’ampliamento della stessa. L’accesso carrabile a via Pasculli non sarà più possibile a tutti, ma consentito ai residenti del centro storico con un tracciato viario di collegamento con via Matteotti e il conseguente spostamento del varco di accesso alla ZTL.

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Sostituiremo il verde urbano attuale con nuove alberature, rimodulando le aiuole della piazza e realizzando nuove sedute per la sosta, oltre ad una nuova fontana decorativa costituita da una parete d’acqua verticale. Installeremo dei totem multimediali per i turisti, così come dei nuovi pannelli informativi. Con la chiusura al traffico carrabile della via San Giorgio, adiacente alla chiesa, amplieremo l’area pedonale e sarà possibile anche pensare di realizzare una pista ciclabile lungo il margine della piazza, che arrivi fino a Porta Baresana».

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Nel progetto inviato per l’approvazione alla Soprintendenza è evidenziata la rilevanza archeologica della piazza e di tutta l’area fino a Porta Baresana e si evidenza la presenza, tuttora visibile, di una porzione di un ulteriore torrione circolare dell’antica cinta muraria, in un locale di proprietà privata, proprio all’incrocio tra la zona interessata e la porta principale di accesso al centro storico.

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«È così, perché si tratta di una zona a stratificazione complessa, come in generale tutta la città di Bitonto. Innanzitutto perché insiste sul tracciato delle vecchie mura di cinta, come già detto, che circondavano il centro storico e che sono riferibili all’età normanna e rimaste in funzione fino all’età rinascimentale. Si trattava di un circuito murario ad andamento curvilineo nella parte occidentale e rettilineo in quella orientale, dotato di torri di forma quadrangolare poi sostituite da quelle di forma circolare in età angioina, come il nostro Torrione. La porzione circolare, sita in un palazzo privato, tuttora esistente è caratterizzata da un paramento esterno realizzato con conci di pietra calcarea ed all’interno doveva essere dotata di un vano, ora non più accessibile. Fortunatamente è stato conservato nel tempo, a differenza del torrione di Sant’Agostino di cui abbiamo solo degli stemmi conservati nel chiostro di san Domenico. Stando agli studi effettuati dagli esperti, è possibile mettere in luce parte delle mura e del fossato, ma non si esclude che le strutture realizzate successivamente, in età rinascimentale, abbiamo inglobato o tagliato le strutture precedenti, coprendone i resti. Come dicevo prima, la stessa area della piazza era stata ricoperta per dare vita ad un mercato nel 1930, quindi sarà difficile rinvenire dei resti delle antiche mura bitontine. Tuttavia si tratta di un progetto che punta a recuperare e a riqualificare il grande patrimonio culturale della città, quindi in ogni caso riteniamo che sarà un investimento che contribuirà a rendere la nostra Bitonto ancora più bella e interessante dal punto di vista turistico».

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venerdì 19 Febbraio 2021

(modifica il 28 Giugno 2022, 14:01)

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