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“Cronisti in rosa”, il contributo della scuola media “Anna de Renzio”

La Redazione
Gli articoli di Angelica Marrone ed Evans Pericoli
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PRIMO ARTICOLO
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Finalmente Bitonto è divenuta una delle ambite tappe del Giro d’Italia. Il 18 Maggio, infatti, la città degli ulivi è stata sede d’arrivo della tappa e, tra impegni e servizi, si è colorata di rosa.
rnE’ stata un’importantissima giornata sportiva, occasione unica e irripetibile per rilanciare l’immagine di Bitonto. L’arrivo è avvenuto alle 17.15 circa, proprio sotto Porta Baresana, tra gli applausi e le grida della gente commossa.
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rnIL vincitore Tyler Farrar sembra l’erede naturale di Super Mario Cipollini e ha subito dichiarato: "Non credo di meritare ancora questi accostamenti, certamente sono entusiasta di questa bellissima vittoria, in un ambiente così caldo. Tento di impormi in ogni tappa, purtroppo non sempre la fortuna gira dalla mia parte. Oggi, fortunatamente, dall’ammiraglia ci hanno spiegato tutte le insidie dell’ultimo chilometro e sono arrivato in ottima posizione per vincere abbastanza agevolmente".
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rnIl Giro d’Italia è una delle più importanti manifestazioni per dimostrare la propria sportività e la conoscenza dei principi del fair play: i concetti d’amicizia, il rispetto delle regole, la lotta contro l’imbroglio, contro le astuzie al limite della regola, la lotta al doping, alla violenza (sia fisica che verbale), allo sfruttamento, alla diseguaglianza delle opportunità, alla commercializzazione eccessiva e alla corruzione
. Questi sono principi che non vanno solo pensati, ma soprattutto applicati in ogni sport, quindi anche nel ciclismo.
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rnFin dall’antichità, essendo uno strumento utile ai più poveri, la bicicletta ha rappresentato un elemento di evasione, la possibilità di autonomia nello spostamento per raggiungere mete fisiche e immaginarie, in un rapporto diretto con le proprie capacità e l’ambiente. E’ uno strumento che nei sogni simboleggia l’equilibrio che può essere mantenuto solo continuando ad avanzare, scegliendo il percorso, decidendo l’andatura.
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rnPer tutte queste caratteristiche, la bicicletta si qualifica come un mezzo molto legato all’indipendenza, all’autonomia e alla responsabilità individuale, oltre che alla ricerca del piacere della socializzazione. Simbolicamente rappresenta il procedere nel cammino della vita e nel processo di individualizzazione, contando sulle proprie forze e possibilità, prendendo decisioni in autonomia, non facendosi troppo condizionare da ciò che pensa o fa chi ci sta intorno.
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E finalmente la città degli ulivi è entrata a far parte del mondo del ciclismo trovandosi su un palcoscenico che Bitonto si è guadagnata a pieno merito.
rnANGELICA MARRONE
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SECONDO ARTICOLO
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Dopo aver superato l’avventurosa prima settimana del Giro d’Italia, le ripide e difficoltose salite, ma soprattutto il mal tempo, i corridori sono arrivati finalmente al Sud, dove sono stati accolti dal caldo sole della Puglia e dalle grida festose dei bambini e dei numerosi tifosi che sventolavano bandierine rosa.
rnUn respiro di sollievo per tutti, dopo le sguazzate nel fango o nell’acqua gelida delle pozzanghere dell’Olanda!
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rnE’ stata davvero affascinante questa 10° tappa del Giro, dove l’australiano Tyler Farrar ha conseguito e festeggiato la vittoria.
rnNon riesco ancora a immaginare cosa si provi nel vincere una tappa del Giro, e soprattutto una come questa: infatti Avellino dista da Bitonto circa 220 Km e… non tutti sono in discesa! Ma i corridori non si sono persi d’animo, pensando ai numerosi premi che attendevano i primi arrivati al traguardo posto in prossimità della storica Porta Baresana.
rnNella mente di quasi tutti i concorrenti vagava qua e là il timore per le salite della Puglia, ma come ben si sa, dopo una salita c’è sempre una discesa! Certamente sarà stato di aiuto il sentirsi sfiorare dalla brezza primaverile che accarezza il viso e il dolce e inebriante profumo dell’olio di questa storica, antica città.
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rnAnche senza fiato, con la gola secca e con le ultime stille di energia nei muscoli, il 25enne Tyler è riuscito a sconfiggere la gravità arrivando al traguardo come un fulmine, seguito dall’italiano Fabio Sabatini.
rnCosì come i due corridori si sono impegnati per raggiungere questa posizione, anche Bitonto ha mostrato grandi capacità organizzative e di accoglienza, vivendo pienamente questo giorno memorabile di cui andrà per sempre fiera.
rnUn giorno di cui essere orgogliosi, che rimarrà dentro i nostri cuori, e che ha fatto conoscere la bella Bitonto per come è in realtà: attiva, pulita, ospitale e sportiva.
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EVANS PERICOLI

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venerdì 21 Maggio 2010

(modifica il 29 Giugno 2022, 15:36)

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