Politica

Cambi di casacca in consiglio comunale a Bitonto, Forza Italia: ‘Avvilente fiera dell’opportunismo’

La Redazione
Carmela Rossiello
Gli azzurri stigmatizzano la situazione politica attuale a Palazzo Gentile
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“Benvenuti nel Paese di Pulcinella, dove le porte del Consiglio comunale girano da quasi tre anni come trottole, per i ripetuti cambi di casacca di questa seconda amministrazione Abbaticchio, che imbarca chiunque pur di non affondare. Abbiamo ormai perso il conto dei voltagabbana, ma la somma è presto fatta: dei nove consiglieri di opposizione d’inizio mandato, ne sono rimasti soltanto due. Due superstiti, poi tre a seguito di dimissioni di uno dei tanti uccelli migratori, in un mare di allineati agli ordini del signor sindaco”. Così Fi Bitonto, in una nota.

“Noi di Forza Italia – scrivono i militanti azzurri e la consigliera comunale Carmela Rossiello – stigmatizziamo la situazione politica attuale al Comune. Vogliamo parlare dell’inversione ad U dei 5 stelle, il cui consigliere – dopo essersi presentato come antagonista del sindaco uscente ricandidato – ha dato un calcio agli elettori grillini riciclandosi addirittura come capogruppo del partito di Abbaticchio? E che dire delle giravolte del Pd prima e del candidato primo cittadino dell’altra sinistra, che insieme ai compagni ha barattato l’opposizione con un posto in giunta? O di chi ha scelto di passare nel misto fritto di Palazzo Gentile pur di avvicinarsi al tegame?”.

“Questo trasformismo – continuano – ha ridotto la politica bitontina ad un avvilente mercatino, dove l’etica e il rispetto per gli elettori si scambiano con un posticino al sole, solo per tornaconto personale. E chi pretende di giustificare questi acrobatismi abbia almeno la decenza di tacere, per non offendere l’intelligenza di tutti i bitontini ed in particolare di chi li ha votati per fare opposizione ad Abbaticchio, salvo poi ritrovarseli comodamente seduti in maggioranza, se non addirittura in giunta”.

“Cambiare idea sulle proprie scelte politiche è legittimo, ma per coerenza e pudore bisognerebbe dimettersi e non fare il salto della quaglia, tradendo la volontà degli elettori. La convenzienza non può fare della politica il suo zerbino”, conclude Fi Bitonto.

giovedì 27 Febbraio 2020

(modifica il 28 Giugno 2022, 16:13)

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