Politica

Garantire il lavoro anche a livello locale: la priorità di Roberto Toscano

Mariagrazia Lamonaca
Roberto Toscano si presenta
Ieri la presentazione del secondo dei tre candidati alle primarie del centrosinistra
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È stato l’avvocato Roberto Toscano al centro del secondo appuntamento organizzato nella sede di Sinistra Italiana per presentare i tre candidati alle primarie della coalizione di centrosinistra alle prossime amministrative. La coalzione è formata da Governare il Futuro, Insieme per la Città, Laboratorio, Pd, Psi e Sinistra Italiana.

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Giuslavorista, da sempre impegnato nelle tematiche del lavoro, proprio su questo punto Toscano ha concentrato tutte le sue energie nell'avventura politica in cui si è lanciato: «Faccio parte di organizzazioni sindacali da ormai quasi trent'anni, anche a livello nazionale, in particolare nell'impiego pubblico, ma seguo anche aziende e organizzazioni imprenditoriali. Il campo del lavoro è sempre stata la mia passione, quindi voglio che il senso di questo mio impegno sia legato principalmente alle tematiche dello sviluppo delle attività produttive e del lavoro».

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«In queste ultime settimane, recandomi all’interno di aziende, gruppi associativi di vario livello ma anche per le strade – ha raccontato – ho ascoltato una grande preoccupazione, soprattutto inerente ai problemi che girano intorno alla crisi economica iniziata nel 2007. È importante quindi partire da questo, perché dopotutto, come ci ricorda la sede del partito (Si) dove adesso ci troviamo, che fa parte della coalizione per la quale mi candido, non possiamo non inserire il lavoro ed il sociale tra le nostre priorità».

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Ma chi ha più bisogno d’impegno e aiuto da parte della politica? Toscano si è soffermato sugli effetti del jobs act e della precarietà lavorativa generata da questa manovra.

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«Osservando il mondo del lavoro, penso che debba essere aiutato il lavoratore nelle sue tutele e nelle sue garanzie, migliorando le condizioni di lavoro e la sicurezza sul lavoro. Qualcuno potrebbe obiettare che se aiutiamo solo chi è già nel mondo del lavoro rischiamo di lasciare fuori chi ancora non lo è, come ad esempio i giovani e le donne che lo cercano ma che, a causa di quelle garanzie, faticano a trovarlo. Ma è questo che ci hanno insegnato: smantellare le tutele per creare una maggiore mobilità lavorativa e sociale, una maggiore flessibilità. Questo può essere certamente un vantaggio ma solo nel momento in cui lo Stato garantisce una vera flessibilità e non l’attuale precarietà lavorativa. Secondo me non ci preoccuperemmo neppure tanto degli effetti del Jobs act se avessimo intorno un sistema che favorisse facilmente il reperimento di nuovo lavoro per chi lo perde: insomma un “employement act”. Quindi penso che la vera missione della sinistra moderna sia quella di assicurare a tutti pari opportunità, con un'attenzione particolare ai più deboli e ai meno abbienti e andando a valorizzare soprattutto i meriti».

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Anche a livello locale Toscano propone di rivedere tutto il sistema, andando a creare una maggiore flessibilità, attraverso la creazione di Laboratori del Lavoro.

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«Secondo me, anche a livello locale, gli enti dovrebbero preoccuparsi dell’attuale precarietà lavorativa dei nostri giovani e risolvere questa situazione sfruttando tutte le possibilità che oggi il sistema comunitario offre, come i finanziamenti per nuove esperienze di impresa. Insomma, attraverso un collettore in cui far confluire imprese, organizzazioni imprenditoriali, esperti di formazione professionale, esperti di finanziamenti, creare una rete, anche a livello locale, che si trasformi in un vero e proprio laboratorio del lavoro, soprattutto in quelle zone in cui si avverte maggiormente il problema dell'impiego. E per individuare le zone più bisognose di aiuto, ci si potrebbe avvalere dell'ascolto sul campo, attraverso associazioni apposite che si occupino di questi problemi a livello locale. Inoltre, secondo me, bisogna agire in modo da favorire il reinserimento sociale e lavorativo anche delle famiglie indigenti, alla condizione, però, che accettino di lavorare e di reinserirsi nel sociale, invece di pretendere esclusivamente forme di assistenzialismo» ha concluso Toscano.

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giovedì 23 Febbraio 2017

(modifica il 29 Giugno 2022, 0:16)

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