Nel pomeriggio di ieri, a Bitonto, i carabinieri della stazione di Acquaviva delle Fonti hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di tre soggetti, indagati per furti aggravati di auto.
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Nell’ordinanza, emessa dal gip del Tribunale di Bari su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo pugliese, vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza a carico dei tre bitontini, a seguito di accertamenti compiuti nel corso delle indagini preliminari. Secondo l’accusa gli indagati, T.G. 53enne, M.O. 48enne, S.V. 42enne, tutti di Bitonto, avrebbero consumato, in concorso tra loro, dieci furti e due tentati furti di autovetture parcheggiate nel centro abitato di Acquaviva delle Fonti e, in un’occasione, a Castellana Grotte.
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I provvedimenti scaturiscono da un’indagine avviata ad aprile scorso, a seguito della denuncia del furto di un veicolo presentata alla stazione dei carabinieri di Acquaviva delle Fonti, e condotta dai militari fino a settembre. In particolare, dalla visione delle immagini di videosorveglianza di un esercizio commerciale vicino al luogo dove si era consumato il primo furto, i militari sono riusciti ad individuare l’auto utilizzata: un’utilitaria di colore nero. Grazie a mirati servizi di osservazione, supportati da attività tecnica di geo localizzazione, i carabinieri hanno quindi indentificato l’utilizzatore del veicolo e i suoi complici, ricostruendo tutti i loro spostamenti e il modus operandi, anche grazie alle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza presenti nelle aree in cui sono state rubate le autovetture. Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal gip, allo stato attuale (fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa), i tre indagati bitontini si sarebbero resi responsabili di dieci furti e di due tentativi di furto d’auto, tra febbraio e settembre 2021, sempre tra le 4 e le 6 del mattino.
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Nel corso delle indagini, il 16 settembre scorso, tutti e tre gli indagati erano stati già arrestati dai militari di Acquaviva delle Fonti, in flagranza di reato, perché sorpresi subito dopo aver rubato un’auto a Gioia del Colle. In quella circostanza, due degli indagati avevano tentato la fuga a bordo del veicolo rubato e furono inseguiti per oltre 40 chilometri, fino a raggiungere la provinciale Sannicandro-Bitetto dove, a causa della forte velocità, avevano perso il controllo del mezzo, andando a schiantarsi contro un albero di ulivo lungo il ciglio stradale. Il terzo complice, con funzioni di palo, era stato sorpreso a bordo dell’utilitaria nera utilizzata per i colpi.
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I tre, due dei quali gravati da recidive specifiche, sono stati condotti nel carcere di Foggia.
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