Spettacolo

Bitonto Blues Festival: «Arrivederci al prossimo anno!»

La Redazione
Bitonto Blues Festival 2018
Si è conclusa ieri la sesta edizione del festival. Quella del prossimo anno sarà dedicata ad Aretha Franklin e sarà tutta al femminile
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Si è conclusa con il meglio del blues italiano la sesta edizione del Bitonto Blues Festival, la manifestazione internazionale di musica, cultura e marketing territoriale diretta da Beppe Granieri della ‘Blu & Soci’.

Durante le tre giornate con il meglio della musica internazionale, il pubblico del blues ha visto alternarsi sul palco di piazza Cattedrale nomi di fama internazionale ed eccellenze nostrane, come gli artisti che si sono esibiti ieri per la serata conclusiva: Enrico Penati Roots Duo, Swamp and Dirty Water e Limido Bros.

L’armonicista lombardo Enrico Penati si è esibito con il suo blues duo Roots, che spazia dal blues puro al country, con incursioni nel rock ’n’ roll classico. A seguire il progetto siculo-calabrese Swamp and Dirty Water, nato dalla collaborazione tra Enzo Tropepe e Marco Corrao, si sono esibiti insieme al bluesman polistrumentista calabrese Fabrizio Canale. Infine hanno chiuso la serata, e questa sesta edizione del festival, i Limido Bros, originari di Milano, band che propone un blues elettrico viscerale, dal groove profondo come il Mississipi e di grande intrattenimento e colore in puro stile New Orleans.

Come sempre gli organizzatori della manifestazione hanno salutato il pubblico con un ‘arrivederci’ all’edizione del prossimo anno che, ha assicurato il presentatore Pierluigi Morizio, «sarà dedicata ad Aretha Franklin e sarà un festival tutto al femminile».

«Anche quest’anno il festival rientra nel progetto comunale ‘Bitonto città dei Festival’, e per il 35% è stato cofinanziato dall’amministrazione comunale che voglio ringraziare di cuore» fa sapere Beppe Granieri.

Ad accogliere il suo ringraziamento sono stati il sindaco Michele Abbaticchio e l’assessore al marketing Rino Mangini, intervenuti sul palco: «Voglio ringraziare tutti i ragazzi che mettono su questo festival e che ebbero l’idea di proporlo all’amministrazione sei anni fa», ha sottolineato Abbaticchio.

«Bitonto – ha continuato il sindaco – ha un ruolo che è riuscita a ritagliarsi al di fuori di tutta un’altra serie di eventi di cui la Puglia abbonda, e tutto questo è iniziato con l’amministrazione Vendola che sposò l’abbinamento tra turismo, beni culturali ed eventi. Bitonto, a differenza di altri Comuni che abbondano di un’offerta fatta di tre o quattro giorni di eventi commerciali con nomi di punta, è riuscita a creare una rete di eventi culturali totalmente gratuiti che sposano specifiche passioni, come il blues, il jazz, il folk, la poesia, la filosofia e tutta una serie di offerte culturali disparate».

«Questo – ha concluso il primo cittadino – significa cambiare la tipologia di pubblico e favorire la destagionalizzazione dell’offerta culturale».

Dunque un’offerta culturale disparata, frutto del lavoro e del grande impegno di tutte le associazioni che compongono la ‘Rete dei Festival’, come sottolineato da Mangini: «Penso che Bitonto sia una città operosa e a tal proposito voglio ricordare la frase che Giovanni Paolo II pronunciò a Porta baresana (quando venne in visita a Bitonto, ndr.) che parla dei bitontini come gente operosa. Quindi credo che il successo della rete dei festival sta proprio nella operosità di tutte le associazioni che vi lavorano e che, di volta in volta, capiscono che fare sistema può aiutare questa città a riscattarsi dall’ingiusta etichetta che le è stata associata».

lunedì 3 Settembre 2018

(modifica il 28 Giugno 2022, 19:40)

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