Attualità

Gli alunni di Bitonto chiamano, il presidente della Repubblica risponde

Annarita Cariello
La lettera di risposta della Segreteria del presidente Mattarella agli alunni di quarta A della scuola primaria Cassano
Sergio Mattarella ha inviato una lettera ai bambini della quarta A della primaria Cassano, che gli avevano scritto in occasione della sua rielezione a capo dello Stato
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Ieri mattina è stata consegnata una lettera davvero speciale al professor Saverio Pansini, irigente scolastico dell’istituto comprensivo Cassano- de Renzio di Bitonto. Mittente: Consigliere Direttore dell'ufficio di segreteria del Presidente della Repubblica, Simone Guerrini. Il segretario personale del capo dello Stato Sergio Mattarella ha risposto alle lettere inviate dagli alunni della scuola primaria Vito Felice Cassano, ringraziandoli "per le belle parole di stima e per aver reso partecipe il Presidente delle vostre riflessioni e delle speranze nella realizzazione dei vostri sogni".

Una notizia sorprendente per il preside Pansini che – come ha raccontato a BitontoLive il maestro Carmelo Bacco, promotore dell'iniziativa – «è saltato letteralmente dalla poltrona, si è fiondato nella classe quarta A per esprimere la sua ammirazione per gli alunni e per ringraziarli per quello che sono riusciti a fare. I bambini sono rimasti stupiti perché non si aspettavano una risposta proprio dal presidente della Repubblica!».

A divulgare la notizia sui social ci ha pensato il maestro Carmelo, che ha postato l'immagine della lettera di risposta del presidente della Repubblica, raccontando l'episodio che ha portato a questo incontro “ravvicinato”, seppur solo epistolare, tra Mattarella e gli alunni bitontini.

Il maestro Bacco ha poi spiegato a BitontoLive tutto l'antefatto, specificando come la lettera al capo dello Stato sia stato l'ultimo, seppur il più importante, tassello di un percorso formativo che, secondo il suo metodo d’insegnamento ormai consolidato, punta a coinvolgere i più piccoli anche in tematiche importanti e complesse della vita sociale e civica del nostro Paese.

«Questa autorevole lettera di risposta alle tante lettere che hanno scritto i bambini della quarta A della scuola primaria Cassano – spiega – non arriva per caso. C'è stato tutto un lavoro didattico e civico che è cominciato all'inizio dell'anno scolastico. Abbiamo iniziato a parlare di civismo partendo dalla Dichiarazione dei Diritti dei Bambini, per poi passare alla Dichiarazione dei Diritti Umani e poi ci siamo innestati nella seconda settimana dell'Educazione Civica che quest'anno avrà il suo culmine nella settimana dal 25 aprile al 1° maggio e che anche il nostro Comune ha abbracciato. Quest'anno la Settimana Civica è dedicata a David Sassoli, il compianto presidente del Parlamento europeo, e si chiama "Protagonisti, non spettatori". La mia scuola ha aderito a quest’iniziativa, tutte le scuole bitontine lo hanno fatto e ci saranno diverse manifestazioni in tutta la città».

«Alle lettere – ha continuato il maestro Carmelo – ci siamo arrivati dopo un lavoro annuale che è culminato proprio con l’elezione del presidente della Repubblica. Quest'anno avevo come obiettivo quello di creare un percorso che portasse dall'elezione del presidente della Repubblica a quella del nuovo Consiglio comunale di Bitonto, che avverrà con le amministrative del 12 giugno prossimo, per cercare di avvicinare i bambini al mondo della Costituzione. Abbiamo approfondito innanzitutto i capisaldi del titolo II della Costituzione della Repubblica che parlano del presidente, dall'articolo 83 al 91. Poi abbiamo cercato di capire chi può diventare presidente della Repubblica, che qualità dovrebbe avere e qual è il meccanismo che porta alla sua elezione. La grande attenzione mediatica che si è sviluppata intorno alla rielezione del presidente Mattarella, quest'anno come non mai, ci ha aiutato molto in questo, perché abbiamo visto i filmati delle varie elezioni fino all'ultima proclamazione ufficiale. È scattata nei bambini, su mia sollecitazione, una molla che ha portato a scrivere delle lettere a gennaio scorso, letterine molto semplici in cui esprimevano l'augurio per l'elezione e anche le aspettative che ciascuno aveva nei confronti dello Stato. Queste lettere sono state scritte in classe, poi messe in bella copia e inviate con una raccomandata alla Presidenza della Repubblica». 

Il primo artefice e il primo fan dell'iniziativa, dunque, è stato proprio lui, il maestro Carmelo Bacco, che con entusiasmo ha commentato: «Nessuno credeva che avremmo avuto una risposta, io ci credevo, ed è arrivata. Il preside è stato entusiasta della notizia perché la lettera è arrivata a scuola ed è stato proprio lui a leggerla. Le frasi che arrivano dalla Presidenza della Repubblica sono belle e significative non solo per la nostra scuola ma per tutte le scuole: non è una cosa che deve esaltare solo noi ma esalta tutta la scuola italiana e quella bitontina, perché tutte le nostre realtà scolastiche sono belle e valide e portano verso la direzione del civismo».

Ma cosa c'era scritto nelle letterine degli alunni bitontini? Richieste semplici ma non per questo banali. Certo, desideri di bambini ma soprattutto aspettative serie e importanti per il miglioramento del Paese. In primis una maggiore attenzione per la salute del Pianeta e azioni più incisive per aumentare la raccolta differenziata, ridurre l'inquinamento atmosferico, svuotare le arterie cittadine dallo smog delle auto. E poi più aree verdi per tutti, parchi gioco e piste ciclabili, ma anche attenzione alla sicurezza, con l'implementazione delle forze dell'ordine per strada "per combattere i malviventi", e maggiore impegno per garantire un lavoro certo e duraturo per tutti, per vivere una vita dignitosa in ogni contesto sociale. E ancora scuole moderne e sicure, accoglienza verso chi è diverso o lontano dal proprio Paese d'origine, punizioni giuste per chi getta rifiuti per strada o abbandona il proprio animale domestico.

C’è stato anche chi ha espresso una richiesta più personale, come uno stipendio più alto per i propri genitori; e chi ha rivolto elogi e parole di apprezzamento verso il presidente Mattarella, "una persona buona e onesta, saggia e rispettosa verso i cittadini, un nonno che guarda con attenzione al nostro futuro".

E infine un sogno, il più bello: "Caro presidente Mattarella, vorrei un Paese più gentile e più accogliente, senza razzismo, discriminazioni, violenze e disuguaglianze. Siamo tutti uguali e nessuno merita di soffrire".

 

 

giovedì 14 Aprile 2022

(modifica il 4 Luglio 2022, 16:42)

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