Si addensano nubi scure e preoccupanti sulla prossima partecipazione dell’Us Bitonto al suo primo campionato professionistico di Serie C. Secondo quanto riporta l’informato sito web “gianlucadimarzio.com” infatti i neroverdi sono sotto l’occhio della Procura della Federcalcio per la presunta combine del 5 maggio 2019 relativa alla gara Picerno-Bitonto, ultimo match valido per la stagione 2018-2019, terminata 3-2 per i lucani che vennero poi promossi in C.
La Procura federale ha disposto il rinvio a giudizio per il Bitonto e per i calciatori Patierno, Picci, Anaclerio, Vincenzo De Santis, Fiorentino e Montrone, nonché per i dirigenti Nicola De Santis, Francesco Rossiello, Paolo D’Aucelli e per il direttore generale lucano Vicenzo Mitro.
Da quanto emerso nel dispositivo, pare che i giocatori del Bitonto abbiano concordato la somma complessiva di 25 mila euro da distribuire tra i tesserati. Si sottolinea che i neroverdi sono stati deferiti per responsabilità diretta e, se condannati, rischierebbero di retrocedere d’ufficio in Serie D.
La società Us Bitonto risponde su Facebook
L’U.S. Bitonto Calcio, con riferimento alla notizia diffusasi nelle ultime ore su alcuni organi di stampa nazionali, relativamente al rinvio a giudizio, da parte della procura federale, di alcuni tesserati e della società, sul presupposto di una responsabilità diretta nella presunta combine relativa alla partita Picerno – Bitonto disputatasi il 5 maggio 2019, si dichiara assolutamente attonita. La società ribadisce la sua assoluta e totale estraneità ai fatti.
Alla luce di quanto emerso dai documenti della Procura Federale, l’U.S. Bitonto Calcio tiene a precisare che si difenderà nelle opportune sedi affinché venga fatta chiarezza sulla propria estraneità e per dimostrare come il suo operato sia stato sempre improntato sul rispetto e sulla condivisione dei valori di lealtà ed etica sportiva.
In attesa che la giustizia penale e sportiva facciano il loro corso e tutto venga chiarito, l’U.S. Bitonto Calcio annuncia che osserverà il silenzio stampa, fin quando non verrà fatta maggiore chiarezza.
un altro gioco politico nello sport
Purtroppo questo tipo di combine nel calcio ci sono. Se si parla di cifre precise e di nomi precisi allora il fatto è accaduto. Giusto che il Bitonto non retroceda ma che vengano puniti dirigenti e calciatori con radiazione e responsabilità penale.
Punizione dei colpevoli e non della società. Noi tifosi non lo meritiamo. Radiazione ai dirigenti. Ci vuole etica sportiva.
Questo è lo sport. Dovrebbero insegnare i valori ai nostri figli e poi si svendono la dignità per pochi euro a testa.
Considerando che c'è anche il fratello di un assessore bitontino che si vende per pochi soldi allora la dice lunga.
Ricottari
Paolo daucelli è sempre stato in uomo arrogante. Mi spiace dirlo. Non ha mai avuto grandi capacità ma almeno si mostrava come persona rigida e onesta. E si scopre questo. Disgustato dall'ipocrisia. Chiedo scusa ma è solo un parere personale.
Il Presidente si assuma le responsabilità di questo scempio per noi tifosi. A casa giocatori, dirigenza e segretario che uccidono il calcio. Dopo una storica promozione non ce lo meritiamo. Gente indegna.
…sarebbe meglio andarci piano con questo tipo di commenti..la questione è tutta da provare
Vanno arrestati i responsabili. Basta essere presi in giro. Non seguirò più la squadra
D' Aucelli fratello del consigliere. Bitonto merita questa gente. A voi idioti che li votate.
Mah io dico che rovinare una società, una tifoseria, una città per avere qualche centinaio di euro a testa non è solo da criminali ma lo trovo anche molto stupido da parte di questa gente. Pezzenti.
Dovremmo costituire un comitato cittadino ed esercitare un'azione civile nei confronti dei responsabili per danno di immagine ad una città.
Non ho capito perché ve la prendete con il segretario che non ha preso soldi ha solo omesso di denunciare. È solo uomo-zerbino della società.