Attualità

La Forza delle Donne mette radici anche a Bitonto

Mariella Vitucci
Marisa Valecce e Krizia Colaianni
Ieri sera la nomina della referente territoriale, Marisa Valecce. La presidente Krizia Colaianni parla dell'associazione che aiuta le donne vittime di violenza
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In cinque anni si è diffusa a macchia d’olio, da Bari all’intera Puglia e alla Basilicata, poi al Lazio e alla Sicilia, ed ora anche in Valle d’Aosta. La Forza delle Donne è “contagiosa”: l’associazione sta seminando anticorpi alla violenza commessa sulle donne, molto spesso per mano di uomini che hanno “le chiavi di casa”. Nel 2021 ci sono stati 118 femminicidi, di cui 102 in ambito familiare affettivo e 70 per mano del partner o ex partner.

Ieri sera a Bitonto è stata nominata la referente territoriale de La Forza delle Donne, Marisa Valecce, nell’incontro ospitato dall’associazione L’Anatroccolo.

«Una buona partecipazione, sono certa che Bitonto saprà dare il suo contributo alle nostre battaglie», commenta a BitontoLive la presidente de La Forza delle Donne, l’avvocata Krizia Colaianni. Insieme a lei è intervenuta Tiziana Cucci, anche lei avvocata e referente della seconda sede barese dell’associazione in via Calefati 410, in un immobile confiscato alla mafia. La prima sede resta a Santo Spirito, che per i bitontini non è un quartiere di Bari ma la loro amata marina, in via Fratelli Mannarino 45.  

«Con le nostre “sentinelle” sul territorio – sottolinea Colaianni – vogliamo dare punti di riferimento e far crescere il livello di attenzione verso campanelli d’allarme sottovalutati o addirittura ignorati: la violenza verbale e psicologica, lo stalking, che non fanno meno male dei lividi e delle percosse. Sono contenta di vedere una partecipazione crescente, che abbraccia anche le giovanissime e le donne più mature, quelle di un’altra generazione che considerava tabu la violenza domestica, un fatto privato su cui c’era totale omertà».

La Forza delle Donne non è un centro anti violenza ma un’associazione no profit sostenuta dai contributi degli associati e dalle offerte di terzi, che aiuta le donne vittime di violenza domestica, maltrattamenti o stalking, fornendo supporto morale, legale e psicologico. C’è un gruppo whatsapp di mutuo aiuto, oltre a due sportelli di ascolto attivi nei municipi di Bari Palese e Picone Poggiofranco.

«Alcune socie che noi definiamo "socie risorse" – spiega Krizia Colainanni – sono donne che si sono associate dopo aver superato, con il nostro supporto, un passato difficile, donne che sono state maltrattate o abusate o ignorate, che oggi aiutano le altre per affrontare quella vita che per loro non è stata facile; donne che hanno comunque un passato difficile e donne che purtroppo tale hanno ancora il presente. Abbiamo cercato di far comprendere quanto il modo migliore per cambiare le cose fosse iniziare da se stesse. Guardare indietro faceva troppo male, guardare avanti faceva troppa paura, ma hanno scelto di guardare avanti, con l'associazione accanto. Hanno ritrovato altre donne, iniziato a sentirsi più comprese, più forti e mai più sole, riconoscendo nell’aiuto condiviso la chiave giusta per ritrovare in se stesse il coraggio perso».

Le donne che si rivolgono all’associazione chiedono aiuto per sé e i propri figli, soprattutto se minori, e tutela legale. Vengono assistite gratuitamente, laddove possibile con istanza di ammissione al patrocinio a spese dello Stato. A questo intervento si accompagna quasi sempre l'assistenza psicologica, a volte anche medica.

E da quest'anno è partito un progetto di educazione che vede “in cattedra” gli esperti de La Forza delle Donne, dalle primarie fino alle superiori, per parlare di parità di genere, violenza di genere, bullismo, cyberbullismo, catcalling, uso dei media e dei dispositivi informatici.

«Per educare al rispetto, che è il primo antidoto alla violenza», sottolinea Krizia Colaianni.

 

mercoledì 1 Giugno 2022

(modifica il 4 Luglio 2022, 16:28)

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