Politica

Tra messa in rete dei beni culturali, porta a porta e mobilità sostenibile: il 2018 della Calò

Mariagrazia Lamonaca
Rosa Calò
Le novità in vista per gli assessorati Politiche Ambientali, Mobilità Sostenibile, Sviluppo Rurale, Personale e Beni Culturali
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Proseguono le interviste agli assessori della giunta Abbaticchio per scoprire le attività e i progetti in corso di attuazione per l’anno 2018. Oggi scopriremo le novità che ci ha raccontato Rosa Calò, assessore alle Politiche Ambientali, Mobilità Sostenibile, Sviluppo Rurale, Personale e Beni Culturali.

Assessore, quali novità in vista per la Gestione del Personale?

«Nel piano di fabbisogno triennale si prevede per il 2018 l’assunzione di 5 nuovi agenti di polizia municipale perché nel 2017 sono andati in pensione 5 vigili e, secondo la normativa vigente, gli enti locali possono utilizzare la somma risparmiata dei cessati al 100% per assumere altri vigili. Nel passato non era così ma adesso la normativa è cambiata perché un po’ tutti i comuni hanno bisogno di rinforzare le unità per la sicurezza.

C’è comunque il bisogno di rendere la struttura dell’ente sempre più capace di ottimizzare le risorse umane, quindi bisogna favorire il lavoro di squadra e far incontrare periodicamente i responsabili di servizio, in modo che l’azione possa essere portata avanti senza compartimenti stagni».

Passiamo all’Assessorato alla Mobilità Sostenibile. Quali sono gli obiettivi a breve termine?

«L’obiettivo più importante per il 2018 – prosegue Calò – è affidare l’incarico per la redazione del Piano Urbano della mobilità sostenibile (PUMS). Ad oggi abbiamo il documento dello studio preliminare che dovremo approvare a breve portandolo in consiglio comunale. Lo stiamo vagliando sia nelle commissioni consiliari sia negli incontri di maggioranza, passando anche attraverso la collaborazione dei cittadini attraverso i comitati di quartiere e i forum pubblici che saranno organizzati. In questo piano vengono presi in considerazione la regolazione del traffico, la direzione di marcia delle strade con l’obiettivo principale di trasformare la maggior parte delle strade cittadine a senso unico. Poi bisognerà regolare il problema della sosta e dei parcheggi e del trasporto pubblico locale con la rivisitazione dei percorsi».

Si prevedono novità per quanto riguarda le piste ciclabili?

«Il discorso riguarderà anche le piste ciclabili, tant’è che proprio in questi giorni dovremmo avere tra le mani uno degli stralci di questo studio, il “BiciPlan” urbano che disegna la rete della ciclabilità di Bitonto e che sarà il documento di riferimento per il bando regionale a cui stiamo partecipando con un progetto di velostazione (parcheggio per bici, ndr.) presso la stazione centrale. Ovviamente questa velostazione dovrà essere inserita in una rete che stiamo progettando ma è chiaro che le ciclovie devono essere costruite a step. Per cui a maggio ricandideremo il progetto di ciclovia tra le due stazioni ferroviarie di Bitonto, che non ha superato il precedente bando regionale. Renderemo il progetto più elaborato perché la scorsa volta era soltanto uno studio di fattibilità mentre questa volta candideremo un progetto completo. Facendo così aumenterebbe il punteggio e di conseguenza la possibilità di ottenere il finanziamento».

«Ovviamente accanto a tutto questo ci sono anche le iniziative di sensibilizzazione della cittadinanza sulla mobilità sostenibile, come ad esempio la settimana della mobilità sostenibile a settembre o l’evento “Trekking urbano tra le antiche corti” che si svolgerà questa domenica».

Assessorato allo Sviluppo Rurale. Cosa ci dice a riguardo?

«Sto lavorando affinché si possa parlare davvero di sviluppo rurale. Non c’è sviluppo rurale senza che le nostre campagne siano adeguatamente rifornite di acqua. Quindi l’approvvigionamento idrico è uno dei punti fondamentali su cui bisogna lavorare, anche perché la Regione Puglia sta finanziando progetti di recupero delle acque reflue dei depuratori. A Bitonto abbiamo un depuratore che però va messo nelle condizioni di poter filtrare le acque grigie e renderle adeguate all’uso in agricoltura. In seguito dovrebbero essere anche realizzati impianti di risalita di queste acque in modo da farle arrivare nei campi che si trovano al di sopra del territorio del depuratore, che come sappiamo è posizionato a valle. Anche questo progetto sarà posto all’attenzione della Regione che dovrà valutarlo anche in base alla domanda da parte degli agricoltori».

E per quanto riguarda la manutenzione delle strade rurali?

«È un argomento molto sentito dagli agricoltori. Abbiamo già fatto una mappatura delle strade più disastrate e sul piano triennale è stata quantificata una somma di 150mila euro per cominciare, dato che stiamo parlando di una rete di ben 250 chilometri di strade rurali.

È prevista anche la bonifica di strade e luoghi rurali invasi dai rifiuti abbandonati illecitamente. Stiamo approntando un piano di controllo del territorio che coinvolga agricoltori, consorzi campestri, associazioni che ci aiutino a monitorare il territorio rurale, segnalandoci la presenza dei rifiuti. Tutto ciò anche grazie a risorse regionali destinate alla pulizia di strade rurali messe a disposizione quest’anno cui ci siamo candidati. Questo finanziamento prevede ben 90mila euro per la bonifica dell’amianto e 70mila per altri tipi di rifiuti».

E la sicurezza nelle campagne?

«Siamo in contatto con le forze dell’ordine, con le quali periodicamente ci sentiamo per ragguagli. Proprio prima della campagna olivicola abbiamo concordato con il commissariato delle azioni strategiche anche se questo lavoro non è di competenza dell’amministrazione comunale, perciò non possiamo entrarvi più di tanto. Il nostro compito è soprattutto quello di segnalare questi problemi alle forze dell’ordine».

Altri obiettivi?

«Un altro obiettivo dell’amministrazione è la promozione del prodotto locale. Vorremmo ripetere lo short master sull’olio d’oliva, in collaborazione con l’Università, che abbiamo organizzato qualche tempo fa, puntando soprattutto sui giovani imprenditori agricoli.

Poi ho intenzione di far partire la promozione nelle scuole primarie della “Carta di Milano” dei bambini. Si tratta di una carta di intenti, redatta a conclusione dell’Expo di Milano, in cui i Paesi sottoscrittori si impegnano a diffondere tra le nuove generazioni la cultura dell’alimentazione sana e senza sprechi, dell’utilizzo dei prodotti a chilometro zero e non soggetti a trattamenti chimici».

Cosa ci dice, invece, a proposito dell’assessorato all’Ambiente?

«Innanzitutto vorrei menzionare i progetti di promozione delle buone prassi nello stile di vita. Si tratta di una serie di iniziative come “M’illumino di meno”, “L’ora della Terra”, “La giornata del camminare”, “La settimana della mobilità”, “Quartieri in Fiore(un concorso per il decoro urbano, ndr.) e la campagna “Io non spreco”, legata proprio al cibo. Tutto questo ovviamente è possibile coinvolgendo associazioni, comitati di quartiere, da cui ottengo sempre molta collaborazione e risposta positiva».

«Vorrei poi rimettere in sesto la consulta per l’ambiente, con l’aggiornamento delle associazioni ambientaliste che si sono costituite nel frattempo. Naturalmente sto seguendo (e decidendo di volta in volta come agire), la situazione del degrado e delle minacce ambientali, tra cui la questione FerLive, la situazione delle discariche, la bonifica dell’eco ambiente, l’inceneritore del Comune di Bari».

«Poi ovviamente c’è l’annoso capitolo dell’igiene urbana. Spero davvero che entro quest’anno, non so se a giugno o a settembre, riusciremo a sbloccare la situazione, ponendo le premesse serie per avviare sul nostro territorio la raccolta porta a porta. Tutto questo ovviamente sarà possibile quando si risolverà il nodo Sanb/Asv».

Altri obiettivi sull’ambiente?

«Un altro obiettivo imminente è approvare il piano del Parco di Lama Balice su cui stiamo apportando delle osservazioni che vengono dal PUMS, prima che venga approvato. Poi c’è anche il patto ambientale del Piano dell’Alta Murgia che è molto interessante, perché punta a rendere quella zona un luogo di sviluppo economico e sociale importante per tutto il territorio pugliese.

Per quanto riguarda l’igiene urbana stiamo predisponendo l’acquisto di compostiere di comunità per la raccolta differenziata e una delle prime sarà posizionata a Mariotto. E poi abbiamo un finanziamento dell’ex Provincia da utilizzare per realizzare un centro comunale di raccolta e riuso dei rifiuti a Bitonto, in zona artigianale».

Le novità dell’assessorato ai Beni Culturali?

«In questo periodo mi sto occupando di organizzare un convegno, insieme a diversi soggetti culturali tra cui l’Università di Bari, per celebrare i 190 anni dall’installazione a Bitonto del primo frantoio idraulico ad opera del francese Ravanas.

Poi c’è il discorso del regolamento di gestione del Torrione Angioino, della biblioteca comunale e degli altri beni culturali cittadini. Come anche bisognerà lavorare per la messa in rete di tutti i soggetti gestori dei beni culturali privati come ad esempio la galleria Devanna, il museo diocesano, il museo archeologico. Cercheremo di creare una cabina di regia da cui si potrà interagire creando dei vasi comunicanti. E di conseguenza promuovere la presenza di Bitonto come polo museale nel programma regionale».

Gli altri progetti imminenti di questo assessorato?

«Vorrei realizzare il catalogo online dei beni culturali di Bitonto da inserire all’interno del sito web del Comune che diventerebbe uno strumento indispensabile per chi vuole venire in visita a Bitonto. Poi sto seguendo il restauro dell’Immacolata di Porta baresana e le iniziative per il centenario della Prima guerra mondiale».

«Infine mi piacerebbe che Bitonto aderisse al progetto “Cinemadamare“, dato che abbiamo ricevuto la proposta a parteciparvi. Si tratta di un raduno di giovani filmmaker, una sorta di campus di cinema itinerante rivolto a studenti e professionisti del settore, che da circa 16 anni attraversa tutta l’Italia durante i mesi estivi. Sarebbe un’occasione per coinvolgere i giovani, stimolarli a conoscere la realtà in cui viviamo. Si realizzerebbe un bel movimento di ragazzi che parteciperebbero numerosi durante la settimana estiva in cui l’evento si svolgerebbe. Mi auguro davvero di riuscire a realizzare anche questo progetto, tenendo conto della spesa di 15mila euro che la partecipazione al progetto richiede. Siamo in fase di redazione di bilancio, perciò se riusciamo a trovare la cifra vi aderiremo».

venerdì 9 Marzo 2018

(modifica il 28 Giugno 2022, 21:06)

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Mario moeri
Mario moeri
6 anni fa

Invece assessore al personale degli impiegati del comune di bitonto cosa ha fatto per il personale se non soggiacere al nonnismo?