Cronaca

Omicidio Muscatelli, resta in carcere il pensionato che ha confessato di aver ucciso il ragazzo

La Redazione
Il carcere di Bari
Durante l'interrogatorio, l'anziano avrebbe dichiarato che non aveva intenzione di uccidere il giovane e che lo avrebbe accoltellato perché era stato colpito con un pugno
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Il gip del Tribunale di Bari Giovanni Anglana ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Gaetano Sesto, il pensionato bitontino che mercoledì scorso, in pieno centro a Bitonto, ha ucciso il 24enne Giuseppe Muscatelli, dopo un diverbio per motivi stradali. Resta così in carcere l’anziano reo confesso dell’omicidio che, nel corso dell’interrogatorio, ha ammesso di aver colpito con una coltellata il ragazzo, aggiungendo che avrebbe reagito ad un suo pugno ma non aveva intenzione di ammazzarlo. L’anziano, difeso dall’avvocato Angela Maralfa, è quindi detenuto nel carcere di Bari per il reato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi.

Il giudice ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare perché, alla luce della ricostruzione fatta dal pm Larissa Catella e sulla base dell’autopsia condotta sul corpo del ragazzo, è giunto alla conclusione che la coltellata è stata talmente violenta da dimostrare la volontà di uccidere e la pericolosità sociale dell’uomo.

La dinamica dei fatti è stata confermata dalle indagini svolte dai Carabinieri, con l’ausilio di alcuni testimoni oculari: Sesto avrebbe chiesto a Muscatelli di spostare la sua auto, ferma in strada a causa di un tamponamento. Dopo un diverbio il ragazzo avrebbe colpito con un pugno l’anziano che, a sua volta, ha reagito colpendolo con un coltello che custodiva in auto.

domenica 20 Agosto 2017

(modifica il 28 Giugno 2022, 22:54)

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fra diavolo
fra diavolo
6 anni fa

la realtà è che in giro ci sono troppi bulli che per la loro giovinezza e arroganza, mettono a disagio l'adulto ridicolizzandolo e magari anche oltraggiandolo come è successo al povero Gaetano Sesto. Questo signore, evidenzio, quando esercitava vigilanza nella nostra villa comunale, è stato più volte malmenato e minacciato da squadre di ragazzini senza scrupoli, sopportando varie lesione sul corpo e sul viso. Probabilmente per questi motivi aveva deciso di portare in tasca un temperino per difendersi e se così non fosse stato, avrebbe dovuto subire una ennesima violenza sulla sua persona. La mente umana, è un motore complesso che potrebbe anche incepparsi. Quindi concludo dicendo che sono stati sfortunati tutti e due.