Politica

Bitonto assente a Casa Sanremo, Mangini: «Il marketing territoriale non è questione commerciale»

Annarita Cariello
Rino Mangini
L'assessore risponde alle accuse lanciate su facebook e spiega la sua visione di marketing turistico e culturale
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Tutto è partito da un post condiviso su facebook, da parte dell'ingegnere bitontino Luca Scaraggi (esponente della lista civica "Progetto Comune" nelle elezioni del 2018, poi aderito a "Italia in Comune") sulla partecipazione del Comune di Noicattaro alla vetrina di Casa Sanremo durante la settimana del festival canoro. Nel post, Scaraggi condivideva l'entusiasmo del sindaco Raimondo Innamorato che, insieme agli assessori allo Sviluppo del territorio Germana Pignateli e Vito Santamaria, erano riusciti a portare il proprio Comune in una delle più importanti e ambiziose iniziative nazionali per presentarne territorio e le peculiarità e ottenendo lo stupore del pubblico presente e di quello collegato a casa.

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Una partecipazione, quella del Comune di Noicattaro, proposta come ottimo esempio di marketing territoriale a beneficio dell'intero territorio, con una visibilità ampia e altamente positiva come solo la televisione italiana, nella settimana forse più importante per una buona fetta della popolazione, può dare.

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Il post, ovviamente, ha prodotto una reazione non solo da parte degli altri utenti di facebook ma sopratutto dell'assessore al marketing territoriale del  Comune di Bitonto, Rino Mangini, direttamente colpito dalla "frecciatina" di Scaraggi.

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Nel botta e risposta che si è susseguito sul social, Mangini ha elencato le vetrine, altrettanto importanti, che Bitonto è riuscita a raggiungere, anche in ambito nazionale, essendo l'unica città del sud Italia ad aver aderito al progetto Monumenti Aperti e l'unica città italiana, insieme a Lecce, a portare avanti da anni l'iniziativa di Corti Aperti, oltre ad essersi candidata come finalista per diventare Capitale Italiana della Cultura per il 2020. L'assessore ha concluso affermando che «se avessimo speso noi migliaia di euro per andare a Sanremo avreste fatto un post sui soldi buttati».

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Scaraggi ha ribattuto che Mangini ha illustrato «eventi e manifestazioni puntuali che, pur di notevole rilievo, hanno il respiro di qualche giorno e interessano solo il borgo antico, abbandonato poi a se stesso per decoro e vivibilità», sostenendo che «ben diversa è la promozione di un intero territorio che è fatto da molto di più» e che «la finale a Capitale Italiana è rimasta fine a se stessa, avrebbe dovuto invece portare ad un "Sistema Bitonto" per la promozione turistica con sinergie diffuse tra pubblico e privato».

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Passaggio a sistema che, secondo l'assessore al marketing territoriale, è in nuce ma non è stato avviato a causa della pandemia che si è abbattuta su tutti, e anche sul settore cultura e turismo nel 202,0 andando a limitare tantissimo le risorse da investire da parte di privati.

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A seguito di questo scambio di vedute, BitontoLive.it ha contattato Mangini per conoscere più approfonditamente la sua visione di marketing territoriale e di attuazione delle politiche culturali sul territorio, partendo proprio dalle motivazioni della mancata partecipazione di Bitonto a Casa Sanremo, al contrario di quanto fatto da diversi Comuni pugliesi come Barletta, Conversano, Mola di Bari, Gravina in Puglia, Putigano e Rutigliano, oltre a Noicattaro.

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«Penso che Casa Sanremo sia una delle numerose iniziative che vengono spesso sottoposte ai Comuni da agenzie private, associazioni di categoria o da televisioni, sono vetrine in cui il Comune può presentare le proprie eccellenze, tradizioni, attrattività. Ritengo che sia uno strumento, come tanti, per valorizzare la città, ma c'è da valutare l'effettiva ricaduta sul territorio. Penso che costi parecchio partecipare a questi eventi, è denaro pubblico e bisogna fare analisi di costi e benefici», ha esordito l'assessore.

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E ha aggiunto: «Noi abbiamo partecipato in questi dieci anni a diverse iniziative di questo tipo, più settoriali, come la Bit di Milano con lo stand di Puglia Autentica che raggruppa diversi Comuni pugliesi, promuovendo i riti della Settimana Santa, delle feste patronali, al TTG Travel Experience di Rimini sul turismo, sempre in consorzio con Puglia Autentica, oltre a numerose vetrine internazionali con progettualità nostre. Per anni abbiamo partecipato ad Olio Capitale a Trieste, che è la fiera internazionale dell'olio, con nostre produzioni e stand. La cosa più importante che abbiamo fatto, organizzata integralmente da noi in collaborazione con il Gal, fu la mia partecipazione a Tokyo al Japan Opera Festival , in cui avemmo occasione di promuovere n produttori locali e prodotti nostrani».

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Sul concetto di marketing territoriale, tuttavia, Mangini ha voluto assumere una posizione precisa e chiara, anche per rispondere alle critiche lanciate sui social: «Sfatiamo il mito o meglio chiariamo bene il concetto di marketing territoriale. Per me non è una questione commerciale, non è il Comune che si mette a vendere prodotti o i pacchetti turistici, il Comune secondo me non può fare questo. È il termine inglese che induce all'equivoco perchè marketing fa riferimento alla vendita. Secondo la mia visione è l'insieme di tutte le azioni che un ente pubblico mette in campo per rendere più attrattivo il territorio, e che porta a investimenti economici, risorse umane e ad una crescita socio-culturale della cittadinanza. Con le deleghe di cultura e turismo abbiamo provato a creare una serie di format stabili nel tempo, classici, ripetibili e ripetuti che, secondo noi, avrebbero potuto dare fiducia agli investitori che, rincuorati dal fatto che gli eventi sono ripetitivi nel tempo, avrebbero potuto scommettere sulla città, in primis sul centro antico. Ci siamo riusciti? I numeri dovrebbero dirci di si, ma siccome siamo in una città in cui tutto viene dimenticato, lascio ai posteri il giudizio».

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E ancora: «Il marketing lo si fa anche con altre azioni, non solo dipendenti dalla pubblica amministrazione, ma da parte dei cittadini e dai vari operatori. Noi abbiamo creato le condizioni affinchè poi gli operatori della cultura e del turismo trovassero in questo città la capacità di accogliere e ospitare le progettualità e di farle crescere anche con il contributo economico istituzionale».

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E per il futuro? Mangini non ha dubbi: «Noi continueremo con la nostra progettazione e politiche culturali inclusive, policentriche, che coinvolgono tutti attraverso il sistema degli avvisi pubblici con gli eventi classici che si ripetono, come Cortili Aperti, la festa patronale, la rete dei festival, le Notti di Musica, le stagioni del Traetta Opera e quelle della stagione teatrale, gli eventi di prossimità, tutto ciò che sembra scontato ma che è frutto di programmazione lavoro e impegno, tutto ciò che fa di Bitonto un centro attrattore culturale e turistico».

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mercoledì 9 Febbraio 2022

(modifica il 4 Luglio 2022, 17:02)

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piazza Lama  no La Maja
piazza Lama no La Maja
2 anni fa

I comuni che hanno aderito a Casa Sanremo mi sanno tanto di “caporale di giornata” o (ancora peggio) di “buon anno”. Poi? tutto scorre come il tiflis (panta rei)…il pc mi da error sul termine tiflis.