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Corteo Storico, ieri la rievocazione della battaglia del 1734 con più di 500 figuranti

La Redazione
Corteo Storico 2019
Per l'occasione sono giunte a Bitonto 50 comparse dell'associazione Pistonieri Santa Maria del Rovo, giunti da Cava dei Tirreni
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Si è conclusa ieri, con un grande successo, la 36esima edizione del Corteo Storico di Bitonto che, grazie all’impegno dell’Accademia della Battaglia, ha animato vicoli, strade e palazzi comunali per tutto il mese di maggio, con un’offerta culturale e teatrale di notevole spessore, in cui sono stati impiegati professionisti del settore.

I numerosi eventi, le sedici rappresentazioni e gli oltre cento artisti impegnati, hanno dato vita ad un ricco programma culturale, grazie anche al contributo del Comune.

«Il nostro obiettivo è di rendere sempre più protagonista la rievocazione storica della fondamentale battaglia che si combatté proprio sotto le nostre mura e in quelle che oggi sono le vie del centro cittadino quel 25 maggio del 1734 e che portò definitivamente il Regno di Napoli e Sicilia non più sotto il dominio di un viceré bensì sotto un re autonomo e illuminato, re Carlo III di Borbone, così l’intero Sud poté finalmente vivere la rinascita illuministica, già florida nell’intera Europa, ma negata al Meridione da secoli di servilismo e sfruttamento straniero», ha spiegato la presidente dell’Accademia della Battaglia, Concetta Tota.

Il corteo

L’appuntamento più atteso è stato quello di ieri 2 giugno, con il corteo storico, che con più di 500 figuranti, cavalli, carrozze, musicisti, ballerini e attori, ha animato le vie principali del centro fino a raggiungere Porta Baresana, per un inatteso finale che quest’anno è stato affidato alla spettacolare simulazione di una battaglia portata in scena, per la prima volta a Bitonto, dalle 50 comparse dell’associazione Pistonieri Santa Maria Del Rovo, giunti per l’occasione da Cava dei Tirreni e muniti di rare riproduzioni degli antichi archibugi.

A rendere tutto più spettacolare, i musici e le chiarine dell’associazione musicale BastianiLella, i tamburini baresi della formazione Militia Sancti Nicolai, paggi porta vessillo e picchieri. Una sorpresa finale ideata da Piergiorgio Meola, quest’anno direttore artistico del Corteo, ha lasciato tutti col naso all’insù.

Il percorso del corteo quest’anno si è snodato lungo via Cesare Battisti (scuola G. Modugno), via Generale Planelli, via Carlo Rosa, piazza Partigiani, via Verdi, via Repubblica, piazza Moro, via Matteotti, via Mazzini, piazza XXVI maggio, via Dante, corso Vittorio Emanuele, piazza Marconi.

Botteghe e mercati

Una rievocazione storica della vita di una cittadina pacifica e ricca del XVIII secolo, con balli itineranti fra le due principali piazze del centro storico, musica, laboratori, botteghe e mercati d’epoca, ha animato l’area fra il Torrione Angioino, piazza Cavour, piazza Cattedrale e le principali vie dell’antico borgo.

L’1 e il 2 giugno il Torrione Angioino è diventato un vero e proprio laboratorio dell’epoca, con il farmacista Teodoro Ugone che ha svelato parte dei segreti della farmacopea illuminista, fra spezie, saponi, unguenti e ritrovati naturali. La ceramista Rosy Chiapparino, la decoratrice Anna Laura Rucci, la gioielliera Giovanna Mitolo e le artigiane di burattini Anna Maria Stellacci e Simona Rutigliano della Cooperativa Zip.h hanno mostrato le loro creazioni ispirate al XVIII secolo.

È stata ricreata una vera e propria bottega di pittura, dove l’artista Emanuele Ciavarella ha ritratto la sua musa. A impreziosire gli ambienti dell’antica torre difensiva, c’era poi la bottega delle sarte Maria Tullo, Rosaria Rubino, Sabina Perrini e Titti Gentile, con i nobili acquirenti in cerca dell’abito con le sete, i damaschi e i pizzi più pregiati. I bottegai, come in vere botteghe di un tempo, oltre a mettere in mostra i loro prodotti, hanno insegnato a realizzarli, condividendo i loro preziosi saperi con grandi e piccini.

lunedì 3 Giugno 2019

(modifica il 28 Giugno 2022, 17:46)

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