Politica

La carica dei diciannove. Ma Palombaio avrà finalmente un rappresentante in consiglio?

Tommaso Cataldi
Alcuni dei "santini" dei candidati sindaco di Palombaio
Tanti i cittadini della frazione, un terzo dei quali under 30, candidati alle amministrative dell'11 giugno
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Sono ben diciannove i candidati consiglieri di Palombaio in corsa alle prossime elezioni amministrative. Ovvero il 4 per cento del numero totale dei candidati: 443.

Nulla di strano, anche perché ciascuno è libero di candidarsi a rappresentare la sua comunità. Se non che, nelle ultime tornate elettorali, la maggior parte dei voti dei palmaristi è andata a candidati consiglieri di Bitonto e Mariotto. Risultato: tre volte su quattro, i cittadini di Palombaio non sono riusciti ad eleggere un rappresentate della loro frazione nell’assise comunale, con la conseguenza di non avere un proprio referente a Palazzo di Città, al quale rivolgersi per cercare di risolvere i problemi piccoli e grandi della frazione. Nel 2012 solo Gaetano De Palma, residente an Mariotto, fu eletto consigliere con 499 voti, e an Mariotto c’erano pochissimi candidati.

Quest’anno i candidati palmaristi sono diciannove. Partiti, movimenti e liste civiche hanno “pescato” a Palombaio, aspirando ad un ampio consenso che aumenti le chance di far sedere un proprio candidato in consiglio comunale.

Molti dei candidati di Palombaio, un terzo dei quali sotto i trent’anni di età, si affacciano per la prima volta alla politica. Tutti si fanno portatori di una radicale idea di cambiamento, di svolta, per invertire le sorti di Palombaio. Ma, al di là di questo generico proclama, volti e soprattutto programmi dei candidati hanno avuto scarso spazio in questa campagna elettorale alle ultime battute. Com’è possibile in questo modo racimolare voti, basandosi soltanto sulla sfera familiare e delle amicizie? Qualcuno già lancia una provocazione per le amministrative del 2022: «Tra cinque anni potremmo costituire una nostra lista civica per far sì che i 1700 voti utili rimangano a Palombaio, così da avere con certezza un nostro rappresentate».

L’auspicio dei palmaristi è che questo entusiasmo elettorale (senz’altro lodevole, per carità!) non si spenga il giorno dopo le votazioni, facendo tornare giovani e meno giovani al disinteresse per la vita politica della comunità. La politica è un seme che va coltivato giorno dopo giorno, con dedizione e sacrificio, perché possa dare frutto.

venerdì 9 Giugno 2017

(modifica il 28 Giugno 2022, 23:26)

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fra diavolo
fra diavolo
6 anni fa

Appunto. Cosa cambierebbe con uno o più consiglieri specialmente inesperti. Mah!!!