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Al via ‘E!State Liberi’, il campo estivo organizzato da Libera Bitonto

Mariagrazia Lamonaca
Vincenzo Brascia (a sinistra) e Michele Abbaticchio durante la conferenza stampa di "E!state Liberi" nel chiostro di San Domenico
Dal 22 al 29 luglio una settimana ricca di eventi per i 19 ragazzi, provenienti da Brescia, che parteciperanno al campo
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Dal 22 al 29 luglio, il Presidio Libera di Bitonto ha organizzato il campo estivo “E!State Liberi” rivolto agli studenti. Non si tratta del solito campo estivo perché questa volta i ragazzi che parteciperanno saranno impegnati a vivere un’esperienza di impegno e formazione sui terreni e i beni confiscati alle mafie ed ora gestiti dalle cooperative sociali e dalle associazioni. L’obiettivo principale dei campi sui beni confiscati alle mafie è quello di diffondere una cultura fondata sulla legalità democratica e sulla giustizia sociale, che possa efficacemente contrapporsi alla cultura della violenza, del privilegio e del ricatto. Saranno diciannove i ragazzi e le ragazze che parteciperanno al campo, provenienti dall’Oratorio di Erbusco e dall’ITC di Chiari, in provincia di Brescia. I ragazzi saranno seguiti dai soci di Libera e dagli operatori delle associazioni “La Mandragora” e “Mowgli“. Lavoreranno nei terreni e nelle case confiscate alla mafia nella nostra città, primi fra tutti i due appartamenti di via Togliatti, uno dei quali, ora affidato in gestione alla cooperativa “L’anatroccolo“, è stato pesantemente danneggiato dai vecchi proprietari.

«La caratteristica fondamentale di “E!State Liberi” – spiega Vincenzo Brascia, coordinatore del Presidio Libera di Bitonto – è l’approfondimento e lo studio del fenomeno mafioso tramite il confronto con i familiari delle vittime di mafia, le istituzioni e gli operatori delle cooperative sociali e delle associazioni che gestiscono i beni confiscati».

Alla conferenza stampa di presentazione del progetto, ieri nel chiostro di San Domenico, ha partecipato anche il sindaco Michele Abbaticchio. «Ringrazio Libera perché – ha dichiarato – vi sentiamo sempre vicini quando si parla di cultura della legalità e dell’antimafia. Così come la cultura, l’antimafia sociale deve attraversare tutti gli assessorati e quindi deve essere trasversale. Ad esempio i lavori pubblici, ma anche i servizi sociali, l’istruzione e persino l’urbanistica (dove confluiscono questioni di marginalità sociale) vanno ad incidere su un piano strutturato di antimafia sociale. Ecco perché gli interventi di Libera non possono ritenersi completi se non sono presenti alcuni attori istituzionali, in primis le scuole. Bisogna combattere il fenomeno delle cosiddette scuole ghetto e sarà nostra cura lavorare in questa direzione, chiamando innanzitutto a raccolta i dirigenti scolastici bitontini» – ha concluso Abbaticchio.

L’esperienza del campo avrà tre momenti di attività diversificate. La prima sarà l’attività agricola, con particolare attenzione alla coltivazione della canapa che, come ha spiegato Claudio Gravinese (presidente dell’associazione “Mowgli”), sta vivendo una vera e propria riscoperta, grazie alle sue enormi potenzialità e possibilità di impiego in più campi. In concomitanza all’attività agricola, sarà svolta l’attività di risistemazione del bene confiscato, ove necessario. Poi ci sarà la formazione, grazie ai diversi eventi culturali programmati. Infine l’incontro con il territorio per uno scambio interculturale. Giovedì 27 i ragazzi si sposteranno sulla spiaggia di Monopoli per una esperienza di volontariato in spiaggia, insieme ai componenti della Rete delle Organizzazioni Area Disabilità, a cura del CSV di Bari. Ogni sera, invece, sono previsti momenti di approfondimento culturale, tra cui presentazioni di libri o spettacoli teatrali, che si svolgeranno tra il Torrione, il chiostro di San Domenico e Villa Sylos. Programmata anche una biciclettata tra i beni confiscati alla mafia e il centro storico di Bitonto.

mercoledì 19 Luglio 2017

(modifica il 28 Giugno 2022, 23:06)

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