Il Bitonto continua ad incantare tutti. Incanta gli occhi di chi è neroverde da sempre e di chi invece era ieri per la prima volta allo stadio. Incanta gli occhi dei più piccoli in braccio ai loro genitori. Incanta l’orgoglio, la passione di un capitano, che uscendo dal campo, si batte più e più volte la mano sul petto all’altezza dello stemma neroverde. Ed in quei battiti vi è tutta l’essenza di una vita. Incanta lo sguardo commosso di una moglie in tribuna, il cui marito dedica il goal vittoria, con tanto di gesto a forma di cuore. Incanta infine il tifo di tutti i supporters neroverdi che con fierezza racconteranno di come l’ulivo bitontino sia il dominatore dell’intera Puglia.
Insomma, assistere al big match di ieri per tutti i presenti è stato un po’ come assistere al meglio che il calcio dilettantistico pugliese potesse offrire nella prima domenica di novembre. Bitonto-Gallipoli: per la vetta della classifica, per rivedere le proprie ambizioni, per costruirne delle nuove e per dare un segnale forte e chiaro a tutte le inseguitrici.
Non ha affatto deluso le attese infatti il match della nona giornata del campionato di Eccellenza pugliese. Ad un primo tempo equilibrato in cui il pari è stato il risultato più giusto, si è contrapposto un secondo tempo che, salvo la noiosa e confusa fase iniziale in avvio di ripresa, ha regalato una fucina di emozioni, tanto da rendere il match sconsigliato ai deboli di cuore. Al 59’ il Gallipoli gela il “Città degli Ulivi” grazie alla punizione di Scialpi, il quale, complice una deviazione da parte della barriera, spiazza Addario e porta in vantaggio i giallorossi. Una manciata di minuti più tardi, il Gallipoli cestina clamorosamente l’opportunità di ipotecare il match, calciando al lato a porta sguarnita all’interno dell’area di rigore. È l’episodio che scuote il Bitonto, che al 78’ trova la rete del pareggio, grazie al colpo di testa di Terrone su cross di Modesto. Passaseo interviene, ma quando il guantone del numero uno salentino respinge la palla, essa ha già varcato la linea. Il ‘degli Ulivi’ riprende fiato e si trasforma in una bolgia. Boglia che esplode definitivamente al minuto 83’, quando Moscelli insacca con freddezza glaciale il rigore del vantaggio neroverde, fischiato dal direttore di gara per fallo su capitan Modesto in versione slalomista con la difesa salentina.
Lo stesso Moscelli però due minuti più tardi è protagonista dell’episodio che lascia in dieci i suoi in un finale di gara da brividi. Al fischio finale però, è stata estasi neroverde, che ha potuto festeggiare alla sua maniera il primato in classifica impensabile sino a qualche mese fa.
La partita
Bitonto: Addario; Aprile, Camasta, Pagone; Bonasia, De Santis, Giancaspero, Terrevoli; Modesto, Manzari, Moscelli.
Gallipoli: Passaseo; Mauro, Turco, Greco, Puglia; Scialpi, Levanto, Sansò; Mingiano, Iurato, Monopoli.
La prima occasione del match, è di marca nero verde con Manzari che all’ 11’ di testa non riesce a trovare lo specchio della porta. Specchio della porta che tre minuti più tardi Moscelli non inquadra per una questione di millimetri col destro a giro sul secondo palo. Il Gallipoli controlla più che egregiamente ed impensierisce la retroguardia neroverde solo con le incursioni senza palla di Mingiano e Iurato, che però trovano pronto un attento Addario.
Nella ripresa la gara cambia volto. Dopo il primo quarto d’ora di noia, al 59’ gli ospiti passano grazie alla punizione di Scialpi, fortunato nel trovare la deviazione della barriera bitontina, che manda fuori tempo Addario. Lo stesso Addario è bravo qualche minuto più tardi a mandare in angolo un’altra punizione salentina dal limite. Fortunato è invece, quando Mingiano da posizione ottima ed a porta vuota, spreca tutto calciando sul fondo. Lo spavento scuote il Bitonto che al 78’ pareggia grazie alla torsione di testa del neo-entrato Terrone su crosso di Modesto. La traiettoria manda in tilt Passaseo, che quando sceglie di intervenire, lo fa quando la sfera ha già varcato la linea di porta. È’ 1-1. Passano cinque minuti ed il Bitonto raddoppia grazie al rigore di Moscelli, con Passaseo che indovina l’angolo, ma non riesce a neutralizzare l’angolatissima conclusione del fantasista barese. Lo stesso fantasista barese che due minuti più tardi lascia in dieci i suoi per il rosso rimediato per somma di ammonizioni. Nei quattro minuti di recupero finali, non accade più nulla, ed al triplice fischio è tripudio neroverde in campo e sugli spalti.