Su un articolo di ieri nella sezione pugliese de “La Gazzetta dello Sport”, il giornalista Nicola Lavacca aveva parlato di un probabile interessamento del presidente dell’Usd Bitonto Calcio, Francesco Rossiello, per l’As Bisceglie Calcio, squadra facente capo a Nicola Canonico, recentemente finito sotto i riflettori prima per l’interessamento nei confronti del Bari e poi contestato dai propri tifosi.
La società neroverde ha però diramato nelle scorse ore un comunicato stampa per smentire tale indiscrezione.
“In merito all’articolo pubblicato nell’edizione odierna (del 13 agosto, ndr) de ‘La Gazzetta dello Sport’ (pag. 47, edizione Puglia & Basilicata), dal titolo “Al San Nicola che emozione per il Bitonto”, a firma del giornalista Nicola Lavacca, l’Usd Bitonto Calcio smentisce categoricamente ogni riferimento che vuole il presidente Francesco Rossiello interessato all’acquisizione della società calcistica As Bisceglie Calcio 1913, militante nel campionato di Serie C.
L’Usd Bitonto Calcio, nella figura del presidente Francesco Rossiello e di tutta la dirigenza, desidera fermamente dissociarsi da tali affermazioni prive di qualsiasi fondamento, ed invita la testata giornalistica responsabile della diffusione di questa fake news a provvedere, nei tempi e nei modi a Lei più consoni ed opportuni, ad una doverosa e necessaria rettifica.
Deontologia giornalistica richiederebbe anche per il mondo del calcio un’accurata ricerca delle notizie e una verifica delle fonti di informazioni, al fine di garantire ai lettori la verità dei fatti narrati.
Tutto ciò, purtroppo, non è avvenuto, e dispiace che la città di Bitonto e la società Usd Bitonto Calcio siano state colpite.
Certa che venga fatta chiarezza su eventuali responsabilità dell’accaduto, aspetto che però non la riguarda in alcun modo, la scrivente società – anche in riferimento alle diverse notizie false o sempre ostili già pubblicate in quest’estate – invita ogni testata giornalistica, interessata a riportare notizie a lei riguardanti, a diffidare dalla pubblicazione di informazioni prive di verità e che possono creare un clima di confusione e destabilizzazione dell’ambiente, e che possono altresì ledere l’immagine di una società da sempre resasi disponibile ed aperta ad ogni qualsivoglia contributo ed intervento a mezzo stampa”.