Si è svolta lunedì scorso, nella sede dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Bari, la conferenza stampa di presentazione del convegno “Le città del futuro, verso l’VIII congresso nazionale degli architetti italiani”, una giornata (che si svolgerà venerdì 2 febbraio a villa Romanazzi Carducci a Bari) che prepara all’ottavo congresso nazionale degli architetti italiani, in programma a luglio a Roma.
Sono intervenuti i componenti del direttivo della Federazione degli Ordini degli architetti di Puglia: Grazio Vitantonio Frallonardo (Bari), Serena Chiarelli (Brindisi), Massimo Prontera (Taranto), Giuseppe D’Angelo (Barletta-Andria-Trani), Rocco De Matteis (Lecce) e Nicola Giacomo Tramonte (Foggia). Presente anche il consigliere nazionale Massimo Crusi.
Massimo Prontera ha spiegato l’importanza dell’incontro di venerdì 2 febbraio, organizzato dalla Federazione pugliese con gli Ordini di Potenza e Matera, al Centro congressi di villa Romanazzi Carducci di Bari.
«Sono trascorsi ormai dieci anni dall’ultimo congresso e, stavolta, la scelta del Consiglio nazionale di raggiungere le regioni con un percorso itinerante, è un’occasione unica per affrontare tematiche che riguardano tutti e non solo gli architetti. Il convegno del 2 febbraio, inoltre, si concluderà con una tavola rotonda che potrà essere utile a strappare impegni concreti ai politici candidati a futuri amministratori del Paese» – ha spiegato Prontera.
È seguito l’intervento di Massimo Crusi, del Consiglio nazionale, che ha spiegato come è nata l’idea di realizzare una serie di incontri in quattordici macro aree lungo l’Italia. L’obiettivo è quello di raccogliere suggerimenti su temi fondamentali, direttamente dalle voci dei professionisti di ogni regione, per portarli al centro del dibattito politico. Gli argomenti sono numerosi, a partire dal problema strutturale del lavoro.
È necessario capire dove è possibile trovare nuovi sbocchi di impiego per i professionisti e, per questo, è necessario spingere il Governo ad avere visioni politiche unitarie che non si limitino a iniziative sporadiche.
«Il Consiglio nazionale – ha spiegato Crusi – vorrebbe che la partecipazione degli iscritti fosse l’essenza di tutto il percorso italiano, compreso il congresso di luglio a Roma, che non sarà l’atto finale bensì un altro punto di partenza, in una partecipazione di tipo circolare».
Giuseppe D’Angelo, presidente dell’Ordine di Barletta-Andria-Trani, ha sottolineato l’importanza dell’evento in quanto possibilità di discutere fra professionisti di due regioni. È l’ora di ribadire la necessità, da parte dei professionisti, di riappropriarsi dei propri ambiti di azione. È necessaria una politica che spinga alla qualità della progettazione fino a una tanto attesa legge sull’architettura.
Per dare valore concreto all’incontro di venerdì 2 febbraio sarà realizzato un documento, che riunirà le discussioni e le proposte emerse, da portare al congresso di Roma.