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Capodanno, la festa si è spostata a tavola: spesi 300 milioni dai pugliesi

La Redazione
Lenticchie regine della tavola di Capodanno
Solo il 14% ha cenato fuori casa. Disdette per alloggi e cenoni anche negli agriturismi
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Con lo stop a veglioni, concerti in piazza e discoteche, la festa di Capodanno si è spostata a tavola: per il cenone di fine anno i pugliesi hanno speso 300 milioni di euro per cibi e bevande, il 52% in più rispetto allo scorso anno segnato da uno stretto lockdown. È quanto emerge dall’elaborazione di Coldiretti Puglia, sulla base dell’indagine Coldiretti/Ixe’ sul bilancio del Capodanno 2022 segnato dalla rapida risalita dei contagi e dal diffondersi della variante Omicron, che ha spinto più di 8 cittadini su 10 (83%) a festeggiare in casa per prudenza o necessità. A tavola si è registrata una presenza media di 6,3 persone, quasi il doppio rispetto allo scorso anno (3,7 persone) condizionato dal limite di massimo due ospiti non conviventi. Ma sono molto lontane le tavolate da quasi 9 persone del periodo pre pandemia.

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Solo il 14% dei pugliesi – rileva la Coldiretti regionale – ha deciso di festeggiare al ristorante, in trattoria e negli agriturismi. Questi ultimi soffrono anche per le disdette last minute nei pernottamenti, con percentuali che secondo Terranostra Puglia hanno superato anche il 60%, costringendo molte strutture a chiudere.

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Per consolarsi, gli italiani si sono buttati sul cibo: lenticchie in primis, presenti nell’80% dei menu con la speranza che portino fortuna; pesce nazionale (soprattutto alici, vongole, sogliole, triglie e seppie) ma anche frutta, con il 93% dei pugliesi che ha puntato su quella a chilometro zero. Addio invece alle mode esterofile del passato come il consumo di frutta fuori stagione importata dall’estero (crollo del 20% rispetto alle feste di fine anno di cinque anni fa). Il 95% dei commensali, in casa e al ristorante, quest’anno ha preferito prodotti nazionali per la qualità ma anche per sostenere l’economia e il lavoro ed aiutare il Paese a superare le difficoltà generate dalla pandemia.

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La maggioranza delle tavole è stata imbandita con menu a base di prodotti o ingredienti Made in Italy, con una spesa stimata in 120 milioni di euro per pesce e carni (compresi i salumi); 70 milioni per spumante, vino e altre bevande; 32 milioni per i dolci; 40 milioni per ortaggi, conserve, frutta fresca e secca; 21 milioni per pasta e pane; 17 milioni per formaggi e uova.

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domenica 2 Gennaio 2022

(modifica il 4 Luglio 2022, 17:13)

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